Ciao, Gaia! ^^
E' sempre un piacere per me ritornare sul tuo profilo, perchè le tue storie riescono sempre a stregarmi completamente! *W*
Sarà per il tuo stile così coinvolgente, ammaliante, uno flusso di pensieri che ti lascia intravedere gli abissi dell'anima dei suoi personaggi, e ti regala quella senzazione adrenalica di essere a un passo dal cadere nel precipizio insieme a loro.
La Penelope di questa storia è una Penelope che ha perso la sua voce e ha perso le sue parole - proprio lei, che di quell'arte era maestra, prorpio lei che aveva fatto della sua voce e delle sue parole il suo riscatto più grande. Credo che solo Colin, in effetti, avrebbe potuto ferirla così, e penso che Thomas Gray debba aver visto un fuoco in lei e si sia accannito ancora di più per poterlo estinguere, disintegrare la moglie come non poteva fare con gli scozzesi, i francesi, la Prussia e la Russia e quant'altro.
Mi è piaciuto come tu sia riuscita, all'interno del testo, a riprendere due dei concetti a mio parere più importanti della canzone di Mara: il tempo, che si dilata e si restringe, e ci sarebbero voluti secoli per capirsi o pochi secondi per salvarsi, ma per entrambi è ormai troppo tardi. E poi, come ho detto anche prima, il tema della voce perduta, non per propria scelta, ma perchè qualcuno te l'ha strappata via: "Colin Bridgerton era colpevole di averla lasciata senza parole nel momento in cui la voce le sarebbe servita di più." questa è probabilmente una delle mie frasi prefereti all'interno della tua storia, una coltellata al petto, una verità che spero che verrà esaminata anche nella terza stagione della serie tv.
Ammetto, di non aver amato particolarmente la Penelope e il Colin del libro e per questo spero che Netflix sappia darci qualche gioia in più (anche se dopo il disastro che hanno combinato con Show!Kate e Show!Edwina, ho i miei dubbi ç__ç). I tuoi, invece, mi sono piaciuti molto: certo, la voglia di gridare contro Colin che è una grandissima testa di ... non mi è passata (per fortuna, c'ha pensato Eloise a farlo al posto mio!), ma almeno qui cerca più e più volte di infrangere il muro di silenzio all'interno della quale Penelope si è trincerata.
Concludo questa lunghissima recensione dicendoti che ero convinta che avresti mantenuto l'angst fino alla fine (perchè, ovviamente non mi ricordavo la tematica che avevi scelto per questo mese, un genio! XD) e invece mi hai piacevolmente stupita con quell'idea di inserire il titolo della storia e della canzone in quel modo! ;)
Grazie ancora per partecipare anche quest'anno alla mia challenge, cara Gaia! <3
Spero di ritornare a leggerti presto! Un abbraccio,
Bella |