Allora io so che ormai sta storia c'ha i mesi ma penso sia la prima tua che ho letto e anche se appunto è passato del tempo io continuo a tornarci, e ogni volta sempre mi fa malissimo, penso sia veramente non solo nella mia top 3 di bruabba più belle che io abbia mai letto ma pure in quella dei character studies di bruno. Poi vabe mentre la finivo è partita "i'll never love again" in riproduzione casuale e quindi giù a piagne

Non so dirti cosa adoro di più, ma sicuramente tra queste cose c'è il modo in cui hai caratterizzato Leone, che è schietto nel modo giusto e anche stupendamente Tragico con la T maiuscola proprio. Bruno ripeto è uno dei migliori bruni che io abbia mai letto, lo percepisco così "arreso" al fatto che non ce n'è, quella è la sua vita e quelle sono le cose che lui deve fare, anche se l'esistenza continua a prenderlo a pizze in faccia, lui deve continuare ad andare anche se a forza di soffrire e perdere cose si sta frammentando lui in primis. Tutte le interazioni tra i personaggi sono perfette, i dialoghi tra i ragazzi mi fanno sempre commuovere (per quanto una discussione sulle erezioni dei morti possa commuovere) per quanto sono da loro. Amo la scena di Bruno e Leone che stanno per separarsi dopo il suo compleanno, si percepisce così tanto la tensione che c'è tra di loro, e poi quel "Bucciarati darebbe tutto per scoprire se i pensieri nella sua mente somigliano un poco, solo un poco, ai suoi." DIO!!!! CHE SCEMI... CRIDTO.... E niente in generale c'è una serie di frasi in questa storia che sono veramente un colpo al cuore. La mia preferita a questa rilettura è stata "Eppure, una parte di Bucciarati – minuscola, deprecabile, ma presente – non può fare a meno di pensare che sì, Mista ha ragione: non avrebbero dovuto cambiare niente, niente, neppure il più insignificante dettaglio, pur di garantirsi un futuro.", ma lo so che la prossima volta che tornerò questa sarà cambiata. Questa storia è veramente un gioiello, ogni volta me ne reinnamoro e scopro qualcosa di nuovo a cui non avevo fatto troppo caso la volta precedente, e credimi è davvero ARGH, non saprei come altro definirla!! Anche per questo avevo paura a recensirla, perché so che nonostante tutto non farò mai giustizia a tutto quello che penso e ho pensato nel tempo quando la leggevo e rileggevo.
Insomma tutto ciò per dire. Grazie è stato davvero epico. Spero sempre di leggere cose tue nuove amo molto il modo in cui gestisci l'introspezione dei personaggi. Soprattutto questi due che sono due patetici piccoli gatti bagnati...
Grazie!! Ciao!!
Cate

Ps: la tua playlist bruabba mi accompagna a settimane alterne ammazzandomi in maniera ciclica è la mia personale tortura e ti ringrazio davvero molto anche per quella

IO CHIAMO LA POLIZIA.

Detto questo, che dire, sono lieta di leggere questa storia perché in un certo senso hai superato alcuni tuoi limiti personali dal mio punto di vista. Mi piace moltissimo questo What If in cui decidi di seguire fino ad un certo punto la trama principale e dai una versione inedita di ciò che potrebbe succedere se il nostro Boss rimanesse in vita - e devo dirti che come sempre, da grande appassionata di quello che si agita nella mente di Bruno, hai fatto un ottimo lavoro. Credo che tu abbia colto perfettamente le sue contraddizioni e che abbia reso benissimo la sua personalità in questo POV che di solito scrivi meno frequentemente rispetto al POV Leone. Brava, brava brava.

Che tu sia una grande intenditrice della ship, mia cara, ormai è chiarissimo. Anche stavolta hai reso decisamente bene la difficoltà del loro rapporto, il modo in cui si attraggono e si respingono, questa contraddizione fra i desideri dell'uomo e il dovere del ruolo che caratterizza questi due. Ora, mi hai fatto male sì, ma devo dire che questo angst è doloroso proprio perché mi hai fatto intendere molto bene ciò che c'è fra di loro. Un sentimento paradossalmente puro in mezzo a una vita di compromessi e delitti, il desiderio bruciante fra i due (brava, ottimo smut. ORA SCRIVINE ANCORA.) frammisto a qualcosa che se non è amore dimmi tu che cos'è.

Scrivi pure degli stessi due idioti che si innamorano cinquanta volte, io sarò sempre qui a leggerti! Un bacio!

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Partiamo col dire che ti becchi una bella querela per eccesso di feels.

Seconda cosa, grazie per aver fatto sopravvivere Bruno che, ti dirò, mi è sembrato più morto che vivo. Ripensando a un ipotetico epilogo in cui sopravvive ad Abbacchio, non riuscirei a immaginarlo diversamente da come l'hai descritto - o ti distrai sobbarcandoti di lavoro o cadi nell'oblio desiderando, reconditamente e forse neanche tanto, di raggiungere chi non c'è più. Curioso che al posto di Bruno sia stato ucciso Fugo, l'aneddoto della sua ultima sbronza raccontato da Mista è una stilettata al cuore, non me l'aspettavo. Anche perché me lo sono proprio immaginato Mista che parla di queste cose con il volto inespressivo di un sopravvissuto (sì Jotaro, sto parlando di te).

Dall'altro lato abbiamo Leone, che se non tace dice poche parole, ma quelle poche parole non sono mai campate in aria. Mi ha sempre dato l'impressione di un personaggio che si esprime solo quando ne sente effettivamente l'esigenza, e in questo sei stata brava a coglierne l'essenza.

Il doppio finale è di un amaro che la metà basta e avanza, ma siccome non ci facciamo mancare niente mi tocca dire che Bruno che indossa la vecchia giacca di Leone è un colpo basso che, imho, lascia presagire che prima o poi (l'ex?) capo cederà. Non si sa quando, non si sa come, ma cederà. E sarà - ahia - una liberazione. D'altronde, quel cielo nero che si mescola al mare altrettanto nero della sua infanzia altro non sono che una premonizione.

Grazie mille per questo racconto angst un tanto al chilo, non avrà una trama pazzesca (ma ehi, non lo sai che i romanzi migliori hanno una trama semplicissima? È lo stile a fare la differenza! :p), ma in quanto ad angoscia e disperazione il voto è 10/10.

xoxo,

Green Star.

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