Questa storia ha partecipato al contest Progetto Cinema -Seconda edizione- [versione pellicole edite] indetto da Erena sul forum di efp.
Quinta Classificata: Bittersweet/E' complicato
Recensione.
Mamma mia, tremenda. In senso buono, davvero!
Mi è piaciuta, anche se io non sono affatto una seguace delle storie d’amore dal retrogusto amaro.
Se vuoi sentirlo dire senza mezzi termini, penso che una persona che corre dietro ad un’altra nonostante non sia ricambiato sia… patetico.
E patetico è anche questo personaggio, ma ti ripeto che è patetico in senso buono. Ovvero, se sei riuscita a farmi venire voglia di entrare nella fiction e scrollargli violentemente le spalle, puoi capire quanto questa fiction mi sia piaciuta.
Anzitutto la narrazione in seconda persona. E’ uno stratagemma poco utilizzato nella narrativa, ma in questo contesto è davvero di bell’effetto.
Con essa puoi dire tutto e niente, sei un narratore onnisciente che può parlare dei suoi personaggi riuscendo a tratteggiarli nel migliore dei modi e… oh, tu ci sei riuscita benissimo.
Questo povero cristo fa davvero, davvero sorridere di compassione.
Mi è piaciuto anche il modo in cui l’hai tratteggiato, come sei riuscita a renderlo vivo anche in poche pagine di storia, e come sia presente anche lei nonostante compaia solo nell’ultima parte del racconto.
Leggermente clichetico [esisterà una parola del genere?] è il fatto che il protagonista sia un dongiovanni che cambia per la donna che ama, e spesso si è visto agire nella parte del testimone della sposa un pover’uomo che in realtà la ama segretamente. Se proprio vogliamo trovare una pecca in questa fiction è appunto la poca originalità della vicenda in sé e per sé.
Bellissima però la maniacale attenzione per i particolari, sembra davvero di essere un invitato al matrimonio che osserva la scena. Sai, all’inizio pensavo che fosse davvero così, ovvero che più di un triangolo amoroso stessi narrando di un quadrangolo amoroso, con nella parte del narratore una donna che osserva le reazioni del testimone della sposa… una donna che osserva le reazioni di una persona che deve accompagnare la donna che ama fino all’altare, ma non corona il suo sogno d’amore.
Ugh.
Quindi: la narrazione è pressoché ottima e non ho trovato errori, e ogni elemento si incastra benissimo nell’insieme, anche i nascosti flashback del personaggio principale, quei brevi cenni sul passato e sulla mai realizzata storia d’amore. Qualche particolare in più forse non avrebbe affatto guastato, anzi: sarebbe servito a permettere al lettore di identificarsi ancora meglio con i personaggi, soprattutto con il loro passato; di vedere, soprattutto il protagonista, non solo come il testimone della sposa, ma come il ragazzo innamorato che è stato nel passato e continua ad essere nel presente. Ecco, forse l’ideale sarebbe stato qualche particolare in più sul tema centrale della storia, l’amore non corrisposto… anche se devo dire che alla fine il risultato è buono comunque. I flashback sono pochi ma buoni, non sembrano forzati, messi lì solo per allungare il brodo e dare una parvenza di profondità al testimone!
Forse sarà un ultimo appunto stupido, ma devo farti complimenti anche per la bravura con la quale sei riuscita a non far divenire pesante la narrazione nonostante non ci sia cenno ai nomi dei personaggi. Mettere tanti lui, lei, l’altro appesantisce la narrazione, ma il bello di questa fiction è che scorre come olio nonostante non ci sia neanche un accenno di parole che identificano il personaggio, come un nome o una caratteristica [il moro, la bionda, lo sloveno…]
Io non sarei in grado di rendere il testo piacevole senza i miei allegri ”pronomi” di vario genere, e davvero ti faccio i complimenti.
Bravissima!
Premio Loyalty. |