Recensioni per
Il cielo sopra le nuvole
di etienne86

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/09/22, ore 21:50

Molto carina e simpatica, una rilettura su cosa avrebbe potuto essere un capitolo della storia.

Recensore Master
03/09/22, ore 01:34

Carissima Etienne, che bel regalo che hai fatto ad André e soprattutto a noi.
Il ballo organizzato per Oscar e la sua conseguente reazione è sempre stato qualcosa di cui riempirmi gli occhi e di cui sorridere e sospirare di gioia. Con questa bellissima OS hai arricchito il tutto e reso più tangibile la consapevolezza di Oscar; la presenza di Fersen è stata determinante nella riaffermazione della propria indipendenza e l'iniziale costrizione alla vista dello zigomo percosso di André, il rivivere il momento dello strappo con una lucidità nuova sono stati fermi testimoni del dinamismo interiore che le hai impresso.
La strenua fedeltà di André, il suo realmente comprendere l'amata e il dialogo con il generale sono stati momenti che hanno fatto emergere con chiarezza quel sentimento che conosciamo e che ha fatto innamorare, così com'è: puro, istintivo e sempre dedito.
Il brindisi finale e la tua citazione mi hanno lasciato una persistente sensazione di benessere.
Complimenti, come sempre,
A.

Recensore Master
02/09/22, ore 09:03

Ciao etienne86. Interessante che questo scritto sia iniziato con l'espressione " Sai Andrè .... non credo che mi sposeró tanto presto. " Il Generale non ha da festeggiare a differenza di André con quello Chablis. Ho immaginato Oscar al ballo atteaverso le tue parole dove ho apprezzato il suo dialogare con Fersen. Ma Oscar fa tutto da sola riguardo, come scritto, quella assurda faccenda del suo matrimonio. Mi sono immersa nell'atmosfera nel finale con Oscar e André nello stare insieme in questo frangente. Emblematici quei sorrisi che rispecchiano il loro mondo interiore in quello che stanno provando. Sono stata lieta di leggere questo scritto. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 02/09/2022 - 09:05 am)

Recensore Master
01/09/22, ore 23:02

Molto dolce e delicata questa tua OS come è nel tuo stile. Hai raccontato un momento particolare arricchendolo. Bellissime le considerazioni finali che fanno fare un passo ulteriore André il quale è forse davvero l'unico che può camminarle al fianco
Mi ha fatto sorridere questo André che si appropria di una splendida annata di Chablis che avrebbe dovuto invece tornare tra le riserve speciali.
Anche Oscar sembra condividere la necessità di quel furto...

Recensore Veterano
31/08/22, ore 22:33

Cara Etienne,
grazie di cuore per questo regalo inaspettato! Davvero, una OS da sorseggiare e gustare come un calice di vino di un’ottima annata. Chapeau!
Ci hai regalato un missing moment intenso e profondo, ma, al contempo, delicato e pieno di garbo, tipicamente nel tuo stile, che ci ha fatto tanto apprezzare le tue splendide storie.
Penso che questa frase riassuma perfettamente lo stato d'animo del nostro adorato André in quei giorni: 
"Sapeva che non poteva essere sua, Oscar, ma era abbastanza che non fosse di nessun'altro, e che ancora si confidasse con lui. Come prima".
E che bello questo loro ritorvarsi nelle scuderie per poi brindare insieme in cima alla torre di Palazzo Jarjayes. Una coppia inseparabile, nonostante le avversità.
Grazie di tutto e una buona serata!
Con affetto,
G.
 
Ps. E, guarda guarda, al ballo c’era persino il Conte di Fersen!
(Recensione modificata il 31/08/2022 - 10:37 pm)

Recensore Master
31/08/22, ore 00:47

"Felicità, / è un bicchiere di vino, / con un panino, / la felicità": scusa l'incipit molto nazional-popolare. ma qui la felicità, per André, è un bicchiere di vino, sorbito fra l'altro proprio dalla bottiglia che il Generale avrebbe dovuto stappare per festeggiare il fidanzamento della figlia (illuso!), e proprio in compagnia di Oscar.
Mi piace questo "missing moment" proprio dopo il ballo: non posso credere che André sia rimasto impassibile di fronte alla scelta compiuta da Oscar per scoraggiare definitivamente tutti i pretendenti, che dovevano essere non pochi, e non poco ingolositi dal titolo, dal patrimonio, e, non ultimo, dalla bellezza e dal fascino che promanava dalla figura di Madamigella il Colonnello Oscar François de Jaryaes.
Quanto alla presenza di Fersen al ballo, trovo che la tua sia un'ottima idea: il Conte appare molto IC, soprattutto perché, a dispetto della sua nobil cavalleria, di cui dà ampia prova, si dimostra degno discendente di Epimeteo!!!!
Quanto allo Chablis, l'allusione è a "Da lontano", vero? L'ho amata moltissimo.
Un abbraccio e a presto!
d
(Recensione modificata il 31/08/2022 - 12:48 am)

