Recensioni per
Wicca
di Carla Marrone

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
31/08/23, ore 12:41
Cap. 1:

Buongiorno, parto col dirti che non condivido una singola parola di quanto ti è stato scritto nell'altra recensione, ad eccezione dell'ultima frase; mi ci è caduto l'occhio e non ho potuto fare a meno di storcere il naso. Nei tuoi versi c'è tutt'altro che mera retorica senza coinvolgimento, da metereopatica amante della natura quale sono sono estremamente sensibile a questo mondo e posso dirti che attraverso i tuoi versi l'ho sentito respirare con una sincerità e una spontaneità disarmanti. La tua scrittura è viva, fluida, evocativa, ha sostanza. Aggiungo inoltre che un testo scritto, che sia una poesia o un racconto, non deve seguire le mode dei tempi, e che quindi troverei insensato giudicarlo "troppo mitologico per io gusto sbrigativo" di oggi del pubblico. Insomma, lungi da me criticare l'opinione altrui, il mio intento più che altro è riconoscere un talento che secondo me non è stato capito e che invece meritava una considerazione diversa. Sono finita qui per caso e sono felice di averlo fatto. Grazie davvero per queste poesie, l'ultima sull'autunno è la mia preferita e l'ho amata, perché mi ha permesso di guardare a questa stagione che tanto mi ferisce, spaventa e al tempo stesso affascina con occhi diversi, con una visione personale diversa dalle solite. Continua a scrivere poesie, hai talento per farlo. Un abbraccio.

Recensore Master
06/06/23, ore 07:31
Cap. 1:

Interessante questa raccolta, anche se avrei qualche dubbio sulla scelta di aver pubblicato in un'unica poesia i 7 (giochi anche con i numeri?) brani che la compongono.
Alcune parti sono forse troppo mitologiche per il gusto sbrigativo dell'uomo e della donna di oggi e rischiano di non essere apprezzate; come "Antico Egitto".
Anche il titolo "Wicca" è forse troppo riduttivo e scostante; comprensibile solo agli iniziati.
Ma sono rimasto colpito da alcuni versi che… o sono pura retorica buttata lì senza coinvolgimento, giochi onirici di una fantasia annoiata. Oppure rivelano una sensibilità meravigliosa, che in certi momenti di grazia riesce a fondersi con gli elementi più nascosti e più intimi della Natura.