Potente questa poesia.
È come scoprire un nuovo stile poetico. Parole e versi usati come un pennello che gioca con i colori, come farebbe un pittore impressionista. Evocazione di oggetti con cui identificarsi, come la bambola dalla “piccola bocca rossa”, o la cavalletta che ama sporcarsi.
Parli del giocattolo e viene fuori la bambola, ogni accostamento è studiato con attenzione in modo da trasmettere stati d’animo. Potentemente.
Ma perché? Perché ce ne accorgiamo sempre tutto d’un tratto che la maschera è rotta, quando forse non si ha più nemmeno la forza per gettarla via?
Non è vero. La forza c'è sempre: è la vita che ce la dà. L’importante è accorgersene. Molti, troppi, non riescono ad accorgersene, o non vogliono, per paura di stare male. La solitudine, ancorché impronunciabile, può essere una grande medicina. La traversata in solitaria di quel “mare spensierato d’estate” alla scoperta di nuove spiagge.
Troppo maiuscolo quel Mondo! |
