Recensioni per
La petite moi
di Selene123

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/11/23, ore 11:26

Gentile Autrice,
è la prima volta che ho l’occasione di leggerti e ho trovato questo brano, che ci hai consegnato, pieno di delicatezza e al contempo profondità. Dalle prime righe, l’andamento del componimento mi aveva rimandato a qualcosa di sovrannaturale, dato dal fatto che Oscar fosse disorientata su dove si trovasse ma, allo stesso tempo, ravvisasse voci e luoghi famigliari in ciò che aveva intorno.
Decisamente una occasione sortita dal suo inconscio, che le ha permesso di incontrare la piccola se stessa, con la quale poter interloquire, tra le evidenti difficoltà che avrebbero potuto manifestarsi in questo genere di situazione del tutto inconsueta. Tutto però si svolge e si evolve pressoché naturalmente anche se, la piccola Oscar di soli otto anni, con il suo bel caratterino pronto e schietto, ha alcune difficoltà a comprendere nel profondo tutto ciò che quella bella donna bionda in uniforme le sta dicendo. La Oscar adulta ha l’opportunità di svelarle alcune delle verità che si troverà ad affrontare e che si presenteranno sul suo cammino, esortandola ad essere sempre se stessa, a non abdicare a quelli che sono i suoi principi e i suoi ideali, indipendentemente da quanto altri le potranno dire, sollecitandola ad un comportamento differente. Lei è forte e saprà bene quale cammino seguire, soprattutto avendo a fianco chi la sosterrà e la supporterà nel complicato compito che le è stato assegnato. Deve fidarsi, soprattutto, quando in ballo entrerà l’amore, che non dovrà rifiutare, perché sarà quello vero, profondo, potente, quello di colui che la aspetterà fino a quando sarà per loro il momento opportuno di trovarsi.
Poi tutto sfuma, come la figuretta di lei bambina, per ritrovarsi insieme ad André lungo il corso del fiume dove hanno appena vissuto la loro unica e magica notte di amore, come magico è stato il sogno di cui è stata protagonista, ma che ritiene meglio tenere solo per se stessa, anche se nel sogno si faceva chiaro riferimento a lui a ciò che a loro due era stato riservato.
Ora è il tempo di mettere in pratica le decisioni che hanno assunto rigorosamente insieme per dare vita a quegli ideali di libertà e uguaglianza che, forse, in un domani li vedranno davvero essere liberi e finalmente se stessi.
Il primo passo verso Parigi viene intrapreso, non prima dell’affermazione di Oscar rivolta ad André per rimarcargli, ancora una volta, il suo amore per lui che riempie il cuore del diretto interessato e di noi lettori.
Complimenti per l'originalità nonché per l’armonia riscontrata nel corso dell’intero racconto dovuta ad un lessico appropriato alla situazione.
Un caro saluto.

Recensore Veterano
29/10/23, ore 22:23

Molto originale e estremamente delicata. Mi è piaciuta davvero tanto, attendo altre tue storie.

Recensore Master
29/10/23, ore 21:09

Benvenuta in questa sezione, scrivi molto bene e spero di leggere altri tuoi scritti semore sui ns beniamini..ciao

Recensore Master
28/10/23, ore 22:45

Molto originale! La piccola Oscar fa tenerezza, sfrontata ma affezionata alla sua versione adulta.

Recensore Veterano
28/10/23, ore 21:06

Molto delicata e dolce . Con un oscar che incontra se stessa e le parla del suo futuro. Avrei voluto che finisse con loro che partono insieme da qualche parte , ma hai lasciati il finale aperto , chissà...

Recensore Junior
28/10/23, ore 20:54

Quando ho inziato a leggere di questo incontro, ho creduto che avesse le connotazioni del sovrannaturale. Ho pensato che fosse un delirio di Oscar ormai moribonda o forse addirittura già morta, prima di accorrere verso la luce ed il suo André. Poi ho visto, come ogni altro lettore, che si trattava di un sogno fatto nientemeno che in quell'unica notte d'amore intenso e struggente da lei vissuta. Ora io non so se la Oscar di poche parole, come siamo abituati a vederla, avrebbe fatto un discorso del genere alla sé stessa di soli otto anni ed in fondo la sua versione bambina fa giustamente fatica a seguirla. Tuttavia, al di là delle difficili raccomandazioni, questo momento di tenerezza che Oscar concede a sé stessa, incluso quell'abbraccio finale, mi è piaciuto veramente tantissimo. Penso inoltre che non poteva arrivare in nessun altro momento se non alla completa e totale pacificazione nei confronti del suo essere donna, quando l'ha sperimentato definitivamente tra le braccia della persona amata, perché mai facciamo così tanto i conti con noi stessi se non nel momento supremo in cui amiamo e lo facciamo con l'intensità e la voglia di vivere che il nostro cuore desidera, per rubare alcune parole al generale Jarjayes.
Incuriosito dal titolo che suggeriva qualcosa, ho letto avidamente e mi sono compiaciuto di ogni parola ed ogni dettaglio. Il risveglio ha risuonato come un piccolo colpo di scena.
Non credo di averti letto prima. Andrò certamente in cerca delle tue storie.