Recensioni per
Cortesie per l'ospite
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 233 recensioni.
Positive : 233
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
29/09/23, ore 21:31

Buonasera cara Dorabella, recupero la lettura di questa storia con un leggero ritardo e di questo me ne dispiaccio tantissimo. Spero di raggiungere l’ultimo capitolo pubblicato quanto prima perché sì, conclusa la lettura di questo primo capitolo, posso rivelare quanto mi sia piaciuto!
Ad avermi maggiormente conquistata è stato il tuo stile, l’ho trovato in qualche modo raffinato e naturale. Per non parlare poi delle citazioni di Orazio e dell’Eneide che mi hanno riportato alla mente emozioni che credevo d’aver dimenticato. L’idea mi piace tantissimo, mi ispira e sono curiosissima di continuare la lettura.

Se posso soltanto permettermi di fare un piccolissimo appunto, non so se te lo hanno già accennato (in tal caso mi scuso): c’è forse la presenza superflua di troppe virgole. Alcune frasi le lascerei semplicemente andare, non hanno bisogno di troppe sospensioni. Detto questo, il testo è pulito, scorrevolissimo e piacevole. Complimenti.

A presto con una nuova recensione,
Un forte abbraccio.
Sofia.

Recensore Master
20/02/23, ore 12:29

Cara Dorabella, è da giorni che volevo scriverti per dirti che sei riuscita in questo breve capitolo a suscitare la mia curiosità.
Chissà se questo incontro aiuterà anche un po' la nostra Oscar...
Sono in attesa di scoprirlo!
Un abbraccio

Recensore Veterano
11/02/23, ore 23:18

Eccomi, con agile balzo e biblico ritardo arrivo  a recensire la tua nuova storia.
Sei stata birichina, hai preparato un gustoso aperitivo, ma non hai servito ancora la cena e adesso mi toccherà ingannare l'attesa del prossimo capitolo ubriacandomi  di Armagnac.
Sono curiosa di conoscere come si comporteranno Oscar e André con il nuovo venuto, il cui tutore porta un nome che è già letteratura.
Un caro saluto

Recensore Master
11/02/23, ore 12:04

Cara Dorabella,
Si parte con una nuova storia, che è sempre come partire per un nuovo viaggio...
Ci troviamo a Palazzo Jarjayes, quindi nei pressi di Parigi, che, notoriamente, sta in Francia e planiamo sull' attesa di ospiti inglesi. Ma, come spesso succede a certe immaginazioni "trasversali", stile la mia, questo "Cortesie per gli ospiti" mi ha portato altrove, specificatamente presso le terre italiane della Serenissima, facendo sorgere in me un quesito che definir pruriginoso/inquietante è riduttivo: cosa potrebbe mai scaturire da simile titolo se la scena, a parità di collocazione storica, fosse ambientata, più che a Venezia (che avrebbe già tutto un suo significato), in una delle bellissime ville venete di campagna?
Senz' altro una commedia coi "controfiocchi"!
In ogni epoca storica, il Nord-Est italiano è sempre stato molto generoso e alacre nell' andar incontro alle richieste di ospiti e visitatori illustri, tanto più lo è stato negli splendori del suo secolo d' oro.
Moltooo più tranquillizzante (almeno per la location, non certo per la imprevedibile e feconda vena creativa dell' autrice...) la "casetta" del Generalissimo!
Bello questo Generale, ricolmo di esperienze vissute e di fiducia. Certo se la smettesse di dar sempre di spalle...
Alla prossima, che, dato il mio ritardo nel recensire, è senz' altro imminente.
Un caro saluto

Recensore Junior
07/02/23, ore 17:49

Cara Dorabella mi hai già conquistata con questo primo capitolo! I nuovi personaggi che hai introdotto mi hanno suscitato molta curiosità per cui non vedo già l'ora di leggere il seguito. Buona serata.

Recensore Master
07/02/23, ore 15:00

Ciao Dorabella. Mi fa piacere iniziare un'altra avventura con un tuo nuovo scritto. Apprezzo sempre la tua versatilitá e amando il mistero non potevo che essere curiosa di iniziare a leggere. Inoltre la tua storia é un cross-over dove attingi dalla letteratura e questo rende il tutto piú interessante. Sono stata davvero lieta di leggere di Henry Wotton e penso che questa storia mi sorprenderá. Ho sorriso nel leggere l'espressione del piangere insieme a Rosalie. A presto. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 07/02/2023 - 03:02 pm)

