Ciao Fede!
Con colpevolissimo ritardo, arrivo a questa meraviglia che hai tirato fuori dal pacchetto che ti ho proposto. In partenza, è doverosa una confessione: potrei essere stata molto egoista nel darti queste “coordinate”, perché speravo davvero davvero tanto che tornassi a scrivere di Sirius e Alice, avendo amato l’altra tua storia, e perché pensavo che quella canzone fosse perfetta e tu saresti stata perfetta per metterla in piedi. Sai quanto io ammiri il tuo modo di scrivere, così “umano”: umano perché coglie sottigliezze, di gesti e sentimenti, e umanizza anche le banalità, le rende tangibili e presenti, le rende dettagli importanti. Un esempio è Alice che si tira su le coperte e si nasconde quasi con le lenzuola, quando Sirius la lascia. L’ho trovato un dettaglio meraviglioso, sia da scrivere che da notare: si è fatta scudo a quel dolore, non si voleva farsi trovare da quelle parole. Ma non solo: la descrizione che tu rendi di questo personaggio è così relatable (?) che tutte, una volta nella vita, ci siamo sentite Alice. Ci siamo sentite prima impotenti nel cedere ad una storia, poi impotenti ed atterrite nel vederla andare via. E Sirius è senza dubbio il mio personaggio preferito della saga, nelle sue 50 shades of incapacità di amare, arroganza e traumi infantili, e tu lo descrivi così, di riflesso ai pensieri di Alice, in un modo che si coniuga perfettamente ad un Sirius poco più che adolescente, molto più bravo ad amare tra le lenzuola che nella vita. Splendido il dettaglio della gelosia di Alice verso James ma soprattutto verso Lily: c’è sempre la tendenza, di fronte ad un bene così smisurato, a mescolare i piani, a credere che possa esserci un interesse altro. Ma per chi non ha avuto una vera famiglia, famiglia sono le persone che sono rimaste. E come si spiega l’amore per un padre o una madre? Per un fratello e una sorella? È troppo anche solo da pensare, impossibile insinuarcisi dentro. Alice sa che ne resterà sempre spettatrice e questo la tormenta insieme a tutto il resto. Però resta, è Sirius a dirle che non possono (non devono?) stare insieme. Lui e le mille scuse trite e ritrite, quelle che fanno rabbia soltanto a sentirle. La cosa più dolorosa sono le parole che Alice si ripete, quelle che avrebbe voluto dirgli e che invece salgono alle labbra sempre troppo tardi, in conversazioni immaginarie, quelle che la fretta e la paura e le emozioni ci portano via al momento giusto. I rimpianti che mangiano la vita e che lei, così logica come ce la descrivi, ancora sente quando della logica non è rimasto nulla, dato che una Cruciatus si è portata via tutto. La immagino sgranocchiare le sue caramelle mentre le diapositive della sua vita le passano davanti (strazianti, per noi), e sullo sfondo della risata della nonna e sui tratti del viso di Frank, alla fine si delinei quello di Sirius come lo lei lo ricorda. Giovane, arrogante e, lei non lo sa, perduto.
Insomma, grazie per questa bellissima lettura. Sono felice (soprattutto per me!) che questo prompt ti abbia ispirata e che tu sia tornata su questi schermi. Non te ne andare più! 🤍
A presto, ti abbraccio |