Gentile Shila89,
che delicata e romantica immagine hai dipinto per noi con le parole rivolte all’inverno, alla stagione fredda che, per questo motivo, molti non amano, ma che non sempre è detto porti contestualmente il gelo.
Infatti, il gelo sembrerebbe attanagliare con la sua morsa, talvolta feroce, le cose, ma se ci si sofferma a guardare la neve, che scendendo come se danzasse, crea quadri di impareggiabile bellezza e levità, la sensazione che rimanda è di quiete, di pace interiore.
Il ghiaccio prima o poi è destinato a sciogliersi, poiché il sole compie la sua magia, e, allora, in questo incanto, la speranza di qualcosa di bello e positivo, magari proprio di un nuovo amore che possa deporre sulla pelle un bacio tiepido, si rinfocola e il cuore trova la sua casa da nutrire con un calore tutto rinnovato.
Grazie per questa tua composizione armoniosa che ha permesso di scordare il gelo invernale.
Un caro saluto.

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Ci trovo uno stile molto personale, intimistico, come una scrittura asciutta senza svolazzi.
Mi piace l'uso felice dei sostantivi senza articolo. Mi piace l’uso delle virgole, che creano piccole pause al momento giusto, come sorsate di una tisana calda nelle ore più fredde.
È uno stile che mette a proprio agio il lettore, insomma, che lo avvicina.
Le parole sono riuscite a fare apprezzare l’inverno anche a chi, come me, l’ha sempre odiato.
Bella quella speranza “lieve, caparbia”, il modo migliore per affrontare il presente. Quasi commoventi i due versi finali, rimati: il ghiaccio alla fine s'è sciolto del tutto.

È stata una lettura gradevole, intrisa di riflessi di sensualità. Complimenti, se posso.

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