Ciao Francy,
arrivo, tra un antipasto e l'altro da preparare, a leggere questa tua storia.
Con questa os ci lanci proprio nel pieno dello spirito del Natale. Bill che torna a casa all'improvviso, ben deciso a fare una sorpresa ai suoi fratelli. Naturalmente non sono mancati i battibecchi tra i gemelli e Percy, che se non puntualizza non è mai contento.
E che Natale sarebbe senza una bella battaglia a palle di neve? Mi si è un po' stretto il cuore quando George ha detto che giocare solo contro Charlie non è divertente perché lui li lascia vincere. Caro ragazzo! E immaginarsi Percy che viene “costretto” - andiamo, non si può davvero credere che sia una costrizione – a giocare insieme ai suoi fratelli? Ne vogliamo davvero parlare?
Vederli così felici e spensierati mentre ridono e si colpiscono con palle di neve. E' un'immagine dolcissima.
E da Bill si passa a Charlie, che torna, diversi anni dopo, anche lui a casa per passare le feste con la sua famiglia. E tornano anche le battaglie per l'orecchino – un piccolo particolare che ho gradito tantissimo e che mi ha confermato una volta in più la cura che metti nello scrivere queste storie – e anche la battaglia di neve, che stavolta coinvolge anche i più piccoli dei Weasley.
(Tra l'altro, io tifo la squadra composta da Bill, Fred, Ron e Ginny. Ginny, secondo me, è una killer!)
“Non sapremmo come fare, i nostri lavori sono molto diversi, eppure entrambi avventurosi e potenzialmente pericolosi... voi magari scegliete un lavoro più tranquillo.”
“Noi due?”
Effettivamente...
La cosa meravigliosa è che ho percepito questa aria natalizia, calda e accogliente, persino in un posto come Grimmauld Place, che, – i Black mi perdoneranno – non è esattamente una casa luminosa. Eppure i ragazzi non si sono fatti abbattere, nemmeno dall'incidente di Arthur, e hanno cercato di ritagliarsi un momento per continuare quella tradizione natalizia e allontanare un attimo la mente da quello che stava succedendo. Fred – amore! – ha coinvolto persino Hermione!
(E tu sai che io, per colpa di Sia, ho un piccolo debole per la Fremione!)
Mi ha colpito come un fulmine a ciel sereno quando è giunto il momento in cui si è scoperto dell'assenza di Fred, una mancanza così bruciante e profonda che è riuscita a spazzar via quel clima sereno alla Tana, il posto dal quale è partito tutto.
(Paradossalmente, all'inizio, pensavo parlassi di Percy perché non mi aspettavo questo balzo in avanti)
Mi sono un po' commossa per la lettera, perché in quella pergamena c'era la promessa di riprendere da dove si era interrotto. Si parlava della speranza di tornare a passare un Natale felice. E invece non è successo.
Non per Fred, almeno.
Il finale è luminoso e, sì, lo ammetto, mi ha ricordato i bambini con i capelli rossi che, anni prima, si recavano in giardino per giocare. Sapere che è una tradizione che sarà portata avanti dalle nuove generazioni – non posso che sciogliermi se mi nomini Teddy –, mi fa sorridere deliziata.
E' una storia bellissima, Francy. Fa un po' male, è vero, ma è anche molto dolce.
Un grande abbraccio e buon Natale.
Con affetto,
Eli |