E giusto, come poteva mancare il caro vecchio Diogene!
Di nuovo, quasi intenerisce il brigante che vorrebbe, da ladro, diventare benefattore nei confronti di quelloche ai suoi occhi non è che un povero vecchio... E Diogene che, dal canto suo, non vorrebbe altro che godere a pieno della luce del sole.
Mi domandavo se avremmo visto comparire Alessandro, e infatti eccolo... Niente, Diogene, oggi per te non è proprio giornata! Ma decisamente non te la prenderai per tali inezie :-).
Che bello, non mi aspettavo minimamente un aggiornamento e leggerti mi ha fatto un immenso piacere! Poi io voglio bene a Diogene, quindi ancora meglio!
A risentirci presto,

Mel

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Ho appena scoperto queste storielle - e non ho ancora avuto la possibilità di leggere con attenzione tutti i capitoli precedentemente postati (rimedierò al più presto). Ma in quanto laureanda in Filosofia volevo recensite ugualmente per farti sapere che ho apprezzato sia la diffusione del pensiero delle maggiori figure della filosofia occidentale sia l'intento umoristico delle storie.
Spero che tu abbia in progetto di inserire nuovi capitoli, magari riguardanti qualche pensatore medievale? :)
In ogni caso: complimenti! :)

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Ed ecco qua Thoreau, che gioia!
Nonostante le risate, questo capitolo mi ha lasciato una bellissima sensazione di serenità e, per certi versi, mi ha quasi commossa. E come potrebbe essere altrimenti? Povero brigante, che tenerezza mi fa alle prese con il sistema americano... Meno male che ci sono filosofi in America, è il caso di dirlo!
Non sto qui a dilungarmi su quanto io ami Thoreau e su quanto mi faccia piacere avertelo fatto conoscere e apprezzare (grazie mille per la dedica, a proposito!) ma leggendo mi è sorta spontanea una considerazione: dovrei rileggere tutto il resto della raccolta, ma se non sbaglio Thoreau è l'unico filosofo di cui il brigante prova ad abbracciare il pensiero. E questo, almeno secondo me, la dice lunga... Brigante mio caro, però, avresti anche potuto portare avanti le idee del tuo mentore, invece che far ritorno in Europa all'antica occupazione! Ma del resto, cosa faremmo senza brigante? Quindi va benissimo così.
Davvero complimenti, e grazie mille per questo capitolo! Tra l'altro, ho apprezzato molto le modifiche apportate.... Così è più fluido e anche più simpatico... Il brigante che piange sul fucile e Thoreau che lo consola... Immagino la faccia di Thoreau e già questo mi basta per scoppiare a ridere!
Ho scritto uno sproloquio, perdonami.... E ti devo ancora una mail di risposta... Abbi pazienza, sono lenta ultimamente!
A presto, e grazie ancora... E sappi che sono curiosissima di leggere altre avventure del brigante!

Melianar

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Questo è stato un capitolo che mi ha trasmesso un senso di pace e serenità interiore, ed immagino che la frase scritta in grassetto sia una citazione del pensiero del filosofo.
Ho notato, fin dalla prima riga, quel "mentre passeggiava nei boschi" e proseguendo ho capito il senso dell'aggiunta.
Risulta un peccato che, alla fine, le strade del brigante e del libero pensatore si siano divise, alla fine erano pure diventati amici!

Qui mi sorge spontanea una domanda: ma il brigante quanti anni ha?

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No, no e ancora no.
La pseudo citazione da Fievel mi ha fatto allo stesso tempo ridere e piangere, pensando a quanto è vero ciò che ha scritto a proposito della democrazia.
Complimenti, sei un vero genio.

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Questo capitolo è stato una piacevolissima sorpresa, non mi sarei mai aspettata un aggiornamento tanto rapido, che bello!
L'ho letto ieri pomeriggio in treno, e meno male che il treno era semivuoto, così non ho dovuto render conto a nessuno del sorriso idiota che mi ha accompagnata anche molto dopo la lettura.
Davvero bella, questa nuova avventura del brigante. A parte la scelta del malcapitato filosofo (a cui, ammetto, non avevo proprio pensato) ma il biglietto per l'America!
Quasi mi fa teneezza il brigante, mentre se ne va canterellando la canzone di Fievel (altro tocco da maestro) e, come tanti altri prima e dopo di lui, si illude di far fortuna in America. Non ci sono filosofi in America... Eh, mio caro, io già me la rido!
Quanto al resto, tristemente vere le parole circa la democrazia, dove gli intellettuali troppo spesso, per non dire sempre, hanno ben poca voce in capitolo rispetto alla massa ignorante e facilmente manipolabile. Nel dire ciò mi rendo conto di essere parecchio disincantata ultimamente, ma del resto lo sai già... Del resto abbiamo modo di parlarne altrove.
Grazie mille per aver aggiornato, mi hai rallegrato un noiosissimo viaggio Rimini-Bologna, oltre al fatto che ora so di poter attendere chi so io, giusto? A meno che il brigante non faccia qualche interessante incontro per mare, prima... Chissà?
A presto!
Melianar

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AHAHAHAAH!
Capitolo veramente apprezzabile per diversi motivo: in primo luogo, con una sola frase
"dal momento che tutti hanno diritto di voto, ma non ugualmente usufruiscono della possibilità di studiare, le masse ignoranti potranno essere manovrate da demagoghi"

hai finito per cogliere una situazione che di certo non appartiene alla sola america (coff, coff!) e che riassume un grande problema della democrazia. Mi fa pensare alla frase "internet non ha reso la gente più stupida, ha solo permesso agli stupidi di parlare di più".

