Per caso il mio occhio si è posato su questo brano. Ma sono sempre più convinto che il caso non esista.
No… niente di trascendentale… Eri (sei) nella (lunga) lista di autori preferiti. Anomala tu, nella mia vita. Non hai mai scritto una poesia, mai una recensione. Anomala nei miei ricordi. Brutta parola "anomala". La migliore, la prima? La vita non è una gara, e il tempo esiste solo su questa terra.
Charlotte, mmm… chissà se Carlotta e Carolina hanno la stessa radice…
"Sì?!" La storia inizia male… sento la mancanza, prima, di un "toc toc".
Uffa… Cerco di soffocare i ricordi, non servono per fare una recensione decente.
Vado avanti nella lettura. Chissà se sono ancora capace di percepire l'intensità dei sentimenti che c'è dietro ogni singola frase. "Il profumo fresco di fiori che si sprigiona nell'aria".
Frasi asciutte, con il fascino dei verbi al presente. Frasi asciutte eppure grondanti. Gli estremi finiscono sempre per toccarsi. Chissà se i caratteri di Charlotte e Samuel erano opposti o troppo simili. Non ho capito se avremo modo di scoprirlo nelle prossime puntate o se ogni capitolo è un "momento" a sè.
Un momento, qui, che si ripete milioni di volte nella storia degli uomini. Incomprensione. Ma lei sembra quasi che faccia la finta tonta! E lui, istintivo e irruente, non può, non deve capire.
Incomprensione: mancanza di trasparenza. Trasparenza: è un qualcosa che ti deve essere insegnato, non si nasce trasparenti, e una volta che ti è entrata dentro non te la togli più di dosso.
Vabbè. Ho adorato questa pagina. Nessun fatto, praticamente nessuna azione. Ma un vortice ineluttabile di sensazioni e sentimenti. Una domanda finale alla quale non capisco se arriverà mai una risposta.
E questa è una delle recensioni più sconclusionate che abbia mai scritto. Forse è un caso. Ma il caso non esiste. |
