Capita con facilità di osservare un bambino alle prese con un puzzle più complicato di lui, di vederlo assorto nel “giocare”, mentre fa e disfa.
Molto meno facile è interpretare con intelligenza quei pezzi; col consueto dualismo, semplice e immediato, che caratterizza le tue poesie. "Pezzi spezzati" da allontanare, pezzi “incastrati” (forte l’immagine, forse “intrecciati” era meno stridente) da guardare con curiosità.
Stavolta si chiude in bellezza con una terza interpretazione, e la fantasia prende il volo, romanticamente trascinata dalle ali del vento. Bella la sostanza. Bella la forma.