Recensore Veterano
30/08/22, ore 22:25

Ho letto questa one shot con gran piacere, perché ci restituisce, con grande delicatezza, lo spirito e l'atmosfera dei momenti condivisi tra Oscar e André. L'episodio 30, il cui titolo originale - non a caso - è " Tu sei la luce, io sono l'ombra" è quello in cui si "riallaccia" un discorso in realtà mai veramente interrotto, tra Oscar e André. Un episodio in cui, tra un non detto ed un silenzio, tra uno sguardo e un ammiccamento, tra una lacrima ed un sorriso, si delinea con chiarezza la verità dei fatti: non c'è luce senza l'ombra e viceversa. Un episodio in cui, volutamente, viene dato moltissimo spazio ai "momenti mancanti" che possiamo immaginare nel modo in cui preferiamo.
Come hai fatto tu, in questo racconto. L'idea di un bicchiere insieme dopo il mancato ballo mi piace moltissimo. E non mi sembra per niente peregrina.
Grazie e a presto.
Octave

Recensore Veterano
30/08/22, ore 15:31

Cara Etienne,
ho sempre considerato il ballo del generale Bouillé uno dei momenti di svolta del rapporto tra Oscar e André, un momento che lei, necessariamente, deve affrontare da sola, senza la presenza di lui.
Liberandosi di tutti i pretendenti in un colpo solo, lei sta finalmente lasciando libero spazio a un sentimento che, da questo momento in poi, di episodio in episodio, cresce senza sosta.

Dici bene di Andrè: "lui era ancorato saldamente a quella frase di congedo, come fosse una fortezza inespugnabile". E questo è tipico di André: lasciarla andare per poi sapere che, se tornerà, lo farà senza costrizioni, perché davvero così voleva: per questo, a mio avviso, non la segue all'altro ballo, quello con Fersen (certo, c'è anche il discorso della segretezza, ma non l'avrebbe seguita comunque), né in Normandia, né al ballo di Bouillé, perché André non è uno che insegue, è uno che aspetta.

Complimenti per questa bella pagina,
Sett.
(Recensione modificata il 30/08/2022 - 03:44 pm)

Recensore Master
30/08/22, ore 10:42

Cara Etienne, che bello vederti comparire per festeggiare il compleanno di André, anche se con un leggerissimo ritardo, che non influisce minimamente sulla delicatezza di questo scritto, tratto caratterizzante della tua produzione.
Questa one shot è tutta sviluppata sul filo delle sensazioni avvertite e vissute dai protagonisti.
Quel sottile filo che li lega, e che non si è spezzato dopo la dura prova dello strappo, che poteva far sembrare che tra loro due ogni rapporto si sarebbe incrinato irrimediabilmente.
Era stata una prova di forza da parte di André per manifestare tutta la sua disperazione all’allontanamento da parte di Oscar per voler vivere da sola e bastare a se stessa.
Ma quel filo indissolubile è ancora lì e li tiene legati, per cui le parole di Oscar, allorquando deve recarsi al famoso ballo in suo onore per scegliere l’ eventuale marito, sono una sorta di balsamo per il cervello di André, che elaborare in sordina quelle parole fino a trovarne il significato più recondito. La sua Oscar si era confidata nuovamente con lui, come non accadeva da troppo tempo, si era nuovamente aperta ad un diverso tipo di rapporto con lui. Lui che non poteva fare altro che sognare di avere il suo amore, ma poteva ora convivere con l’idea, corroborata dai fatti, che lei non sarebbe stata di nessun altro uomo.
E mentre quella sera le strade si dividono momentaneamente, li vediamo in due situazioni che cambieranno forse i loro rispettivi destini.
L’uno si è recato al cospetto del Generale, già pronto a festeggiare il fidanzamento della figlia, e che resta basito alle affermazioni di André, sul quale aveva contato per ottenere informazioni, sapendo che la figlia con lui parlava; ma lui non è che un suo soldato ora e non ha potuto non obbedire al suo ordine di non accompagnarla al ballo, come se in quell’ordine ci fosse il nascere di quella che sarebbe stata la ribellione di Oscar.
La preziosa bottiglia di Chabils che campeggiava sul tavolino nelle stanze del Generale, anziché tornare in cantina, avrebbe potuto tenere degna compagnia ad André insieme alle parole di Oscar, che continuavano a risuonargli nella mente, dandogli uno strano senso di serenità.
L’altra invece fa il suo ingresso trionfale nella fastosa sala, agghindata per l’occasione dal Generale Bouillé, nella quale si trovavano tutti i migliori partiti accorsi per essere scelti ad accompagnare Oscar Francois de Jarjayes.
Tramite le tue parole mi è parso di poter rivedere la scena dell’anime, ma con l’aggiunta di alcuni particolari che hanno e donano una rilevanza differente. Ovviamente c’è la scontata presenza di Girodel che lei si aspettava, mentre non si attendeva di trovare anche Fersen, alla cui vista il suo animo non resta turbato come sempre le era accaduto. Sembra si sia instaurata una sorta di indifferenza gentile per quell’uomo, che è intervenuto unicamente per sostenerla in qualunque scelta avesse compiuto. Lei gliene è grata, ma tutto finisce con un semplice saluto prima di tornarsene a casa.
Ed ecco che i pensieri tornano ad imperversare, circa la delusione che avrebbe provato suo padre, ma vorrebbe che lui comprendesse la motivazione della sua decisione, che era una decisione che doveva essere solo sua e senza alcuna interferenza.
Intenta in questi pensieri, i Nostri si trovano proprio in prossimità delle scuderie, con Oscar che, scoperto il bottino di André, lo invita a bere insieme.
Molto bello e di ampio respiro il momento che regali loro, e a noi lettori, sulla torre di palazzo, dove l’occhio spazia e si può avvertire la maestosità di quel tramonto e assaporare la quiete che dona. Una cornice perfetta affinché i Nostri possano scambiarsi riflessioni, quasi in punta di piedi, con Oscar che comprende che bastare a se stessa non significa farsi il vuoto intorno, ma continuare a poter contare sulla famiglia e sugli amici veri, che la avrebbero accettata e amata per come era e non per come volevano che fosse.
Parole che aprono uno squarcio nella mente di André che soppesa così il concetto che le aveva esposto quel primo giorno in caserma, mentre a parlare era stato il suo disperato bisogno di starle a fianco che aveva avuto la meglio.
Una one shot introspettiva che scava in profondità nell’animo di questi due giovani, i quali forse hanno compreso cosa possono desiderare l’uno dall’altra.
Complimenti come sempre e un caro saluto.

