Ciao Mary!
Ho letto tantissime volte questa storia – non solo perché è bellissima ma perché ogni volta che provavo a scrivere una recensione, mi bloccavo un po’. Mi domandavo: che posso dirti? La tua resa di Tom e Helena è talmente complessa e sfaccettata – sicuramente ne hai parlato più compiutamente altrove ma anche qua la esplichi alla perfezione – che mi ha lasciato tanti interrogativi per tutto il tempo, una voglia di scoprire questo legame tra due esseri simili, accomunati dalla magia, dalla brama di potere e dall’aver in qualche modo sfidato la morte o comunque averne stravolto il senso – una come fantasma, l’altro creando gli Horcrux. L’idea che Helena per dare a Tom il suo Diadema abbia richiesto un suo sacrificio e non si sia accontentata della “parvenza” dello stesso, lo trovo perfettamente canon. Anche la strenua volontà di Tom – che pecca di arroganza, sì, ma non di prepotenza, non di fronte a lei, non di fronte a qualcosa che brama a tal punto – è perfettamente centrata con il personaggio. Ho amato inoltre le atmosfere dark che hai delineato, dalla descrizione dei luoghi, del freddo, delle penombre, del sangue che cola nero nella notte, che ci immerge ancora di più nella storia, con la tua scrittura tanto ricca ed incisiva che, oltre a leggerla, “sentiamo”. Ci sono proprio alcune immagini potentissime, in primis quella con cui riprendi il titolo delle “spine che trafiggono il cielo”. Ma non solo: la schiena crivellata dai brividi… che potenza questa parola, che scelta lessicale perfetta. Ho trovato interessantissima anche la scelta di questo rito al plenilunio, il tributo di sangue, il bacile che mi ha ricordato quello che userà poi Voldemort all’interno della caverna. Mi è piaciuta molto la sottigliezza di Helena che dice a Tom che riflesso troverà quel che brama e, dentro, vede il viso di lei prima e solo dopo il futuro (o parte di esso). Ho trovato anche molto evocativo che in ogni dialogo loro richiamassero una il nome dell’altro, come un riconoscimento, un attestato, un’intimità nuova per noi spettatori che, alla fine, li conosciamo meglio come Voldemort e la Dama Grigia. Inoltre, le frasi sono perfette, perentorie, taglienti e dicono molto di uno e dell’altro personaggio.
Sicuramente, mi ha messo tantissima voglia di approfondire questa tua coppia, il modo in cui li vedi e di scoprire tutti i tuoi headcanon.
Scusa la recensione un po’ frettolosa e confusionaria ma spero di aver reso quanto abbia apprezzato questa storia e il tuo modo di scrivere, che mi stupisce, affascina e rapisce ogni volta.
A presto! Un abbraccio |