Eccomi, a distanza di troppo tempo, a lasciare traccia delle emozioni che mi hai trasmesso con questo lavoro. ♥
Mi piacerebbe essere capace di trovare le parole adatte per spiegarti quanto il rapporto che hai descritto tra Hange e Moblit mi abbia scavato una voragine dentro, mi abbia completamente liquefatto, e invece sono qui a produrre i soliti uggiolii e a girare intorno al concetto senza trovare termini efficaci.
Mi fa impazzire il tuo Moblit (sempre, in tutti i tuoi lavori), e in questo in particolar modo perché pur essendo ferito e dolorante e anche confuso, riesce comunque a vedere e riconoscere il panico in Hange, e lo fa attraverso un'esperienza tattile che mi uccide: la parte del polso e dei battiti è ancora la mia preferita. ç_ç
Da parte di Hange invece mi piace la perdita della lucidità, quel mettere da parte la logica di fronte ad un paziente che non è un paziente qualunque. Anche qui: la parte dell'antidolorifico mi spezza! ♥
Un'altra cosa che ho adorata è tutta la parte in cui Moblit è "fuori di testa": mi ha fatto una tenerezza assurda e vorrei abbracciarlo! ^^
Niente, anche a distanza di mesi, questa storia resta sempre una lettura superba, un piacere da leggere. ^^ ♥
Un abbraccio, Joy.