Ciao cara, allora che dirti, di questo capitolo ho apprezzato moltissimo il modo in cui mescoli il sogno con la realtà in un illusione che poi effettivamente non lo è, almeno non fino in fondo. Mi piace il fatto che seppur con connotati diversi il personaggio che appare nel delirio dovuto alla febbre somigli molto a Dabi, e non solo nelle fattezze ma anche nei comportamenti. Infatti sono sempre più convinta che sia difficile per una persona col suo passato riuscire a costruire e far perdurare un rapporto sano con qualcun altro, e mi trovi d'accordo sul fatto che per farlo interagire con qualcuno in quel senso, tendenzialmente deve essere proprio quel qualcuno a rimanere più accogliente ed adattarsi a lui piuttosto che il contrario. Nel senso che una persona con un carattere più duro difficilmente sarebbe riuscito a trovare uno spiraglio per far breccia nel suo cuore. Ho trovato molto coerente il non parlare e tentare invece un approccio fisico come un abbraccio, perchè, bho non so dirti il perché ma ho davvero la sensazione che quell'abbraccio febbrile sia stato proprio lui a darglielo, così come questo Faris dalle fattezze fisiche fin troppo simili con quelle di Dabi mi puzza sempre più di bruciato. Non voglio prununciarmi troppo anche per evitare di rovinarmi o rovinare a chi potrebbe leggere questa recensione punti importanti della trama qualora dovessi avere ragione. Mi fermo solo col dire che per ora ho due teorie che viaggiano quasi di pari passo.bhe che altro dirti se non che spero di leggerti presto con un nuovo capitolo un abbraccio grande

Ciao cara, per prima cosa ci tengo a dirti che ho letteralmente divorato la tua precedente storia in pochissimi giorni. A causa di un po' d'imprevisti non sono riuscita a commentare nell'immediato e proprio quando stavo per farlo mi sono accorta del seguito della storia; naturalmente mi ci sono buttata a capofitto pensando di lasciarti un unico commento, anche se forse un po' troppo lungo, spero che non ti dispiaccia e che non ti rubi troppo tempo. Innanzitutto sappi che il tuo stile di scrittura/narrativa mi piace davvero moltissimo, infatti, anch'io amo leggere storie lunghe e dettagliate i cui particolari vengono sviscerati in tutto, dalla descrizione dei personaggi, dei luoghi, delle circostanze ai piccoli dettagli come un arredamento casalingo, o un outfit preso dall'armadio. Nelle fasi iniziali del manga/anime sinceramente il personaggio di Dabi non mi aveva colpita particolarmente ma andando avanti con l'opera, l'ho trovato, via via, sempre più interessante e addirittura disturbante alle volte come arrivare alla scelta consapevole dell'autodistruzione pur di ottenere la sua vendetta. Empatizzare col personaggio non è difficile anche se non è facile rendere palpabili le sue emozioni, descriverlo non solo in quelle che sono palesi ma soprattutto con quelle introverse e silenziose, inespresse ma sempre lì, presenti in qualche modo, ma impercettibili ad occhio nudo. E tu, tutte queste sensazioni sei riuscita a renderle lampanti e concrete in seven day, facendo trapelare anche il perché non fosse in grado di gestire i propri sentimenti, perché sentendosi sempre rifiutati, senza un "ti voglio bene", "vai bene così come sei" è difficile elaborare ed esternare ciò che si prova davvero. Un personaggio forte e fragile allo stesso tempo che necessita di qualcuno altrettanto forte e fragile per stargli accanto. Anche qui hai confermato le aspettative col personaggio di Marama, che sebbene più accogliente, empatico, accomodante e consapevole di Dabi è altrettanto sfaccettato e complesso nella sua semplicità da riuscire a sostenerlo ed accompagnarlo, in un rapporto che viaggia costantemente filo del rasoio tra instabilità ed equilibrio tra le parti, a momenti nei quali a lui ad avere più "potere" nella relazione. Questa storia nasce da un punto importante, un punto di svolta e di rottura che avrebbe certamente segnato e cambiato le carte in tavola nel rapporto che i due avevano messo in piedi. Sinceramente in un mondo pieno di super poteri non è impensabile immaginare che una persona non sia e non sembri esattamente chi vuole far credere di essere, personalmente ho un sospetto su chi possa nascondersi dietro un sorriso amichevole e un mancato livido sul didietro in fondo non sarebbe la prima volta che gliene evita uno... (certo non che non sia poi rifatto con gli interessi). Anche il personaggio di Isabel è ben strutturato "vivendo" anche lei nella storia e non messa lì, solo in funzione della protagonista. Infatti se vogliamo tutto parte proprio da lei. Bhe che altro dire se non che aspetterò pazientemente gli sviluppi di questa nuova storia, ah naturalmente se non si fosse capito amo i capitoli lunghi, per cui per rispondere al tuo intervento sul capitolo precedente, per quanto mi riguarda puoi fare capitoli anche di 100 pagine le leggerò tutte più che soddisfatta! Se posso però permettermi di darti un consiglio, lascia che sia ogni capitolo a scegliere la propria lunghezza cavalcando l'onda dell'ispirazione. Non sta scritto da nessuna parte che una storia per essere scritta bene debba avere lo stesso numero di pagine per capitolo, ma forse la sola regola non scritta ma che conta davvero, è quella di mettere nero su bianco ciò che senti senza farti troppi problemi sull'essere più o meno breve. Con questo chiudo davvero giuro! Un abbraccio e ci vediamo al prossimo capitolo!

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