Oddio, questa sarà una recensione lunga lunga! Allora, inizio col dire che da una parte, il duro Takeshi mi fa quasi tenerezza. Per quello che ha fatto ad Haruka lo odio e soprattutto adesso, che tenta di privarla della sua felicità, lo odio ancora di più. Però, sotto alcuni aspetti mi fa tenerezza, anzi no, quasi pena. Un uomo talmente cieco che non vede altro che il dovere per la patria e soprattutto, che vuole dimostrare che la razza nipponica non è inferiore a quella americana.
Il primo pezzo che hai scritto, nell’ospedale di Washington, mi sono salite le lacrime agl’occhi. Il ricordo che Takeshi ha di Haruka appena nata è dolce, stride moltissimo a cosa adesso sono l’uno per l’altra, adesso c’è odio, prima invece, dopotutto, Takeshi le voleva bene come un vero padre, anche se sempre in modo freddo e poco paterno.
Cioè che è successo ad Emily è veramente terribile. Mi chiedo soltanto come sarebbero andate le cose, se fosse nato quel bambino. Se Takeshi sarebbe stato lo stesso, se Haruka sarebbe diventata ugualmente militare... o chissà cosa. In ogni caso, Takeshi è sempre devoto al suo lavoro, anche in occasioni di perdite, mette avanti il lavoro. Il suo comportamento mi spiazza. Tanto come quello che provo per questo personaggio. Un attimo prima mi fa quasi tenerezza, quello dopo vorrei che morisse.
Passiamo a pezzo dopo. Haruka è una folle. Ora comprendo perché il Capitano Wyatt, al nominare ciò che era successo quel fatidico giorno a Tikrit. E ovvio che poi le sia preso un attacco di panico, quello che ha fatto quel giorno è da... Da drogati cavolo! Nessuna persona con un minimo di cervello, di sanità fisica o mentale, di coscienza o cazzo! (scusa il termine) Non può esistere che una persona abbia fatto una cosa del genere.
Ho avuto i nervi tesissimi per tutto il tempo e dio, povero Richard! Vederla agire così deve essere stato pari a pensare ‘Adesso mi muore, è la fine, non la rivedrò più!’ e cavolo, Richard la adorava e lei... Ovvio, tenta il suicidio. Se non è morta lì, ormai non la uccide più niente ad Haruka.
Mio dio, non puoi capire quanto cavolo ho avuto paura per Tenou, stavo frignando quasi, anzi non quasi, stavo piangendo! Cioè, oddio.. non si può descrivere. E’ stato un Boom di emozioni quella parte, paura, adrenalina, eccitazione in un certo senso e poi, calma.
Dopo, quando Haruka e Richard sono da soli, vediamo il solito comportamento della nostra bionda. Pensa sempre di far del male alle persone vicine, non le vuole attirare nel suo buco nero. Lo ha sempre pensato. Ed ha sempre sbagliato.
Ma piuttosto, possibile che è sempre pronta a tirare battute a tutta raffica? Cioè, non c’è momento che non sia pronta a tirare battute o a smorzare la situazione e visto che ci siamo, me lo sono chiesta anche io come Richard, se la giornalista le avesse chiesto di fare sesso? Chissà.
Ma comunque, quando dice a Rich che andrà al battesimo e che quando rivedrà sua madre la deve abbracciare, mi ha fatto una grande tenerezza. Anzi, fino a che non gli dice che deve sparire mi ha fatto tenerezza. Dopotutto entrambi si volevano un gran bene e a mio parere, sono una gran bella coppia insieme. (Sia chiaro, non intendo coppia come fidanzati!) Anche se sono certa, che dopotutto, Richard le voleva più che bene. :)
Il legame che i due hanno instaurato è qualcosa di veramente bello, trovo che sia eccezionale il loro rapporto. Sembrano quasi due fratelli.
Haruka è sempre turbata, non la vediamo mai serena o sicura di qualcosa che non riguardi missioni o la guerra. Se parliamo di futuro, legami o altro che comprenda la normalità, è sempre spaesata, da una parte malinconica.
Già, Haruka era rimasta all’attacco di panico, gli incubi adesso sono tornati. Il sogno/incubo che ha fatto su Richard è stato molto significativo, lo ha sognato in un momento dove lui sparisce per sempre, inghiottito dalle fiamme, sicuramente dell’esplosione . Sognarlo che le sorride mentre se ne va e le fa un ok è qualcosa che inquieterebbe chiunque. Ma su di lei, ha sicuramente un effetto maggiore, vista la situazione che ha. Ma non solo per Haruka è una brutta situazione, anche Michiru ne risente e ci patisce. La paura di perderla come è successo con suo fratello è ovvia, ma è determinata a non permettere che accada.
