Buonasera!
Faccio parte della schiera dei fantasmini che leggono in silenzio, più che altro a causa del ritmo frentico della mia vita, che, spesso, mi impedisce di fermarmi a recensire come si deve.
Oggi però, complici le vacanze ancora in corso, la cosa mi è permessa; e ne sono molto contenta, perché la tua storia mi ha colpita parecchio.
Lo stile di scrittura che hai scelto di adottare mi piace molto: è piuttosto aulico e, ad una prima lettura, potrebbe lasciare spiazzato il lettore; trovo, però, che si adatti perfettamente alla caratterizzazione del personaggio narrante e a sua madre, così solenni e intrise di tragedia (anche il loro nome mi è parso un rimando a questo genere letterario).
La storia, che tu definisci cliché, non mi è parsa affatto banale. Hai creato tutta una serie di dettagli che, anzi, contestualizzano la vicenda rendendola molto credibile, e ciò mi è piaciuto davvero tanto. Ciò che viene narrato potrebbe suonare apparentemente semplice, ma non lo è il modo in cui hai scelto di narrare gli eventi, molto coinvolgenti nella loro spirale inesorabilmente discendente verso l'abisso. Insomma, sono molto curiosa di sapere che cosa succederà.
Prima di concludere, ti rivelo un piccolo fatto. Quando ho cominciato a leggere la storia e ho letto il nome del perotagonista maschile, ti giuro, ho associato istintivamente il suo aspetto a quello di Aidan Turner. Ecco, leggedo quest'ultimo capitolo mi pare di capire che, forse, questa associazione istintiva era voluta... fammi sapere se ci ho azzeccato, se ti va.
Un saluto e alla prossima! |
