Gentili Autori, questa estate rovente continua a vedere la nascita di duetti poetanti che, scrivendo insieme, trovano il modo per far ragionare anche colui che si pone alla lettura dei loro lavori.
E’ tempo di vacanza, ma come non dare uno sguardo a questo nostro povero mondo straziato da un clima che rischia o di farci affogare tutti in un mare di melma o di arrostirci per benino se non ci mettiamo in testa che qualcosa dobbiamo mettere in essere per non doverci pentire ,un domani, quando ci guarderemo e dovremo affermare che ormai il tempo è passato e noi non abbiamo agito. Non so però se Greta sia la soluzione o un altro problema...
Interessante il vostro verseggiare, che usando una buona dose di ironia, è stato capace di mettere sulla graticola un problema che ci affligge e continuerà ad affliggerci nei tempi a venire, perché alla fin fine o siamo degli inetti, in quanto pensiamo sempre di avere ancora tanto tempo per risolvere le questioni che si prospettano dinnanzi, non rendendoci conto che il tempo lo stiamo sprecando, oppure siamo degli illusi di poter risolvere questo specifico problema che invece non è solo sotto il nostro controllo (sole, vulcani).
Mi scuso per l’eventuale polemica suscitata ma il vostro scritto mi ha sollecitato queste considerazioni.
E’ stato un piacere trovarvi così in sintonia.
Un caro saluto ad entrambi, lontano dal caldo asfissiante....

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Buongiorno
Poesia che, giustamente a modo suo, invita a riflettere su un tema che ormai è scottante e importantissimo...
Il fatto è che temo non ce la faremo mai...
Il mondo ha bisogno di noi, ma noi troppo spesso dimentichiamo che esso è tutto ciò che abbiamo...

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Consentitemi di partecipare fuori concorso, miei cari e valenti poeti, non amo i premi e men che meno i cookie… E non sono un tipo da concorsi.
Siete stati entrambi fantasmagorici e artificiosi (aggettivo derivante evidentemente da fuochi d'artificio), accoppiati alla perfezione e scoppiati alla grande.

L'una (e qui paleso la mia ipotesi) abile e trasgressiva ricercatrice di coppie di fatto (meschini e manichini, caldo e anglicismo), condotta e conducente, ballerina improvvisata, si mette in mostra come in un valzer acrobatico e le piace farsi guardare.
Non penso che si soffermi davanti a negozi di moda maschile, a meno che non voglia fare qualche regalino… o guardare qualche manichino.

L'altro, ballerino provetto, sempre scoppiettante, sempre alla ricerca di parole non strillate, a volte ritorna sui suoi passi, ripescando Greta da una strofa all'altra per poi liquidarla dentro un rovente minestrone di "giovani adulti bianchi privilegiati".
A lui tutto il merito di una bellissima strofa finale. Strofa affiatata (con la precedente) e sfiatata.

Rimango in dubbio sull'autore del titolo: potrebbe essere opera di lei, dato che manca la G di Greta, o forse di lui, con l'antieroico serpeggiare di una mascolina O al posto della femminea A.

Accoppiata vincente, ve lo dice un perdente.
Sentite congratulazioni, e un abbraccio a entrambi.

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