Watson è sempre stato un personaggio particolare.
Non una spalla ma il completamento dell'anima di Holmes!
E? per questo che non recrimina e si limita solamente ad un'immensa contentezza, per la ricomparsa del compagno.
Tutto ciò che sa è che Holmes è tornato, non è mai morto il resto è superfluo.
Watson lo conosce così bene da capire, anche se non detti, i motivi che hanno portato Holmes ad allontanarsi.
Per questo non si adira, semplicemente lo prende come un dato di fatto... non c'è necessità di perdonare Holmes, perchè tutto ciò che ha fatto-anche se doloroso- l'ha fatto soprattutto per lui

Oh! Che storia adorabile!
Non sono moltissimo nel fandom, però ho comunque apprezzato tantissimo la storia!
Il legame tra i due è così indissolubile che anche dopo anni è forte e saldo!
E l'aforisma che hai utilizzato, mi ha rimandato tantissimo al titolo di una canzone di un gruppo che conosco "Home is where the heart is", e anche se non c'entra niente, mi ha stupita, quindi ci tenevo a scriverlo.
Il tuo stile è lineare, ed in questo caso l'ho trovato anche particolarmente ricercato!
Mi è piaciuta veramente molto e non posso fare altro che farti i miei complimenti! *-*
Brava!!!

Devo dire che dopo l'uscita del film su Sherlock Holmes, le fanfiction che delineano una storia tra Holmes e Watson hanno una carica in più.

I pensieri di Holmes che hai descritto calzano a pennello con il personaggio, soprattutto nel suo timore del contatto umano. E' davvero tenero il modo in cui hai rappresentato il rinnovarsi dell'amicizia con Watson, che potrebbe sfociare in qualcosa in più, tramite il violino. Sembra quasi che l'unico modo in cui Holmes riesca ad esprimere i suoi sentimenti sia attraverso quel tenue legame che li unisce.

Mi ha colpito molto la tua conclusione, come a riportare nell'equilibrio originale i due personaggi, entrambi nella casa da cui tutto era iniziato.

Complimenti davvero
Claudia

Perdona l'esorbitante ritardo con cui recensisco questa storia, ma volevo essere pienamente informata prima di scriverla.
Per questo ho letto i passi degli scritti di Doyle che tu hai riportato in questa ff ed ora non posso che farti i miei più sentiti complimenti!
Infatti, non avresti potuto scriverli in modo migliore usando proprio il punto di vista del detective. Assolutamente In Caracter, preciso, con lo stile che contraddistingue quell'uomo misto a quei sentimenti che tanto fugge, ma che è comunque consapevole di provare: come il puro dolore che lo affligge quando guarda sconsolato l'amoio cercarlo disperatamente, o quando l'ansia lo prende mentre sa che tra poco si rivelerà ad un ignaro Watson o ancora quando teme per la salute del medico svenuto tra le sue braccia.
Se queste parti di cui, in ogni caso, Doyle aveva già dato dei connotati, ti sono riuscite in un tanto bel modo, non credo di esaggerera nel riferire che il "missing momentt" finale, nato solo dalla sua meravigliosa fantasia, è stato sublime. Vedere i due, finalmente insieme al 221b è stato commovente, così come la semplice richiesta di Watsn di suonare il violino... credimi ho ancora i brividi addosso se penso a quella scena che, grazie alle tua grandi qualità di scrittrice,ono riuscita ad immaginare come se fossi lì!
Holmes che non vuole toccare Watson per non contaminarlo, infine, è stato molto tenero, forse proprio per la rarità della manifrestazione dei propri sentimenti da parte dell'uomo...

Dunque per concludere questa noiosissima ma - credimi - non esaggerata recensione, anche se sento che ci sarebbero tantissime altre cose da dire, rinnovo i miei complimenti... e spero di rivederti e di leggere ancora i tuoi scritti... un bacio...

Alchimista <3<3

Che bella questa oneshot *.*
Bellabella, davvero. Non so cosa altro scrivere, sono fusa XD