"Oh una storia su Ciri che fa amicizia con Jaskier e Essi, che cosa tenera!"
Ah. Ah. Ah. Non fraintendermi, my darling, è una storia tenerissima e l'ho amata, ma non mi aspettavo mi triturasse il cuore senza pietà.
Principiamo dal principio. La scelta di rendere Jaskier un dipinto di un personaggio inventato (sort of) è stata veramente un colpo di genio. Un sacco di volte abbiamo discusso di come Jaskier voglia essere percepito dal suo pubblico e quale modo migliore che lasciare come eredità il suo personaggio, che è lui e insieme non è lui. Quanto a Essi, la sto aspettando con ansia, perché nei libri è un personaggio davvero bello e triste, e il suo rapporto con Jaskier è uno dei miei preferiti. Ho trovato molto bello il fatto che entrambi abbiano accettato di continuare a vivere in qualche modo, ma Jaskier attraverso l'arte, Essi attraverso i ricordi, e che entrambi sappiano che anche questa vita a metà prima o poi dovrà finire.
Una delle cose che ho trovato più strazianti è stato il loro costante desiderio di contatto, e il bisogno di Ciri di abbracciarli, sentirli vicini, cosa che non potrà mai succedere.
Parlando di Ciri, l'ho trovata perfetta: da bimba spaventata che riesce a fare amicizia solo con un quadro e un fantasma (pur sempre figlia di Geralt, Yen, non vedo perché ti stupisci) diventa una ragazzina coraggiosa, che lotta per la sua famiglia e i suoi amici; e mi è piaciuto come hai inserito nell'universo di HP i suoi poteri e tanti, tantissimi particolari, come i vari professori.
Il colpo di grazia per me è stato Jaskier che flirta con Geralt e Yen, perché tu sai che ho il cuore di burro per 'ste cose, e le occasioni perdute mi fanno sempre impazzire.
E niente, complimenti come sempre, perché è una storia delicata, dolce e bellissima, e devastante, ma di quel devastante bello <3 |