Recensore Master
07/02/23, ore 05:59

Forse, André ha cantato vittoria troppo presto quando si è gloriato che il 1780 era stato un buon anno e tutto soltanto perché non c’era Fersen. Può darsi che dicembre riservi un colpo di coda finale.
Il giovane Lord Douglas Sholto è in arrivo e la prospettiva di fargli da chaperon non entusiasma Oscar e André, ma al Generale non si può dire di no. Questo ragazzo è ben voluto dal precettore e si appresta a frequentare alcuni corsi della Sorbona. Sulla carta, dovrebbe essere un bravo ragazzo, ma ancora non è comparso e non sappiamo che sorprese possa riservare. L’idea di rifilarlo a Rosalie era uno scherzo che non ha riscosso molto successo e pare proprio che i due protagonisti dovranno rassegnarsi ad alcuni mesi diversi dalla solita routine.

Recensore Master
05/02/23, ore 22:45

Cara Dora, ho per caso inteso bene? Davvero ci porterai al cospetto di Henry Wotton? E Douglas? Cioè, tu lo sai che adesso sono curiosa come una scimmia?
Ma tra l'altro sai che il crossover in questione è veramente tanto ghiotto? Oscar e André che "dovranno fare da balia" e il Generale impegnato altrove sono una premessa imperdibile per il cataclisma, in cui lo so, getterai noi lettori e pure i personaggi.
Complimenti per l'idea originalissima e intrigante, leggerò con grande piacere quello che verrà. Un abbraccio carissima,
A.

Recensore Master
05/02/23, ore 12:28

Cara Dorabella, sai che ti ritrovo sempre con estremo piacere quando ti accingi a raccontarci qualcosa della vita dei Nostri, esplorandone le pieghe più nascoste e il loro interagire insieme, il tutto filtrato dalla tua visione che spazia a 360°, nonché dalla tua brillante penna. Anche questa volta hai stuzzicato la mia curiosità per già quell’alone di mistero che si è venuto a creare intorno alla figura di questo giovane nobile, al quale, sia Oscar che André, dovranno, in qualche modo, sovrintendere durante il soggiorno che farà a Palazzo Jarjayes.
Il generale li ha investiti di una certa responsabilità, raccontando con il solito cipiglio burbero poche nozioni sul giovane, ma consegnando semplicemente una missiva da leggere per sapere come agire. Se il Generale ha acconsentito a questo soggiorno in casa sua, predisponendo che il suo erede gli concedesse parte del suo tempo, insieme all’inseparabile e insostituibile André, il personaggio in questione deve avere una certa rilevanza. Non per nulla ha investito, appunto, di questa incombenza, non potendola affrontare direttamente per sopraggiunti e improrogabili impegni militari, Oscar, della quale si fida ciecamente e che saprà portare a compimento quanto le è stato assegnato con cognizione di causa.
Quel 1780, appena trascorso, stava per scivolare via tranquillamente e, valutato dal sentire di André, riportava notizie su quanto accaduto, che andavano dalla partenza del Conte di Fersen per le Americhe alle consolazioni della Regina che si dava alle spese pazze in vestiario di vario genere, contribuendo a spolpare le già malmesse casse dello stato, mentre Oscar attendeva ai suoi compiti e quando la malinconia sembrava prendere possesso di lei, insieme si recavano a Parigi ad esplorare le svariate taverne che permettevano alla mente e, forse anche al cuore, di alleggerirsi di alcuni pesi.
Però la lettura della missiva da parte di Oscar sembra metterle una pulce nell’orecchio: qualcosa su quel giovane, per come è stato descritto dal suo tutore, pare avere una leggera stonatura. E’ quel qualcosa che avverte senza forse sapere con precisione cosa sia ma che la pone in posizione di riflessione. E André, sempre attento agli atteggiamenti, nonché ai cambi di umore di Oscar, non può che accorgersene e porsi anch’egli in allerta.
Insomma gli elementi di mistero oltre che di curiosità ci sono tutti per tenere il lettore avvinto alla lettura, soprattutto se facciamo riferimento al tuo incipit e alla storia, tragica, di un famoso ritratto.
Sempre molto ben dosati, appropriati e quanto mai apprezzati i tuoi riferimenti letterari e culturali con i quali crei meravigliose interazioni.
Non mi resta che attenderti al prossimo appuntamento, augurandoti di trascorrere una serena domenica.