Michiru sembra quasi, gelosa, nel vedere che Haruka cede con Hotaru e con lei fa più resistenza. Anche se gelosa, non è il termine appropriato. È una situazione molto delicata ed entrambe, anche se in modi differenti ne risentano moltissimo. Una ha i suoi incubi, i suoi timori, paure e per quanto è dura e voglia apparire forte, da sola non può farcela ed ha bisogno di aiuto. Michiru, dal canto suo ha paura di perderla, di vedersela scivolare dalle mani come Mitsuo, di non riuscire a salvarla.
Bhe, vediamo che Rei non si smentisce mai nell’abbigliamento e tanto meno Haruka non perde occasione per tirare qualche battuta! Ma dopo questo, ci troviamo ad una dura verità, il processo. Michiru dovrà affrontarlo. Ma la cosa che mi da più fastidio è se Samuel non finirà in carcere. IO LO VOGLIO DENTRO.
Guai a lei somma autrice se non lo fa mettere in gatta buia! (Ovviamente, so che non puoi buttarlo dentro solo perché ti va, bisogna vedere come andrà il processo ecc...) Comunque, Haruka è ovvio che vorrà esserci, ma se non venisse data nessun anno di carcere a Samuel, sicuramente la prenderebbe parecchio male, tanto quanto Michiru. Sperando che non spacchi il muso a qualche giudice. :D
Poi, diciamo che Haruka non sa veramente come rilassarsi, ascoltare i Nirvana (per me) è pari a troncarsi i timpani e a fondersi il cervello! Però, mi ha colpito il fatto che dica a Michiru ‘Non volevo che sapessi quanto fossi stata debole.’ Ancora debolezza. Haruka non sopporta di essere debole, ma non comprende le situazioni. Era ovvio che dopo la morte della madre non potesse essere una roccia, senza contare che nessuno le stava vicina. E come dice Michiru, avere una debolezza non vuole dire essere deboli, anche se Haruka non lo capisce.
Comunque, nel complesso, Haruka ha un grandissimo bisogno di aiuto e Michiru, si è resa conto di non poterla aiutare come psicologa.
L’ultimo pezzetto, quando Haruka l’abbraccia alla porta, è stato molto sentimentale, sia su un piano semi romantico, per la felicita di noi ‘fan girl’ sia sul piano emotivo di Haruka e anche di Michiru. Michiru ha espresso il suo, diciamo, amaro di non sapere cos’è per Haruka. La bionda, anche se non si apre molto, o meglio dire per niente, non può negare di aver bisogno di Michiru e spesso, come in questa scena, la troviamo a chiederle di restarle vicina, di essere presente nella sua vita.
La conversazione che Haruka ha con Charlotte è molto intensa e quando Haruka rivela di fidarsi solo di Michiru, ho sentito una sensazione felice mista a tristezza. Che Haruka si fidi di Michiru è un bene, anzi, dopotutto quello che ha fatto per lei, avere la sua totale fiducia mi pare sia normale. Ma sentirla dire che si fida solo di lei, che non ha fiducia in nessun altro... è triste, anche se capibile.
Haruka vuole proteggere Michiru, e fa di tutto, addirittura la vuole proteggere da se stessa, ancora per Michiru si vede una minaccia ed ha paura di ferirla, o come ha detto prima, di ucciderla. (Oddio mi sento una drammatica a dire certe cose!)
‘un estranea’ Michiru ne ha paura. Ha paura che Haruka la tratti come una sconosciuta. È comprensibile. Chi non ne avrebbe paura, essere ignorate quando invece per te, quella è la persona più importante. Spaventa, anche solo il pensiero di non essere ‘nessuno’ per quella persona. Mette paura.
Un piccoletto di nome Richard che frigna tanto quanto il militare! Deve essere il nome, non ci sono alternative! Comunque, non voglio dilungarmi molto nella mia recensione, i particolari che vorrei commentari sono tantissimi, ma il tuo capitolo è davvero lungo e ci scriverei una storia!
Unica cosa che ci tenevo a commentare, quando Haruka stringe Michiru e le dice ‘ non voglio più che tu pensi che sia un’estranea’ (non ricordo se dice proprio così) lì è stato un bel colpo, nel senso, Haruka ha voluto chiarire che per lei Michiru è qualcosa di presente, di bello e non estraneo. È qualcosa che c’è e che vuole che ci sia. E a mio parere è molto, molto bello.
Il finale parla da solo. Sia del cimitero che prima. Non c’è bisogno di molti commenti, è tutto molto comprensibile. Ma diciamo semplicemente che il ‘donnicciola’ Haruka poteva risparmiarselo!
Adesso però, devo andare. Non ho chiuso occhio per questa recensione e mi rendo conto che è anche penosa. Avrò scritto un sacco di cavolate e cose poco sensate. Ma altrimenti non la scrivevo più. Chiedo venia assoluta.
Alla prossima! |