Cara Ingri,
i tuoi versi stavolta sono scritti di corsa… I tuoi versi sono scritti non per avvicinar bellezza, ma per allontanar tristezza.
E fanno scivolare in un mondo di riflessioni malinconiche…
L'essere umano è nato per socializzare, ma da quando sono nati i social socializza sempre meno.
Oggi, a differenza di ieri, la vita di coppia è vissuta sempre più da "single", perché oggi c'è il telefonino e ieri non c'era.
Che si fa, si fa finta di niente?
Impossibile però ignorare la caducità dell'immobilismo, così ben descritta dalla prima strofa; il dissociarsi di anima e corpo - verseggia la seconda strofa - dove gli occhi non sono più lo specchio dell'anima, ma stanno "a fissare il vuoto".
Piccoli screzi, domani si fa di nuovo pace, "portami con te" è già una garanzia di disponibilità e dedizione… ma fanno male!
Mi è piaciuto il titolo, quasi a sottolineare che è solo una pagina intima di diario.
Coraggio, domani si gira pagina, domani è sabato! |