Ciao Elenabastet e, innanzitutto, Buon Natale e poi un ringraziamento per averci offerto questo squarcio intimo e privato dei Nostri mentre stanno festeggiando, a loro modo, il Natale nonché il compleanno di Oscar.
Finalmente si sono trovati e, con parecchio anticipo sulla storia canonica, stanno vivendo il loro sentimento con tutto il trasporto di cui sono capaci.
Quando sono uno fra le braccia dell’altra il mondo, con tutte le sue implicite problematiche, sembra rarefarsi e allontanarsi, perché il loro tutto è contenuto in quelle stesse braccia che si stringono intorno al corpo dell’altro quasi a volerlo proteggere da qualunque cosa.
Fuori sta nevicando e ogni rumore risulta attutito, ma nonostante la nevicata qualcuno si è presentato a Palazzo Jarjayes, ed è qualcuno che Oscar e André hanno accolto con gioia perché Alain, dopo il grande dolore che si è abbattuto su di lui, ha deciso di tornare in caserma fra i suoi compagni e con loro che sono diventati la sua sola famiglia.
All’occhio attento di Alain non sono sfuggiti gli sguardi che i Nostri si sono scambiati e, in più, li ha trovati molto più sereni e rilassati, comprendendo che il loro rapporto fosse drasticamente mutato in positivo.
Ma oltre al Natale è anche il compleanno del comandante che sta per essere festeggiato, e Alain le ha presentato i suoi auguri prima di congedarsi e tornare in caserma, dove avrebbe portato un po’ del ben di dio che la generosità di Oscar aveva offerto a lui e ai suoi compagni, e che era opera della nonna di André, la quale aveva intimato a suo nipote di rendere felice la sua bambina.
Mentre tutti loro si auguravano che il prossimo anno, quel 1789, portasse del buono per tutti, anche se tante erano le incognite che si sarebbero svelate in quell’anno che avrebbe sancito un cambiamento epocale, la neve continuava a scendere e Oscar e André si ritiravano nelle loro stanze per proseguire il festeggiamento a modo loro.
Grazie per questo racconto che ha allietato il cuore alleggerendolo.
Un caro saluto e ancora auguri.... |