Recensore Veterano
05/02/23, ore 11:50

Il crossover con personaggi della letteratura è un tuo forte, Dorabella!
E quel Lord Henry Wotton è un indizio di prim'ordine, insieme all'accenno al ritratto dell'introduzione.
Sai che ti dico? Io mi procuro una bibita (da consumare rigorosamente in bicchieri di carta ;)) e mi metto comoda in attesa del seguito.
Un saluto
A presto

Recensore Veterano
05/02/23, ore 11:21

Che sorpresa, Dorabella!
Quindi avremo il piacere di incontrare nientemeno che Lord Henry Wotton? Ed il suo pupillo "molto giovane, molto sensibile, amante dell’arte e del bello”, naturalmente.
Condivisibile la preoccupazione di André che questi ospiti possano turbare l'"angulus" che lui e Oscar si sono ritagliati. Un "angulus", oltretutto, libero anche dalla presenza di Fersen, in quel periodo.
Non ho dubbi sul fatto che André apprezzasse particolarmente la lettura di Orazio. E credo che la apprezzasse molto anche Oscar, senza riconoscerlo pienamente a se stessa, magari, tra un canto dell'Eneide e l'altro.
Sempre molto belli gli scambi tra Oscar e André. Qui, come è giusto, il punto è di Oscar.
Aspetto il seguito con molta curiosità.
A presto.
Octave

Recensore Junior
05/02/23, ore 10:59

Guarda guards chi irrompe sulla scena. Lord Henry Wotton. Ci delizierà anche qui con le perle dei suoi taglienti aforismi? Immagino gli sguardi di Oscar alle sue sentenze. Ma anche lord Wotton verrà a Jossogny oppure sarà solo una presenza aleggiante e vedere solo il suo pupillo?
So già che mi tocca attendere.

Recensore Junior
05/02/23, ore 09:43

Mooolto promettente, Dorabella, questo inizio come sempre ben scritto, con già l'innesco di prospettive psicologiche interessanti e la promessa di un incrocio non scontato con la Letteratura con la maiuscola. Buon lavoro.

Recensore Junior
05/02/23, ore 00:59

Dorabella qual buon vento....Dopo tutto questo tempo mi ritrovo un tuo scritto...Allora se non ho capito male Oscar ed Andrè dovranno fare da balia a questo giovincello tale Lord Douglas Sholto....( Sholto ha ben poco a che vedere con la nobiltà britannica sembra più un nome nipponico....) Cmq bando alle ciance, alla prossima

Recensore Junior
05/02/23, ore 00:23

Con orgoglio e piacere sono la prima a commentare questo tuo incipit, che trovo immediatamente invitante al proseguire al più presto nella lettura: attraverso un singolo episodio durato presumibilmente non più di una quindicina di minuti (la convocazione di Oscar e André da parte del Generale presso di sè), riesci immediatamente ad abbozzare una storia (siamo in attesa di un illustre ospite a Palazzo Jarjayes) e a creare aspettativa (evidentemente il Generale tiene al proprio ospite, per volerlo raccomandare non solo alla figlia, ma anche al suo attendente...). Nello stesso tempo accompagni subito questo singolo evento con un'introspezione attenta che ci mostra un'Oscar scettica (“Non ho mai sentito di un tutore che abbia presentato il suo pupillo come un debosciato senza qualità”) e un André più arguto che mai, eppure non tanto pronto quanto vorrebbe a mordersi la lingua....
Mi piace molto il principio del tuo racconto, con queste attente valutazioni di André, che nel fare un così obiettivo punto della situazione appaiono quasi come una voce fuori campo... come se lui stesso, valutando la propria vita nell'ultimo anno attraverso la qualità del tempo trascorso da Oscar, si vedesse dal di fuori.
Così come il principio si apre a un ventaglio di opportunità, il finale mi lascia in sospeso. Ecco la promessa che rende intrigante l'attesa del prosieguo: un dettaglio che non può passare inosservato.... Il giovane non può essere un giovane qualsiasi, se proprio Lord Henry Wotton ne è il tutore....
Non posso non chiedermi se il giovane pupillo avrà con sè qualche strano e misterioso bagaglio.... tipo.... non so... un dipinto che si rifiuta di mostrare ad anima viva??
Complimenti, Dorabella carissima! Ancora una volta con il tuo sapiente mischiare introspezione, vicende e mistero, hai catturato completamente la mia attenzione! Non vedo l'ora di conoscere le vicende che seguiranno!!

PS: non mi è sfuggito lo spirito sarcastico delle battute-frecciate sulla povera Rosalie dalla lacrima facile e sulla proverbiale noia del solito Girodelle! Sei deliziosamente perfida!! ;-)

Grazie per questo momento di grande piacevolezza in questo sabato sera pieno di vento!

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