Poesia, questa storia è pura poesia. Adoro i falsi amici linguistici e trovare una fic così ben scritta a riguardo è assolutamente piacevole. Spagna poverino mi ha fatto morire, confuso com'era, e ho adorato Romano. Mi paice molto come hai inserito i fraintendimenti linguistici nei dialoghi, risultano divertenti e naturali, proprio come in una conversazione normale. Deduco che tu abbia familairità con lo spagnolo (cosa per cui ti invidierei molto) e mi vien da chiedermi se ci sarà una serie su questo tema. Mi paicerebbe moltissimo leggere di qualche altra di queste (dis)avventure. .
Ottimo lavoro e grazie per aver condiviso la fic.

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Ebbene, eccomi qui!
non potevo assolutamente lasciarmi scappare questo ritorno degli equivoci liguistici! Chibiromano, ormai, è praticamente mio figlio. Ogni volta che lo vedo protagonista delle tue storie devo, assolutamente, andare a leggere e ripetere tra me e me che Spagna è veramente un santo a sopportare ogni disavventura che questo bambino riesce a creare. C'è da dire che questa shot già si apre nel migliore dei modi: vale a dire Romano in braccio al suo tutore, convinto che questi sia il suo servitore e che lo porti in braccia perché deve e non perché vuole.
Ho adorato tutti gli equivoci linguistici ma, lo ammetto, il mio preferito rimane quello del Castel de l'ovo/lobo che mi ha fatto letteralmente spaccare. Soprattutto con il riferimento a Impero Romano che adora così tanto le uova/lupi che le mette un po' dappertutto. Anche il fraintendimento sul levati/lléveme mi ha fatto piegare. C'è poco da fare. Questi due sono un duo comico perfetto e questa shot è davvero carina. Sono davvero contenta che tu sia tornata a scrivere/pubblicare lavori su questi due. Io, ammetto, devo ancora recuperare alcune tue long/oneshot, spero di riuscire a farlo nei prossimi mesi.
mughetto

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