Recensioni per
Incanto di Primavera
di Carla Marrone

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/08/23, ore 15:45

Ben ritrovata Carla Marrone con questo leggiadro canto che ci introduce allo scorrere delle stagioni che, ad ogni autore, ha sempre qualcosa di diverso da dire, poiché ognuno, a seconda della rispettiva sensibilità, lo percepisce in maniera differente e riesce a darcene una rappresentazione che un pochino, magari, parla anche di se stesso.
Davvero ben congeniata ogni immagine che, con leggerezza e delicatezza, ci hai proposto e che, chiudendo gli occhi per qualche attimo, sono persino riuscita a catturare in tutta la sua bellezza e a riportare alla mente.
Rammenterò con piacere, pertanto, tutti i personaggi che hai inserito, i quali diventano protagonisti, con il loro agire, delle varie stagioni.
La conclusione è una ventata di Primavera piena con quel cortile dove si rincorrono le voci dei bambini e nel cielo volano le rondini con il loro verso inconfondibile.
E’ stato un vero e proprio momento di pace quello che mi sono ritagliata leggendo la tua poesia approdando nell’oasi che hai creato con poche e sapienti pennellate fatte di colore e calore.
Un caro saluto.

Recensore Master
14/08/23, ore 08:18

Mi ha sorpreso questa poesia, dove l'ispirazione è stata un attimo di fantasia sbrigliata. Ci vuole fantasia. Tanta. E ci vuole la capacità di lasciarla volare, perché raggiunga altezze insospettate, senza mai precipitare nel luogo comune o nel retorico.
Ho immaginato l'anno spezzato in due: le due sorelle, chiacchierine e vezzose, immerse nella luce, e il vecchio, solitario e freddo, nel buio della notte; nella consapevolezza che torna sempre la primavera che "scioglie".
Non ci ho trovato note particolarmente malinconiche, se non che le lancette del tempo, che continuamente girano per lo stesso quadrante, prima o poi perdono la carica, e personalmente mi chiedo: quante primavere mi rimarranno? Ma è ancora viva in me l'osservazione che hai fatto in una tua recensione sul "potere empatico della malinconia", e mi consolo.
Bello l'ultimo verso, dove termina il volo pindarico ("in cortile") e vengono avvicinati i garruli gridolini dei bambini e delle rondini.
Di sicuro ci "incontreremo" di nuovo. Un abbraccio.