Ciao, Kikkagar! Ieri ho trovato la tua storia e me la sono letta tutta d'un fiato. Ultimamente ho preso a seguire un'altra storia, scritta molto bene, che riporta anch'essa le esperienze tardo adolescenziali della sua autrice, e devo dire che sto apprezzando parecchio questo tipo di format. È vero, come dici anche tu ci sono oggetti capaci di catapultarti indietro nel tempo, e la cosa interessante è che, al di là del particolare vissuto di ciascuno, esistono situazioni in cui ciascuno riuscirebbe a identificarsi senza troppo sforzo. Aspettative, timori, palpiti, incertezze, castelli in aria... chi, da giovanissimo, non li ha provati? Ti ringrazio per la sincerità e il coraggio di condividere le tue esperienze con noi, perfetti sconosciuti.
Ora, passando alla storia... ovviamente non ho la verità in tasca e, soprattutto, non conosco le persone coinvolte, quindi non si tratta di un giudizio, ma di una semplice considerazione: posso dire che l'atteggiamento di Peter mi ha spaventata? È vero che a 18 anni (non mi è chiaro se Elene li ha già compiuti, ma deve esserci vicina) si è legalmente adulti, ma è pur vero che si è comunque giovanissimi, e ecco, mi ha molto disturbata il modo manipolatorio in cui lui, un uomo completamente adulto, abbia agito nei confronti di una ragazza tanto giovane. Ha letteralmente irretito Elene, sapendo perfettamente come fare leva sulla sua inesperienza; questo suo modo di fare, a tratti un po'viscido e insinuante, mi ha inquietata moltissimo. Le battutine, le allusioni non troppo velate, lo stratagemma per estorcerle il numero di telefono e, dulcis in fundo, quel bacio ottenuto in modo così coercitivo! E non entro neanche nel merito che fosse sposato; quello è un capitolo a parte che non affronto per mancanza di elementi. Ripeto: perdonami se non ho capito nulla del personaggio. Non lo sto giudicando, riporto solo le sensazioni scaturite dalla lettura. Però ecco, mi dispiace per Elene che, senza quasi accorgersene, si ritrova impelagata in una situazione così difficile. Avrebbe potuto pensarci prima e evitarla? Forse sì. Ma il "vero" adulto, fra i due, era comunque Peter, e forse ecco, lui avrebbe potuto agire diversamente e evitare la deriva che, temo, descriverai nei prossimi capitoli (se ho ben interpretato il prologo). È davvero inquietante percepire come ragazzi e ragazze tanto giovani possano trovarsi alla mercé di persone tanto più grandi che non si fanno scrupoli a catapultarli in situazioni così dolorose.
Nell'attesa, ti mando un saluto e ti auguro una buona domenica. A presto, A. (Recensione modificata il 16/07/2023 - 10:08 am) |