Ho letto i capitoli dal 4 al 7 tutti di fila; e devo ammettere che tutti i vari sviluppi mi hanno davvero tenuta incollata e con il fiato sospeso!
Innanzitutto, mi piace moltissimo come gestisci la “vecchia generazione” (Jean, Armin, Mikasa, Levi, ecc). Provo a spiegarmi meglio: hanno il loro spazio, azioni e dialoghi, ecc; però, allo stesso tempo, fanno un passo indietro per lasciare che i loro figli agiscano come ritengono giusto.
È una cosa che mi piace tantissimo, e che immagino sia emotivamente difficile per loro: hanno combattuto tutta la vita, quindi il primo istinto è quello di proteggere i ragazzi (della serie: “lascia, qui faccio io”); invece, fanno tutti lo sforzo di lasciare che Diana, Alek e Ymir compiano le loro scelte, i loro errori e facciano il loro percorso. Per questo, mi ha commosso il momento in cui Jean e Mikasa lasciano andare Alek, anche se con il cuore pesante, ricordando com’era da neonato.
Riguardo al bacio tra Diana e Alek, ho avuto panico e sudori freddi per un momento (proprio come Diana, poveraccia!), non capivo. Poi, arriva la spiegazione di Alek, i suoi dubbi riguardo all’Ackerbond, e tutto ha senso. Trovo che aggiunga profondità al loro rapporto e anche al personaggio di Alek. Insomma, è un momento che stavo aspettando, e mi è piaciuto tanto come si è svolto! (e la scena in cui Jean fa la “lezioncina” sul sesso, e le risposte super imbarazzate di Alek, mi hanno fatto morire dal ridere!).
Mi ha colpita molto anche tutta la parte di Levi (essendo uno dei mie pg preferiti, come credo lo sia per tutti). Apprezzo l’originalità di descrivere un Levi in un momento della sua vita di cui raramente si legge nelle fanfic. Mi piace come lo tieni sempre in character, sempre con i suoi soliti modi bruschi, ma con un’umanità di fondo. La nuova speranza data dalla protesi di Diana, il rapporto di affetto con Alek e poi, quando il colpo di stato prende atto, la sua resa. È una scelta che non è da lui, ma allo stesso tempo è comprensibile e umana: si sente vecchio, stanco, martoriato nel corpo e nell’anima, e getta la spugna. Mi piacerebbe un approfondimento sul perché si arrende, su cosa prova a riguardo di questa decisione (oppure, magari è qualcosa che svelerai nei prossimi capitoli).
Il colpo di scena su Helene Krause e sul suo piano è stato ben gestito, io avevo sospetti anche sulla Vogel (mi sembrava un po’ troppo accomodante nei confronti di Armin, pensavo tramasse qualcosa). Ho una domanda (ma sentiti libera di non rispondere, se non vuoi/se hai intenzione di svelarlo nei prossimi capitoli): Helene è un pg Original o è Luise Krause/Klaus sotto falso nome? Perché ho avuto questa sensazione, ma potrei aver frainteso la situazione.
Mi soffermo su questo capitolo (7) in particolare, perché siamo al punto di svolta. Hai reso molto bene le scene di tortura e la sofferenza di Diana, la sua paura, la sua impotenza (no, non sono una sadica; ma penso che, quando si arriva all’escalation della violenza, vada raccontata come merita). Tutta la parte sui Sentieri mi ha lasciato un senso di nostalgia, mi è piaciuta moltissimo la presenza di Erwin e Hange (scusa, ma Erwin che non riesce a staccare gli occhi di dosso ad Alek perché assomiglia tantissimo a Levi? Il mio cuoricino si è sbriciolato).
Mi ha lasciato anche un po’ di dubbi, immagino che ci sarà un’evoluzione, una spiegazione e non vedo l’ora di scoprire il resto!
E ora, aspettiamo la mossa di Theodore!
Forse commentare 4 capitoli tutti insieme non è stata un’idea geniale, dato che ha prodotto questa lunghissima recensione; scusami per essermi dilungata, ma la tua storia è davvero originale, unica, e nel complesso mi appassiona e mi sta piacendo tanto!
Alla prossima, e buone vacanze! |