Ciao <3
Quando ricevo regali lì per lì non so mai cosa dire, quindi di nuovo grazie per avermi pensata, tra l'altro scrivendo di una coppia che adoro da anni e penso non smetterò mai di adorare. Tra l'altro è pure angst e triste e io cosa potevo chiedere di meglio? NIENTE.
Mi è piaciuto molto il modo che hai utilizzato per scandire gli anni che Sirius passa ad Azkaban. Conta i giorni di anno in anno e nei suoi pensieri ritornano sempre le stesse persone: Marlene, James, Peter e Remus. Mi è piaciuto il fatto che i pensieri su Peter non cambino mai, lui rimane sempre il traditore, mentre invece sono molto più dolci e malinconici quelli sugli altri, su Remus in particolare. Ogni anno Sirius ricorda sempre qualcosa che ci fa capire che legame avesse con ognuno di loro, quanto bene li conoscesse. Remus è sempre stato la ragione, la voce della sua coscienza, ma allo stesso tempo Sirius è stata una figura raffigurante, che insieme a James non lo ha mai fatto sentire sbagliato per la sua natura da lupo, anzi. Ho ritrovato in loro quell'IC che tanto mi piace e che li rende così opposti e complementari l'uno per l'altro. Mi si è troppo stretto il cuore quando, man mano che gli anni passano, il ricordo di Remus pare sfumare, anche se tutti i pensieri su di lui mi hanno fatto commuovere perché sono così dolce, sinceri, malinconici. Erano così giovani e meritavano di vivere insieme (Peter Minus, VAFFA, va bene?). Per fortuna sappiamo bene la storia come va e sappiamo che si rincontrano. Quando Sirius vede Remus è un po' come il buio di quegli anni si rischiarasse, anche se la malinconia rimane sempre. Hai fatto davvero un bellissimo lavoro di introspezione con Sirius, scavando a fondo il suo dolore e la sua solitudine. Ho apprezzato tanto e sono sicura che anche per le altre sarà lo stesso. Quindi grazie di nuovo, ti mand un abbraccio <3
Nao |