Recensore Master
30/08/22, ore 10:35

Non mi aspettavo il gesto di Fersen, e lo apprezzo. Però l'unico che ha capito davvero Oscar è André.

Recensore Veterano
30/08/22, ore 08:15

Ciao detiene! Storia delicata e con varie sfumature che si colgono leggendo attentamente. Oscar capisce anche se ci vuole un po che la sua " famiglia " è André , e che finalmente il conte di fersen non le fa né caldo né freddo. Il Brindisi sulla torre e rivelatore per i sentimenti che prova per André , e solo lui ad avere paura di capire in questo frangente . È proprio vero sono l amore luce e ombra , niente da dire! Alla prossima

Recensore Master
30/08/22, ore 00:59

Gentilissima Etienne,
Avrei voluto rileggere più volte la tua storia, in prima lettura parecchie cose fuggono all' attenzione e certamente ci sarà chi più bravo di me, saprà elencare gli innumerevoli dettagli interessanti e/ o introspettivi con un' analisi accurata e precisa.
Io recensisco a caldo, visto che ho già inserito il tuo racconto fra i miei preferiti. Vorrei farti dei complimenti senza usare frasi fatte o banalità, era da tempo immemore che non leggevo una storia così bella. Certo un pochino ooc, ma sai cosa?magari l' episodio 30 si fosse svolto in questo modo! La tua ricostruzione è più che plausibile e realista; quando Oscar dice ad André " non credo che mi sposerò tanto presto " usa un modo ,che è il suo modo di comunicargli affetto , vicinanza e comprensione; non riesce ovviamente subito ad abbattere quel muro che li separa dopo lo strappo, nell' originale, ma nella tua storia direi di sì, soprattutto nel confronto finale con Andrè e il brindisi che su concedono dopo lo "scampato pericolo "del ballo.
Sembra davvero che uno spiraglio di luce abbia illuminato il loro destino che potrebbe, a questo punto, prendere una diversa direzione. Mi è piaciuta molto anche la geniale idea di aver inserito il conte Fersen al ricevimento; sembra ancora più tonto di quello che è. Con che coraggio si è presentato davanti a lei dopo il tempestoso addio di qualche mese prima? Ma da uno così ci si può aspettare di tutto.....
André finalmente ha capito come deve stare accanto ad Oscar e, grazie ad una migliore comunicazione reciproca, loro due finalmente possono ritrovare la complicità di un tempo, e magari quel " non tanto presto" usato da Oscar poteva esser interpretato come una specie di vaga promessa?
Buona notte, grazie di cuore
(Recensione modificata il 30/08/2022 - 01:05 am)