Sarei potuta andare da qualsiasi altra parte, ma il mio cuore mi ha portata qui. Scusami, scusami. Leggo poco su questo fandom (tanto quanto poco ci scrivo, in verità) e continuo a ripromettermi di essere migliore, ma alla fine rimando sempre il momento in cui piantar radici. Fa paura, venire a contatto con qualcosa di nuovo.
La mia paura è svanita alla quinta riga, temo. O forse ancora prima. Deve essere svanita anche all'idea di una bacchetta puntata al collo (Sauron l'ha sempre saputo, chissà quanto tempo è rimasto a osservare la mappa per vedersela spuntare alle spalle), a quelle dita che l'allontanano e agli occhi verdi. Mi si è prosciugata la bocca, al pensiero di come sarebbe stato dopo. E non ti sei per niente trattenuta.
Sai, sono un'amante di chi non rispetta le regole di notte. E sono un'amante di questa dinamica prefetto // non prefetto, mi salta proprio il cuore. Se poi è tutto ambientato in biblioteca e c'entra un libro, la ricetta per me è già perfetta. Ma che dialoghi hai saputo scrivere! No, prima dei dialoghi, che AU semplicemente meravigliosa. Ogni pezzo al suo posto, ogni riferimento dolce, giusto, puntiglioso. Ho amato come la lore di Tolkien si scontrasse con le pieghe del castello di Hogwarts. Galadriel Grifondoro, che pensa all'onore della sua famiglia, e Sauron Serpeverde, erede del Signore Oscuro per la sua malvagia. Loro che sono rivali fin dal primo anno, da quando hanno varcato le porte del castello. E poi loro che all'ultimo invece continuano a girarsi attorno, si desiderano dopo un'estate passata a Numenor (anche la serie, che bel tocco).
Che fosse tutto uno scherzo? Che Halbrand fosse l'ennesima maschera messa in piedi da Sauron? Eppure Halbrand è lì in biblioteca che l'aspetta, perde tempo a leggere sugli Horcrux (un anello, non sarebbe fantastico?) e l'aspetta. Chissà se la ama anche lui, chissà se la desidera, chissà che non possano davvero regnare insieme sul mondo come una regina bianca e una regina nera.
E come, dicevo poco prima, ho amato i dialoghi. Il loro girarsi attorno e giocare con le carte in tavola tutte scoperte. E poi! i movimenti, gli sguardi, le dita, l'aria intorno a loro. Ogni cosa era frizzante, piena. Ho amato come Sauron si sia messo a caccia delle labbra di lei, amato come lei si sia decisa a concedergli trenta, quaranta, cinquanta secondi. E poi di nuovo una danza, fino a quando non hanno resistito più. Sei stata bravissima a descrivere ogni secondo del loro amore.
Mi sento di dire un'ultima cosa, povero Celeborn che viene inseguito dagli spettri. Lui voleva solo fare la sua ronda. Ma Halbrand aveva delle cose da fare, non c'è storia!
Dolce, divertente, romantica e piccante! Mi è piaciuta davvero tantissimo,
Sia ❤ |