"Se ti sta a cuore, parlane invece, gridalo, scrivilo. Ovunque."
Hai ragione. Quando ci dicono di non parlare di qualcosa, se ci sta a cuore dobbiamo farlo. Che sia con un amico, con un familiare, con un professionista che ci segue, se qualcosa ci turba, o ci sta a cuore per qualsiasi altro motivo, e sentiamo l'esigenza di parlarne, dobbiamo buttarlo fuori.
"Ci hanno detto di stare in disparte
e abbassare la voce,
mescolare le carte
e scappare veloce, "
Questo mi ricorda, ad esempio, l'elaborazione di un lutto quando uno non riesce a reagire. A volte gli si dice non di stare in disparte (di solito è lui che sta in disparte), ma di andare avanti, di pensare alle cose belle, di reagire, qua e là... ma se uno non è pronto? Se uno non ce la fa?
"E scappare veloce". Sì, appunto, andare avanti quando non si è pronti significa proprio "scappare veloce", perché se lo si fa, in qualsiasi situazione, si rischia che poi il dolore torni indietro, e sarà peggio, perché lo farà con forza doppia, o tripla, o quadrupla.
"Ma vedo silenzi
e tocco parole
troppo ingombranti
per stare da sole
e consumo gli avanzi
di pensieri stanchi
che vagano nella mente
avanti e indietro come granchi. "
Hai ragione, tutto questo ci fa sentire soli. Vorremmo parlarne, ma sappiamo che non possiamo, e ciò ci fa ancora più male.
Scusa per la recensione schifosamente corta come la precedente, ma non ho altre parole per descrivere quanto la poesia mi abbia colpita.
Se uno vuole parlare di qualcosa ha il diritto di farlo. Se vuole, può farlo. NOn deve, non dev'essere costretto, mai, ma se ne ha la volontò è liberissimo di farlo, ovviamente con la giusta delicatezza, se si tratta di temi delicati, poi lì dipende.
Comunque, ci sono alcune persone che mi hanno detto "Mi auguro che tu stia meglio quanto prima", proprio come se volessero far sparire tutto. I miei genitori, per fortuna, non vogliono far sparire ogni cosa "in una nuvola nera", loro sanno che sto soffrendo. Ma c'è gente che conosco benissimo e che, pur con tutte le spiegazioni del mondo, proprio non capisce nemmeno un po' quanto per me sia dura. E non lo dico per vittimismo, è così e basta. Ovviamente, tu sei il contrario di questo. :) Ma siccome sono tua amica, lo sai benissimo!
Complimenti! NOn è un argomento facile da trattare, soprattutto se non riferito a una certa tematica, questa poesia può far pensare a tante cose. La censura... ne hai palrato in modo molto generale ma chiaro e netto, arrivando dritta al punto senza mezzi termini.
A volte bisognerebbe proprio recitare questi versi alle persone. E non scherzo.
Giulia |