Ciao carissima,
mi scuso per il ritardo di questa recensione, ma come ben puoi immaginare i giorni che terminano l'anno possono essere intensi :D
Ti vorrei innanzitutto ringraziare per aver pubblicato questa prima parte prima della fine del 2022. Per me è un bellissimo regalo di Natale e non puoi nemmeno immaginare quanto mi siano mancati i protagonisti della tua storia. Rileggere di loro è stato come rientrare in una zona di comfort, come rivedere dei vecchi amici dopo tanto tempo, ma sentirli in qualche modo vicini (sono pazza? Può darsi).
Questa recensione la voglio sviluppare con i pensieri che mi sono sorti durante la lettura, modo come un altro per rileggere in tranquillità tutto il capitolo.
Partiamo con una “normalissima giornata di lavoro da Hero”, con Touya ormai in pianta stabile in ufficio. Adoro questa cosa, anche se mi pare di sentire le urla di sdegno di qualcuno :D Però è un buon metodo per far capire ai lettori il “quando” si sta svolgendo la storia.
Oddio, proprio non me lo immagino Katsuki ad un convegno, a fingere di essere gentile con tutti e a mostrarsi interessato. Quindi posso intuire il suo poco entusiasmo in ciò.
Poco entusiasmo che si tramuta in MOLTO entusiasmo.
Povero Yagi, chissà quanti mancati infarti gli ha fatto subire Ryoko. Io lo amo.
E brava la nostra Ryoko che riesce a trovare il lato positivo della situazione! Diciamo che non c'è voluto molto a convincere Katsuki, che tra un po' se la spogliava lì sulla scrivania. Povero uomo, tra un po' esplode e il che non sarebbe nemmeno fuori dal personaggio.
La parte dove lasciano i figli a casa è straziante. Ryoko possiede un grande istinto materno che la fa sentire in colpa, quando in realtà di colpe non ne ha. Passa tutta la sua giornata o al lavoro o con i figli, si merita un po' di relax povera donna!
Katsuki invece sembra più focalizzato. Ormai è partito in quarta. Mi immagino che nel suo cervello ormai alberghi solo l'immagine di Ryoko nuda in qualsiasi posizione. L'abbiamo perso.
"Non erano riusciti a entrare nelle classi di eroi all'accademia e ora sfogavano la loro frustrazione in stupide lezioni sull'essere eroi" - e niente, c'ha ragione.
Mi immagino l'espressione di Katsuki durante le foto, con Ryoko al fianco. Lei magari qualche sorrisino lo regala alle fotocamere, mentre lui vorrebbe solo dar fuoco a tutti: fotografi, altri eroi, gente del convegno. TUTTI.
Vedi che lui non vedeva l'ora? È bastata la sagoma nuda in doccia della moglie per fargli partire l'ormone!
- Kats, che fai? - secondo te? Cosa vorrà mai fare? Controllare che la pressione dell'acqua della doccia sia sufficientemente adeguata? Ma che domanda è?!
E qui io mi sono illusa, come anche Katsuki poverino. L'ho detto e lo ripeto: ormai c'ha 'na provola in mezzo alle gambe, con due cocomeri maturi a condirla. Cammina a gambe divaricate sto povero uomo. La patata di Ryoko è un lontano miraggio e proprio quando ce l'ha lì davanti lei... pensa a mangiare.
Io ora, capisco tutto, anche io amo il cibo, forse anche troppo. Ma non vedi la pannocchia di tuo marito dal Pleistocene, mo' una sveltina era proprio fuori discussione?
Già è tutto il giorno che sto povero uomo, invece che ascoltare il convegno, avrà ripassato tutte le mosse del Kamasutra in vista di quando il supplizio sarebbe passato e finalmente sarebbe potuto entrare in azione. Poi, quando finalmente siete soli, lo illudi, facendoti spupazzare e tocchignare, per poi lasciarlo a bocca asciutta?
Ma non ti rendi conto che in questo modo il grande amplesso della notte potrebbe tradursi in un “già fatto?” Katsuki dopo tutta sta tortura, durante il sesso dovrà ripetersi nella testa tutta la serie di Fibonacci, pensare a Recovery Girl nuda e trarre tutta la forza possibile per non cambiare il proprio nome da eroe da Dynamite a Katsuki 30 secondi.
Io sto con Katsuki, più gioie per Katsuki!
A parte gli scherzi, non vedo davvero l'ora di leggere la seconda parte (e il nostro Bakugou secondo me conviene).
Grazie ancora per il capitolo spicy. Come sempre sei bravissima a scrivere e non smetterò mai di voler leggere le tue storie.
Ophilia. |