Recensioni per
Ci si arrangia
di scrocco

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/07/22, ore 01:13

Caro amico,

questa storia è perfetta. Nell'idea, nella costruzione, nei tempi. Nel Soggetto, nello Stile, nella Struttura.

Una storia che non invecchia o, se preferisci, invecchia bene.

Ne consiglio la lettura a chiunque passi di qui, in particolare a chi ha l'abitudine di leggere prima le recensioni e poi la storia.

Omaggi devotissimi e assoluto rispetto,

Sacrogral, cavaliere

Recensore Junior
27/02/11, ore 17:47

Giungo qui su segnalazione della signorina Kukiness. A dire il vero mi aveva suggerito la tua storia un bel pezzo fa, ma da bravo pigrone recensisco solo ora.
La prima cosa che mi viene in mente è... inquietante. In senso buono, per intenderci. Io sono il tipo di persona a cui piacciono le sviolinate ed i lieti fine - un essere maschile assolutamente atipico, per intenderci - e questa shot mi è piaciuta un sacco. Probabilmente perché lascia trasparire una vena di follia sanguinaria che potrebbe benissimo esistere nel baretto giù all'angolo all'insaputa di tutti, nel bel mezzo della normalità quotidiana di una città normale.
Non vi è una sola scena di violenza esplicita, e questo non fa altro che aumentare l'ansia man mano che si legge. Verso la metà avevo pure cominciato a pensare mavà, magari si scopre che è tutto un equivoco, per poi ritrovarmi con la conclusione che mi aspettavo dalle prime battute dei due assassini. Due assassini che sono terrificanti per il loro agire senza un vero perché, che dispensano violenza aggratis come se “arrangiarsi” fosse la cosa più normale del mondo.
Insomma, bella e spaventosa insieme. Sicuramente non entrerò più in bar semivuoti per un bel pezzo xD

Recensore Veterano
26/06/10, ore 22:01

Tiene con gli occhi incollati allo schermo, promettendo qualcosa di terribile e crudo e violento ad ogni frase che i due pronunciano, due uomini come se ne vedono in giro ovunque, all'aspetto, ma terrificanti, quasi sovrannaturali, l'espressione degli impulsi più smaniosi delle persone. E neppure si riesce a dire loro che sono criminali, perchè la loro giustificazione è quella che tutti noi ci diamo: ci si arrangia, signori, ci si arrangia. La violenza non sta nelle azioni, quanto in quello che si percepisce, che è la traslazione della nostra violenza quotidiana, la tranquillità, la noia di una giornata calda con la partita. Due persone che danno sfogo al disagio e al fastidio verso gli altri tranquillamente, giocando, liberandosi della pressione senza nessun senso di colpa, come possono fare. Un'irrazionale davanti alla paura razionale degli altri. Non so se quel che ho detto nella recensione basta a spiegare quanto questa fanfiction riesca a smuovere l'animo del lettore, ma è veramente ottima.

Kupò.

Recensore Junior
19/05/10, ore 08:12

E' spaventosamente verosimile.
Complimenti, sono stata in tensione per tutto il racconto, a un certo punto mi sono addirittura detta "ma no...magari è un equivoco...magari non stanno uccidendo nessuno". Insomma mi sono sentita sorpresa e sconcertata, proprio come il gestore del bar.
Bravo ^^

Recensore Junior
10/05/10, ore 23:58

(Fanfiction pubblicizzata qui: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9237811)

Quentin Tarantino dice che "la violenza della vita quotidiana non ha nulla a che fare con tizi che ne calano altri da elicotteri su treni a tutta velocità, o con terroristi che dirottano aerei. Ti trovi in un ristorante, un uomo e sua moglie litigano ad un tavolo. Ad un certo punto lui si infuria e le pianta la forchetta in faccia. È folle, quasi fumettistico, eppure succede. È così che la violenza irrompe, lacerante e irrefrenabile, nella vita quotidiana."

Un bar qualsiasi, in un caldo pomeriggio qualsiasi, o non così qualsiasi, perché c'è la partita - tanto basta perché il bar qualsiasi sia vuoto, perché non ha né condizionatore né pay-tv. Ma arrivano due strani tizi, a un certo punto, strani tizi come è strana la gente normale, che cominciano a giocare a uno strano gioco. Per l'intero racconto non viene versata una goccia di sangue, tuttavia l'atmosfera è risucchiante. L'angoscia del gestore del locale, che assiste al dialogo dei due strani tizi, assorbe completamente il lettore, che si ritrova ad aspettare, consapevole che è in corso qualcosa di terribile, che succede qualcosa di spaventoso fuori dalla porta del bar, e che qualcosa di così orribile non può certo finire bene.

La cosa più spaventosa dell'intera faccenda, oltre all'atmosfera che ho trovato azzeccatissima, è l'attenzione al dettaglio di scrocco, che rende l'intera vicenda terribilmente plausibile. Una parentesi di ordinaria follia, senza alcun tipo di spiegazione o giustificazione, perché sì, perché ci si arrangia e il mondo è fatto così. La violenza esplode nella vita quotidiana per il lancio di una monetina.

Terribile e bellissimo. Lo consiglio vivamente a chi è alla ricerca di una buona lettura, giusto per uscire dagli schemi preparati dei fandom e godersi una parentesi originale, qualcosa di diverso, che sono sicura non vi deluderà.

Recensore Junior
05/04/10, ore 11:08

Mi piace così tanto.

Lo stile è pulito, limpido e crudele. Non è mai dichiaratamente splatter - perché, a conti fatti, non viene versata una goccia di sangue - ma è talmente terrificante: il non detto, l'allusione alla violenza, gli inquietanti dialoghi che, accidenti, io ascolto ogni giorno sull'autobus.

L'ambientazione è azzeccata e verosimile. Un bar come tanti, due uomini come tanti, una città come tante. È questa immersione nel mondo noto, nel mondo che conosciamo, che rende ancora più inquietante l'atmosfera.

Lo sviluppo è originale e ben strutturato, i dialoghi freddi e ben articolati, i personaggi tratteggiati in maniera intrigante. Bellissimo.