Recensioni per
Il cielo sopra il fronte
di rekichan

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/02/17, ore 18:54
Cap. 1:

*^* Questa AU è letteralmente fantastica! Il genere storico mi piace, ma solitamente non mi butto spesso su ff ambientate durante la guerra, perché sono un'inguaribile amante del lieto fine e detesto soffrire ç_ç per fortuna questa os è finita nel migliore dei modi, nonostante durante tutto il testo abbia trasmesso benissimo quel giusto mix fra informazioni storiche e sentimenti dei personaggi; in particolare mi è arrivata tutta quella solita atmosfera grigia e rassegnata che caratterizza tutte le storie di questo genere <3 il tuo stile di scrittura è fra i più chiari e piacevoli che abbia mai letto su efp, quindi dedicarmi alle tue storie mi dà sempre una grande soddisfazione! Che dire? Continuerò a leggerti imperterrita perché sei diventato la mia nuova vittima da stalkerare XD
SS (SuperSara)

Nuovo recensore
03/09/10, ore 22:36
Cap. 1:

Mi sono presa il mio tempo per recensirla, ma alla fine eccomi qui. Mi è piaciuta, molto. Il fatto che sia così breve, concisa, e soprattutto dura nel suo modo di andare dritta al punto, è uno dei suoi principali pregi. Inoltre, il contesto storico dettagliato contribuisce a calare il lettore nella tensione della guerra, permettendogli contemporaneamente di identificarsi con i suoi protagonisti e ciò che patiscono. Leggendo la prima parte mi è venuto in mente Veglia di Ungaretti. Penso che questo pezzo "Aveva visto il suo compagno di trincea morire crivellato dai colpi; un altro era stato salvato per tempo, ma aveva perso un braccio. La guerra, per lui, era sicuramente finita." sia un po' l'equivalente in prosa di quella poesia, che riesce a ricreare con precisione fotografica l'immagine della morte nella mente di chi legge. E nella tua storia hai fatto lo stesso, c'è la stessa atmosfera. Anche la sensibilità con cui hai descritto l'orrore nel rendersi improvvisamente conto che esiste un confine che è in grado di trasformare il tuo vicino di casa nel nemico e la netta divisione tra bene e male che la guerra di necessità richiede. La vita è fatta di sfumature di grigio, ma questo si scontra ferocemente con la realtà del conflitto, dove due schieramenti opposti non permettono ambiguità di idee. Si muore per la patria. Si muore per un simbolo. Non si tradisce questo credo per amore. Semplicemente i due aspetti non sono conciliabili. Come per estensione non lo è il rapporto tra i due protagonisti. In questo pezzo: "Sasuke l’aveva fatto con la consapevolezza che non sarebbe uscito vivo da quella guerra. Morire per la propria Patria gli era sembrato, allora, così eroico e lodevole; la giusta espiazione per quel peccato che lo tormentava giorno e notte. Morire sarebbe stata la soluzione giusta; espiare con il proprio dovere un’ottima redenzione." si rimette in gioco tutto. Secondo Steiner, l'essenza del tragico assoluto sta nel fatto che "la colpa criminale dell'uomo tragico sia di essere, di esistere. La sua sola presenza e la sua identità sono trasgressioni. Il tragico assoluto è quindi un'ontologia negativa." Credo sia quest'intrinseco contrasto a rendere la tua storia tanto bella. Sasuke avverte che fin quando vivrà, esisterà il controsenso. L'autoeliminazione a cui si sottopone andando in guerra, è per lui la soluzione a questo bug. Nulla che un personaggio come Naruto, così emozionale e umano (un'identità vitale, per nulla tragica) possa comprendere o risolvere. E ciò che Naruto fa infatti, non è risolvere il suo problema, ma abbracciare la questione, donandogli il calore di una casa. Di un legame. L'altro appunto di Stainer è che per l'uomo moderno sia impossibile vivere il tragico assoluto se non solo per un attimo. E infatti è solo per un attimo (l'attimo della lettura) che tutto ciò rivive nel lettore attraverso Sasuke, prima che il lieto fine sciolga la tensione accumulata. Un perfetto tempismo anche qui. Ho notato nei discorsi qualche allusione a V per Vendetta (ahah, adoro quel film), che non posso che apprezzare. Spero di non essere stata inopportuna, con il papiro che ho scritto^^" E' la misura ddell'entusiasmo di cui mi ha riempita la tua storia.

