Recensioni per
Fiamme di seta
di WE_LOVE_ANIME

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
20/01/24, ore 00:08
Cap. 3:

Finalmente una nuova storia su Sandor e Sansa!
Mi piace come scrivi, ti leggo con piacere! Attendo nuovi sviluppi....a presto!

Recensore Master
17/01/24, ore 12:37
Cap. 4:

E così ci stiamo addentrando oltre che nel viaggio, verso la tanto agognata meta che ha il sapore di casa, anche nella scoperta di queste due personalità così enormemente differenti le quali sono costrette a sopportarsi fino a quando avranno raggiunto lo scopo per cui ora sono forzatamente insieme.
Due mondi all’opposto che però devono cercare di convivere, almeno per il quieto vivere, altrimenti il viaggio assomiglierà ad un calvario.
Difficile per Sansa abituarsi a quella vita a cui mai ha pensato e, soprattutto, con la sua educazione improntata alle belle maniere e a diventare una lady, che non ha mai messo in atto, a differenza forse di sua sorella minore Arya.
Anche le cose più sciocche, come espletare i suoi bisogni fisiologici, diventano un problema e fanno alterare il Mastino che la vorrebbe un po’ più disinibita e meno concentrata ad apparire, in particolare nella situazione che entrambi stanno vivendo.
Un momento di svago per Sansa è stato ritrovarsi da sola in quel prato fiorito che ha riportato alla sua mente i ricordi della famiglia, di casa, di serenità, di libertà, quella che aveva perduto durante i lunghi mesi prigioniera della corte di Approdo del Re e di quel folle di Joffrey. Un attimo solo per ritemprare mente e corpo ma che al Mastino deve essere sembrata una sciocchezza, perché essendo in fuga devono avere sempre l’attenzione a mille. Però, Sandor, è anche stranamente comprensivo con l’Uccelletto dai lunghi capelli di fiamma, tanto che, nel momento durante il quale è andato a caccia per procacciare il cibo per entrambi, ha avuto un pensiero per la piccola lady e le ha portato, insieme al coniglietto catturato, anche un mazzolino di fiori, raccolti senza alcuna cura, ma solo forse con il desiderio di vederla sorridere, come quando era rimasto ad osservarla mentre lei danzava, dimentica di tutto e tutti, in quel prato disseminato di fiori. Penso che per lui sia stata una autentica visione per qualche istante, tornando poi subito dopo, alla realtà e, soprattutto, riportando Sansa alla realtà della loro condizione di fuggitivi che devono rimanere nascosti agli occhi di chiunque il più possibile.
Due universi i loro che stanno cercando un punto di incontro, che potrebbe giungere se solo riuscissero a conversare come due persone normali, senza insultarsi o senza giudicare gli atti l’uno dell’altra.
Una conversazione per cercare di scoprire, da parte di Sansa, il perché il Mastino sia voluto fuggire trascinandosela dietro, e soprattutto, una volta che avrà ottenuto la ricompensa, che sicuramente i suoi famigliari gli doneranno per averla riportata a casa, cosa avrebbe fatto della sua vita?
La risposta non tarda a venire: finalmente il Mastino avrebbe deciso da se stesso cosa fare della sua esistenza, senza continuare a prendere ordini da un qualsiasi nobile, verso il quale non nutriva il minimo rispetto ma che serviva per denaro e perché così gli era stato insegnato. Magari si sarebbe addirittura allontanato dalla gente, vivendo alla giornata non avendo così più la voglia di uccidere, anche se secondo lui uccidere sia la cosa più dolce che esista, lasciando Sansa senza parole a questa sconcertante affermazione, ovviamente secondo il suo punto di vista.
Primi approcci un tantino conflittuali che mettono in risalto, in questi primi giorni di avventura, i caratteri di ambedue.
Ti aspetto curiosa alla prossima tappa. Un saluto.

Recensore Master
14/01/24, ore 16:49
Cap. 3:

