Ciao!
Sono capitata sulla tua poesia perché ne hai recensita una di una mia grandissima amica: JustBigin45, e quindi sono venuta a vedere cos'avevi scritto.
Mi presento: mi chiamo Giulia e sono una ragazza non vedente.
Questa poesia è meravigliosa! Perché, sai, io penso che ci vorrebbero più persone come te. Persone che si documentano, che fanno ricerche su siti affidabili (io avrei aggiunto anche Wikipedia, come sito non affidabile). Ci vorrebbe più gente che fa rierche per quello che scrive. Io non voglio vantarmi, ma lo faccio sempre. Credo che una storia, o anche una poesia, se ambientata in un'altra epoca, acquisisca un valore aggiunto se le ricerche sono fatte bene. E non importa se ci vogliono mesi di preparazione. Ecco, tu hai espresso questo pensiero benissimo, in modo perfetto. Vorrei veramente che tanti altri scrittori la pensassero come me e te.
Le uniche cose che ti faccio notare, sono delle minuzie.
Hai scritto che hai venticinque anni. Il numero va scritto in lettere, va in cifre solo se si tratta di date risultati scientifici. L'ho imparato qualche anno fa.
Un altro errore, ma è proprio un dettaglio, è la D eufonica. Questa dsi usa quando la parola che la segue ha una lettera uguale a quella con la d che la precede.
Faccio degli esempi: ad andare, ed ecco.
Non me ne vengon oaltri.
Ci sono delle eccezioni a questa regola, però, come: ad esempio, ad opera di, ad intendere, ed io.
Questo per dirti che tu hai scritto:
"ad un esperto"
"ed il loro allineamento",
e qui la D eufonica non ci sta.
Ho anche notato che hai messo due righe vuote dopo ogni strofa. Io so che ce ne va solo una.
E poi un'altra minuzia, hai scritto la è maiuscola come "E'", ma quella giusta è questa: È.
Per il resto è perfetta e ti faccio davvero tanti, tanti, tantissimi e vivissimi complimenti!
Sei bravissima.
Giulia |