Ciao Mad!
Con ritardo cosmico sulla tabella di marcia arrivo a dirti QUANTO, no forse quanto non so dirlo davvero, ma QUANTO questa storia mi abbia conquistata e rapita e fatta perdere dentro l'anima di Levi. Forse mi sono persa, forse non voglio più tornare indietro ma MAMMA MIA, questa storia è un capolavoro. Forse ho temporeggiato ad arrivare qui perché avevo paura di non trovare le parole giuste per descrivere l'immenso che c'è dietro queste righe e quanto mi abbiano sconvolta, nel senso più puro e riconoscente del termine. Ringrazio pure il p0rnfest, chi ha piazzato questo prompt, chi ti ha spinto a scriverlo perché io AVEVO BISOGNO di questa storia, per un ordine infinito di motivi. E queste mie righe sembreranno un susseguirsi sparso di considerazioni poco coerenti ma va bene così, perché è quello che succede quando trovi storie di questo tipo. Perché, oltre il p0rn, qua ci sono un milione di altre e splendide sfumature e io spero di riuscire ad elencartele tutte, a soffermarmi su ogni meraviglia di questa storia perché te lo meriti. Non basta un preferito, non basta che ti abbia detto un po' su ogni piattaforma che ho AMATO questa storia ma voglio che si capisca bene, fino in fondo.
Ho scritto anche io per il p0rnfest su questi due, una storia mille volte più leggera e mille volte non paragonabile a questa meraviglia. Perché quello che hai fatto tu qui è un'ode ad un personaggio che ami e che conosci fin dentro ogni piccolo anfratto di testa e cuore. Hai parlato con una sincerità ed una verità viscerali ed è la cosa che amo di più quando ci sono delle introspezioni. La seconda persona poi ha aiutato ad avere questo rapporto così diretto e stretto con Levi e con ogni suo pensiero, con ogni suo tormento, con quella considerazione di sé alla stregua di un'arma, letale certo, ma arida. Ho amato il suo odiare il riconoscere ammirazione negli occhi di Eren perché crede che non ci sia nulla da ammirare in quello che è e in quello che sa fare. È semplicemente il suo talento naturale. Ho adorato la riflessione di odiare Eren anche perché potrebbe essere altrove, lui che ha scelta, lui che non ha sangue sporco degli Ackerman, di soldatini agli ordini. E poi il suo successivo comprenderlo meglio, la sua tolleranza, quando invece si trasforma in mostro e come lui, più di lui, non ha scelta alcuna. Nemmeno quella di esercitare il controllo a cui lui lavora da tutta la vita: Eren è testardaggine, mancanza di disciplina, impulsività. È occhi grandi e verdi che danno sul vuoto, è una mano aggrappata al fazzoletto, è mani piantate dentro le spalle.
La parte erotica è di una forza, di un coinvolgimento, di un'intensità che poche volte ho letto, con così tanta capacità di rimanere lontano dalla volgarità ma mettendoci dentro una foga e una intenzioni smisurate. Tutto il contorno poi è straordinario: il modo in cui hai costruito l'arrivare a questa scena, la pozza di sangue contro di loro, Levi che si struscia contro di lui con ancora l'elsa che sbuca dal suo corpo. E poi il suo entrargli dentro, il piacere, le dita, gli ansimi, quel volersi risucchiare, gli occhi verdi che se lo trascinano dentro come fanno le pareti umide dentro di lui. Le descrizioni di ogni sensazione sono claibrate, perfette, centratissime, vivide senza cadere nell'eccessivo ma non risparmiando niente di quella che è questa cosa assurda e deflagrante per entrambi. Il tutto descritto con la voce di Levi – il suo scherno, la sua ironia, la sua disillusione, la sua sorpresa, il suo scivolare, perdere il controllo, relegare il suo ruolo e abbandonarsi nel sangue, nella terra, fra la saliva, a dimenticarsi anche della sua ossessione per quel pulito che sarebbe asettico. E lui vuole contaminarsi: di lui, con lui.
Non saprei elencarti punto per punto tutte le frasi che mi hanno fatta impazzire, ce ne sono troppe. Forse ne scelgo una: "E se non fosse che sei un uomo troppo cresciuto per certe stronzate ti soffermeresti di più sulla luce che emanano" per dire... WOW. Quanta profondità, quanta introspezione, quanta ricerca e cura ci sono nelle descrizioni di questi due personaggi antitetici che ci troviamo, con lo stesso stupore di Levi, a vedere simili, a conoscerne punti di incontro.
Vabbè, scusami, nessuna di queste righe avrà senso ma questa storia è meravigliosa. E dovevo dirtelo in qualsiasi modo, anche confuso. Mille volte brava, davvero! Ho amato ogni singola cosa.
A presto! Ti abbraccio |