Ben ritrovata a te e alla tua storia che, pian piano, si sta addentrando in un terreno sconosciuto, come due perfetti sconosciuti sono i viaggiatori che hanno intrapreso la fuga per scampare al pericolo in atto ad Approdo del Re.
Un viaggio che nasconde certamente tante incognite; ma se per il Mastino pensare e provvedere ad una fuga ha qualcosa di attinente a ciò che è lui, un soldato, un combattente, uno che non ha paura di fronteggiare le insidie che potrebbero manifestarsi, e che certamente si sarebbero verificate, lungo il tragitto, così non è per Sansa, che è davvero un uccellino spaurito che non sa a cosa sarebbe andata incontro quando ha aderito al progetto del Mastino. Tutto per lei è fonte, oltre che di novità, di tanta preoccupazione: non sa come comportarsi, soprattutto con un soggetto così poco amabile come il suo compagno di viaggio, sempre pronto a rintuzzarla se fa qualcosa di sbagliato. Ma, d’altronde, lei è stata cresciuta e allevata come e per diventare una lady: cosa può saperne di fughe, di boschi, di cavalcate disagevoli, di rumori molesti e strani che si avvertono fra la boscaglia e a cui prestare attenzione. Ancora, forse, non si è resa conto di quale tipo di avventura stia affrontando. Sandor, molto stranamente per il carattere che conosciamo possegga, è invece premuroso e gentile con Sansa: lui sì che capisce le sue difficoltà, sa benissimo che quella ragazzina da sola sarebbe presto finita nelle mani degli eventuali inseguitori, qualora i Lannister avessero riportato una vittoria ad Approdo del Re. Non riesce a farle capire che devono restare più nascosti possibile, al fine di raggiungere quella meta tanto agognata, che però è lontanissima, e i giorni che li separano dal giungervi, incontrando chissà quali e quante problematiche, non sono che all’inizio. Dovranno di certo stabilire delle regole, in maniera da potersi aiutare vicendevolmente, poiché il Mastino da solo non riuscirebbe a badare, oltre che alla sua vita anche a quella di Sansa. Occorre cooperazione per fare in modo di allontanarsi dai nemici, i quali saranno sempre alle loro calcagna, cercando di avvicinarsi sempre più al Nord o, perlomeno, alle casate e ai territori che da sempre hanno sostenuto gli Stark.
Impresa titanica per entrambi, ma per Sansa una prova dura e ardua anche per le piccole difficoltà del quotidiano così lontane dai suoi pensieri, perché sempre altri avevano ragionato come agire per lei. Ora, invece, è lei che deve diventare anche parte attiva, al fine di non sentirsi una stupida con quel rozzo uomo cui si accompagna e che è l’unico a cui pare importare la sua salvezza.
Descrizioni precise e puntuali, le tue, che ci hanno immerso nell’ ambientarsi alla reciproca vicinanza, la quale potrebbe far sorgere tra i due screzi epocali o, magari, una particolare e profonda amicizia se non qualcosa di completamente differente e inusitato.
Staremo a vedere; d’altra parte siamo solo all’inizio e il percorso, come detto, è piuttosto lungo e periglioso, e durante il quale, forse, riusciranno persino ad intrattenersi in una conversazione che non sia a senso unico o che abbia la fisionomia della reprimenda per i comportamenti tenuti.
Un caro saluto e ... alla prossima tappa del viaggio.

Recensore Master
01/01/24, ore 19:40
Cap. 2:

E così, dopo qualche attimo di sospensione, dove, nella stanza di Sansa, entrambi sembravano prendersi rispettivamente le misure, notando soprattutto nel Mastino, un certo comportamento più mansueto nei confronti della ragazza, ecco che i due si preparano alla fuga, cosa tutt’altro che semplice, anche se tutto intorno stava imperversando la battaglia.
Al Mastino quasi non sembra vero di aver preso la decisione di salvaguardare la vita della giovane Stark proteggendola, e, per farlo, condurla lontano, forse anche fino a casa sua dove avrebbe potuto riabbracciare la sua famiglia e dove lui, magari, avrebbe potuto decidere cosa fare della sua vita, una vita diversa, una vita non più votata solo all’uccidere secondo i desideri di coloro che lo comandavano e ai quali doveva cieca obbedienza. Forse, veramente, avrebbe potuto reinventarsi non inseguendo il suo desiderio di vendetta, che sarebbe stato solo fine a se stesso, e una volta esaurito lo avrebbe lasciato vuoto e senza più alcuna prospettiva. Ora poteva avere l’occasione per fare qualcosa di bene e, in più, quella ragazzina, con i suoi modi di fare, un po’ gli era entrata nel sangue.
La ragazzina, intanto, anche lei sta tentando di prepararsi a lasciare quel luogo nel quale aveva solo sofferto: con l’aiuto del Mastino avrebbe potuto ricongiungersi al resto della sua famiglia e, forse, dimenticare il dolore e le angherie subite in quel lasso di tempo lungo un’eternità.
E, infatti, eccoli pronti per affrontare insieme la prima problematica per uscire dalle porte della città. Sansa è sul destriero del Mastino, nascosta nel suo mantello che aveva fortemente voluto recuperare, perché con quell’oggetto addosso si sentiva, in un certo qual modo, protetta e confortata, rammentandole le drammatiche dinamiche in cui lo aveva avvertito come un’ancora di salvezza.
Ma è difficile cercare di passare inosservati anche fra una marea di gente urlante e in fuga per il terrore di quanto stava accadendo. Così i due soldati che hanno avuto l’ardire di fermare il Mastino alla porta Nord, per le parole e per i modi adottati, sono stati passati a fil di spada, lasciando Sansa inorridita per quella violenza che, ai suoi occhi, non era necessaria. Ma bastano poche semplici affermazioni del suo salvatore, il quale le fa comprendere bene la situazione in cui si stanno muovendo e la pericolosità dell’intera impresa, poiché entrambi stanno rischiando la pelle, in quanto se i Lannister avessero dovuto avere la meglio sulle armate di Stannis, avrebbero sguinzagliato degli inseguitori fino a quando non li avessero trovati e sicuramente giustiziati.
Intanto passata una delle porte della città, quest’ultima si allontana sempre più, mentre si addentrano per i boschi, certamente luoghi più sicuri ove transitare senza che possano essere né visti né riconosciuti.
La cavalcata si dimostra complessa sotto molteplici punti di vista, soprattutto per Sansa non abituata a vivere quel genere di esperienze molto lontane dal suo concetto di Lady. Ma la stanchezza, lo stress e l’angoscia di quei primi momenti si stanno facendo sentire e, quasi senza accorgersene, dopo aver pianto con il volto rivolto al cielo stellato, si addormenta appoggiandosi al petto del Mastino.
Il viaggio è iniziato e chissà quali e quante altre sorprese riserverà a questi strani compagni di ventura.
Un saluto e alla prossima!

