Ciao Chiara,
mi è piaciuto questo tuo nuovo componimento nel quale si respira un’altra aria che ha il sapore della novità e della speranza.
E’ come se tu avessi preso la decisione di non rimanere ancorata a tutta quella serie di ricordi che ti teneva inchiodata e non ti permetteva di aprire le tue ali e volare in alto, sempre più in alto, lontano da quelle malinconie che ti riportavano ad un passato, che è appunto passato, e che bisogna prendere contezza del posto e dell’importanza che ha avuto, ma che deve lasciare lo spazio necessario per guardare oltre, avanti.
La nostalgia di certi Autunni, che si identificano con un persona specifica, è inevitabile, soprattutto quando ci si rende conto che, continuando sulla medesima strada con la stessa caparbietà, ci si farebbe solo del male, poiché le cose immaginate con la mente in una maniera si sono poi svolte in tutt’altra.
Le parole di carta non si devono sprecare per qualcosa a cui non è possibile arrivare, ma vanno utilizzate per tutti quegli attimi, quei sospiri, quei silenzi che potranno riempire di sillabe e suoni la Primavera che senti sia dentro di te che tutta intorno a te e che grida per fare in modo che la si viva in pienezza. Primavera sinonimo di speranza pronta ad accoglierti, aprendoti le sue braccia, e per aiutarti a srotolare il libro della tua nuova vita una pagina alla volta.
Molto veritiero, intenso e introspettivo questo brano che mi ha particolarmente coinvolta.
Un caro saluto e a risentirci prossimamente! |