Recensioni per
Non chiamiamoli haiku, ma raccolta di piccoli e scarni pensieri
di kamony
Stavolta più che una poesia mi sembra un indovinello; ed io non sono per niente portato agli indovinelli. |
La stagione estiva non è la mia preferita per via di quell’aria rovente che, soprattutto in questi ultimi anni, ci ha tormentato non poco. |
Torno ancora ad immergermi fra le tue parole, cara Kamony, che, noto, lascino, ogni volta, al lettore la più ampia libertà di interpretazione, come in questo caso. |
Nuovamente eccomi fra le tue parole. |
Ciao Kamony, |
È la poesia che mi è piaciuta di più. E stavolta consentimi di non mettere le virgolette intorno a poesia. |
A piccoli passi, cara Kamony, mi addentro nei tuoi pensieri per confrontare il mio con il tuo sentire, in base alle tematiche che hai scelto di affrontare. |
Eccomi nuovamente fra le tue parole dove vengo catturata dalle immagini che via via ci proponi, frutto, con molta probabilità, di una attenta osservazione di tutto ciò che ti circonda. |
Ciao Kamony, |
Sei saggia, cara kamony, non vuoi convincere nessuno, eppure molto spesso le cose succedono senza volerlo. E le convinzioni ce le regalano (preziosi regali le convinzioni) non quelli che ci vogliono convincere, gli imbonitori, ma proprio quelli che non vogliono convincere nessuno. |
Gentile Kamony, |
Anche a me piace EFP per lo stesso tuo motivo: interazione, arricchimento, ecc. Perché conoscendo meglio gli altri, senza giudicare, senza le fotocopie dei retweet, senza il voler apparire di Instagram o di facebook, si finisce per conoscere meglio se stessi. Il che non è poco! |
Hai ragione. "Usa e getta" è un'espressione infelice, troppo sminutiva, e in più ha insito un concetto di praticità che deve rimanere estraneo alla poesia. E naturalmente pure io amo e ho scritto "poesie corte" anche se non lo vado sbandierando per una certa forma di pudore. |
Molto bello, ne sono sempre più convinto, lo schema costituito da pochi versi succinti: invita a meditare e a confrontarsi. Invoglia a commentare parola per parola. Sono poesie quasi usa e getta, che ci meritiamo, sempre affrettati, distratti, assenti. |
Perplesso. |