Ciliegina sulla torta, hai parodizzato "non ci sono gatti in america" del film fievel!
Fortissimo il finale, mi sa che tornerà indietro, altrimenti la storia finirebbe qui e sarebbe un peccato!

Ora che ci penso, potrei avertelo già chiesto, ma... il brigante stesso non finirà per filosofizzare? Le sue esperienze di vita lo avranno probabilmente portato a formulare delle vere e proprie teorie, sia sulla vita che sul mondo che lo circonda, e a furia di conoscere filosofi ha imparato a destreggiarsi con un lessico più forbito.
Potresti fare un capitolo speciale con lui che filosofizza con se stesso!

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Ehilà!
Come già sai, per me Parmenide è stato davvero una sorpresa: sia perché credevo che il brigante lo avesse già incontrato, sia perché mi aspettavo che il prossimo filosofo fosse chi sai tu (oddio, detta così sembra Voldemort). In ogni caso ho davvero apprezzato!
In effetti concordo con chi mi ha preceduta: sarebbe bastato che il brigante affermasse la propria disonestà, ed ecco che avremmo assistito a un interessante dibattito... E chissà, forse per questa volta il nostro sfortunato brigante l'avrebbe avuta vinta. Ma ammetto di provare una qual certa soddisfazione all'idea di un brigante sconfitto dai filosofi, quindi direi che hai fatto un ottimo lavoro. Anche perché l'ho immaginato chiaramente, il povero brigante con le ginocchia che svanivano sotto lo sguardo serafico e imperturbabile di Parmenide... Insomma, mi hai fatto fare una bella risata!
E ora mi affretto a mettere la storia tra le seguite, così magari mi dò una mossa a commentare il resto dei capitoli che ho letto e che ancora non ho recensito (mea culpa) e così gli aggiornamenti non mi sfuggiranno!
A proposito di aggiornamenti... Ora sai chi sto aspettando!
A risentirci presto, e ancora complimenti... Leggerti è sempre un grande piacere!

Melianar

Wow, qui ha rischiato davvero grosso!
Ma se invece avesse detto "sono disonesto" avrebbe potuto salvarsi? E se avesse detto al filosofo "voi non siete generoso" e avesse insistito, quello sarebbe scomparso?

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Sento di essere matta, ma le esplosioni di violenza folle dei filosofi mi fanno sganasciare dalle risate.
Il fatto che Fichte creda che il brigante sia francese senza alcuna motivazione valida è stato il terreno di preparazione per la scenetta comica e mi é piaciuto tantissimo.
Ancora complimenti!
Ciaoissimo!
Samantha

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Ahahahahahahahaha!
No, no, no, aspetta un attimo... Devo riprendermi. Rousseau che richiama la forza della natura é semplicemente sensazionale. A un certo punto ho creduto che la discussione tra il filosofo e il bandito avrebbe avuto come argomento la questione dei genitori, poi però la conclusione é stata fantastica.
Complimenti!!!!!
Ciaoooooooo...
Samantha

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Quando sentirò nominare Newton, in futuro, non riuscirò a trattenermi dal ridere. Lui e la sua furia omicida renderanno più ilari le ore che passerò sul mio libro di filosofia...
Penso che la follia di Newton, accostata alla pacatezza di Leibniz, sia ancora più divertente.
Bellissimo!
Sciaoooooo
Samantha

Non posso non commentare Leibniz e Newton. Ho letto tutti i capitoli dall'inizio Dino a qui e, pur non avendo studiato tutti i filosofi di cui ho letto, mi sono divertita un sacco!
Questo capitolo é esilarante. L'isteria e la rabbia di Newton mi hanno fatto piegare in due dalle risate!
Bellissimo!
Ciaooooo
Samantha

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Oh, Erasmo!
Pensavo a lui proprio l'altro giorno, e ora leggere questo capitolo (che proprio non avevo letto) mi fa venir voglia di riprenderlo.
L'ho sempre amato molto, ma ora ha decisamente tutta la mia stima! Anche se povero brigante, diamine, finirò con l'avere pietà di lui...
Ti faccio i miei complimenti per come riesci a inserire magistralmente ogni dettaglio della vita e del pensiero dei filosofi all'interno di queste storielle senza risultare mai pedante, ma al contrario suscitando un sorriso in chi come me li apprezza e li ama e, forse, incuriosendo chi non li conosce ad approfondire maggiormente.
In qualche commento ho letto che questa raccolta dovrebbe essere letta nelle scuole e beh, sottoscrivo. Sicuramente avrebbe una sua divertente utilità.
Di nuovo grazie per la piacevole lettura, tornerò presto su questi lidi!
Melianar

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Ho deciso di riprendere in mano questa tua bellissima raccolta, cogliendo l'occasione di recensirla e, al contempo, finire di leggerla.
Questo capitolo l'avevo già letto a suo tempo, non di meno lo trovo bellissimo: e bravo Hobbes, che mette in atto la sua famigerata homo homini lupus... Personalmente disapprovo al quanto, ma a quanto pare qualche volta può essere utile! E povero brigante, mi spiace, derubare i filosofi senza dubbio non è cosa da farsi. Conoscere la teoria del pensatore con cui si ha a che fare potrebbe rivelarsi cosa saggia, e forse nemmeno basterebbe...
Complimenti, ho apprezzato tanto. E complimenti per la genialità della raccolta, veramente splendida!
Al prossimo capitolo
Melianar

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