Recensore Master
01/01/24, ore 16:02
Cap. 1:

Gentile Autore/Autrice,
sono sempre molto interessata quando qualcuno prende in considerazione la coppia di personaggi che ci hai proposto per questa tua storia: Sandor Clegane, il Mastino, e Sansa Stark, la fanciulla dai rossi capelli, l’Uccellino.
Interessante per il contrasto dato dai mondi dai quali provengono: la realtà li ha messi a dura prova, facendoli scontrare con qualsiasi pensiero positivo fosse passato per le loro menti o con quanto avrebbero potuto immaginare per i rispettivi futuri.
Ora entrambi si trovano a dover operare delle scelte, dettate dalla situazione contingente che ha preso piede proprio lì dove si trovano, alla Fortezza Rossa, per decidere come potranno salvarsi e, magari, con la speranza di crearselo veramente un futuro degno di questo nome.
Tutto intorno è clangore di spade, urla, gemiti, e sangue dappertutto, ma soprattutto fuoco. Per Sandor il fuoco è sinonimo di terrore puro che lo riporta indietro nel tempo e, contemporaneamente, gli fa assaporare il gusto amaro di cosa sia diventato per quel passato che sembra perseguitarlo. In mezzo a tanto sfacelo un pensiero si insinua nella sua testa: l’Uccellino, che ne sarebbe stato di lei se ora lui se ne fosse andato, privandola così, in un certo qual senso, di quella protezione che, nel periodo passato alla Fortezza, aveva cercato di offrirle. Tanti sono, pertanto, i pensieri che quasi lo guidano versi i suoi appartamenti dove la trova sola, certamente a pregare qualche suo dio affinché la porti in salvo dall’inferno che si è scatenato.
Per entrambi è una situazione inusuale, quasi surreale: la promessa sposa del re folle bambino e la sua guardia personale. Due persone che più diverse non potrebbero essere, ma forse accomunate da un legame fatto di sofferenza interiore, poiché ambedue non possono manifestare apertamente ciò che sentono, ciò che provano e che li fa soffrire. L’una per timore di eventuali ritorsioni, e l’altro perché non è dignitoso e coraggioso mostrarsi deboli.
Mi è piaciuto il tuo modo di far avvertire al lettore le sensazioni e le emozioni provate prima dall’uno e poi dall’altra e che si incastrano meravigliosamente, fino a ritrovarsi in un faccia a faccia che pare mettere a nudo le sensibilità di ognuno dei due.
Il Mastino sembrava voler prendere il sopravvento sulla ragazzina dai capelli rossi, la quale ha scavato però uno strano solco nel suo cuore, desistendo alla fine, mentre Sansa cercava di captare quello che l’uomo che aveva di fronte avrebbe avuto il coraggio di farle.
Un primo passaggio che ci introduce alle caratteristiche di questi due personaggi, mettendo in risalto le rispettive personalità, e che in questa situazione altamente pericolosa stanno cercando di interagire.
La tua scrittura è fluida e ci rende partecipi delle sensazioni manifestate.
Una piacevole lettura che ci lascia con la curiosità di capire come potrebbero muoversi due essenze così lontane l’una dall’altra nel contesto che hai immaginato per loro, partendo, ovviamente, da un punto cardine della storia, come appunto la battaglia delle Acque Nere, ma che sicuramente evolverà in qualcosa di diverso virando in un’altra direzione seguendo la fantasia e, magari, permettendoci di poterle conoscere più approfonditamente.
Complimenti per questo inizio quanto mai coinvolgente. A presto e Buon 2024!

Recensore Veterano
23/12/23, ore 00:15
Cap. 2:

Finalmente trovo un'altra storia su questa coppia che amo. I primi capitoli sembrano davvero interessanti, sono curiosa di vedere come hai deciso di evolvere il tuo progetto.
Un abbraccio alla prossima!
Mughetta