Hai saputo descrivere benissimo la dinamica di un sogno, con rapidi cambi di scene fugaci, da un interno nebbioso (quasi in bianco e nero) alla folla turbinante, agli scogli a picco sul mare in tempesta.
E dal passato - scene che sembrano ricordi ma non fanno parte dei ricordi -, la visione si proietta al futuro e diventa quasi un sogno ad occhi aperti. Lucida (“mi trovi e mi ritrovo”), pur nell’insistere del turbinio (due volte ripeti “turbine”), la mente si muove fra intuizione e ispirazione.
Non resta che augurarsi che il sogno si avveri!

Č una poesia che ho letto con molto interesse, e se questo č un sogno, chissŕ come saranno i pensieri e le idee…

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