Recensore Junior
26/04/10, ore 10:09
Cap. 1:

complieti per il primo posto!!
storia stupenda come sempre. Hai affrontato un tema difficile com naturalezza,e i personaggi erano perfetti. L'unico appunto è che il finale non mi ha convinto del tutto,l'avrei visto meglio tragico.
Ma poi sono opinioni :) complimenti ancora

Recensore Master
25/04/10, ore 17:16
Cap. 1:

Questa fanfiction si è aggiudicata il Primo posto al "Double Chance Contest" indetto da solarial e Rinoa81 con una media del: 9,5
Giudizio by Rinoa81
Sarò sincera: quando ho letto il genere della fic stavo per chiuderla d'istinto. Spero non me ne voglia nessuno, ma le AU in generale non mi piacciono, e lo ammetto, speravo che nessuno ne scrivesse, gh. E ho sinceramente pensato poi, visto il tema storico/di guerra trattato, che fosse qualcosa di infinito e di noioso.
Mi sono ovviamente ricreduta.
L'autrice è stata molto brava ad incastrare perfettamente tutto; canzoni assegnate, parole/frasi scelte, e ha centrato pienamente lo scopo di questo contest.
Non è una storia scontata, il finale rimane aperto fino all'ultimo, cosa che ho apprezzato particolarmente. E' stato davvero molto interessante leggere di Sasuke e Naruto in veste di soldati, (forse perché mi ricordavano comunque i ninja) e la cosa che mi ha stupito di più è stata la sensazione che a dividerli non fosse più né i loro caratteri completamente diversi, né la loro diversità sessuale, quanto invece proprio la guerra, la scelta di stare in due fazioni diverse, pensando comunque all'altro e non di certo da nemici.
I personaggi mi sono sembrati IC, mi è piaciuto molto Sasuke nella sua "auto-punizione" se così possiamo dire, perché convinto di star facendo una cosa sbagliata con Naruto. Ce lo vedo proprio a prendere una decisione del genere per espiare il proprio peccato. Tuttavia, è rimasto vivo nonostante tutto e di certo non è stato un caso o una fortuna, perché ho percepito che lui volesse tutto tranne che morire.
Lo stile usato è davvero piacevole, non ho avuto difficoltà di alcun tipo, anzi, la lettura è stata molto scorrevole, peccato che la storia sia stata abbastanza breve. L'unica pecca secondo me è che l'autrice avrebbe potuto approfondire un altro po' il tutto, qualche aggiunta qua e là avrebbe reso il testo più ricco.
Mi è piaciuto davvero molto il modo in cui viene trattato tutto senza creare confusione o altro, sei stata molto brava a legare ed incastrare tutto alla perfezione, senza sbavature. Davvero complimenti.
Giudizio by Solarial
Meravigliosa. Perfetta. Alla faccia de "l'ho scritta di fretta" O_O no seriamente, se l'effetto è stato così devastante, in senso positivo ovvio - specifichiamolo XD - così, chissà cosa sarebbe successo se l'autrice l'avesse scritta con più calma! No, davvero è semplicemente meravigliosa. Amara, malinconica, dura, ma che comunque regala, almeno alla fine, una piccola speranza.
Lo stile usato mi piace terribilmente. E' uno di quegli stili che permette al lettore di identificarsi non solo con l'ambiente scelto ma persino con la trama e i personaggi usati in un incrocio perfetto che regala emozioni e sentimenti contrastanti. Uno stile lento ma che non è comunque pesante, al contrario l'ho trovato perfetto, azzeccato, per il tema e tutto.
Ci troviamo dinnanzi ad un tema molto particolare. Non è un gioco, è la guerra questa. Personalmente non amo questo genere, non è nelle mie corde ma non è detto che se mi capita l'occasione non lo legga, sono una lettrice "versatile" u.u.
Oh, non si spaventi l'autrice XD era solo una piccola premessa per dire che devo farle i miei più sentiti complimenti per avermi permesso di entrare a contatto con questo genere e farlo apprezzare nell'immediato.
Il tema è stato trattato davvero bene, con studiata abilità, permettendomi di vivere la storia, farla sentire e adorare in tutto e per tutto.
Quello che ho trovato interessante nel testo è stato il fatto che entrambi i personaggi, fino alla fine, hanno lasciato spazio alle interpretazioni personali. Vediamo se riesco a spiegarmi.
Ho avuto come l'impressione che nel testo ci fosse una sorta di "due passi avanti, tre indietro", nel senso che per una decisione voluta, ci stava la razionalità di tornare indietro sui passi presi ed intrapresi. E questa cosa l'ho adorata terribilmente, mi ha permesso di chiedermi fino alla fine "cosa sarebbe successo". Insomma niente è scontato.
Altra cosa che ho adorato nel testo è stato il rapporto che l'autrice ha cucito e costruito tra i personaggi, nemici, diversi ma complici dello stesso destino. E, sebbene questo non è da considerarsi originale, perché comunque più volte si è letto di Naruto e Sasuke antagonisti nonostante i sentimenti che provano, vuoi l'atmosfera creata, vuoi il modo con cui il tema e questi sentimenti sono stati trattati, l'autrice ha dato quel qualcosa in più che mi ha permesso di interpretare e di scavare a fondo in questa strana relazione che vede Naruto e Sasuke opposti e nemici. Questo si allaccia al fattore del "due passi avanti, tre indietro" proprio perché fino alla fine entrambi non si “sbottonano” più di tanto, non c'è niente di concreto, all'esterno per lo meno, e questo mi ha dato modo di riflettere su loro e sul legame che hanno. Anche il fatto del sentirsi, in qualche modo, legati al nome o meglio alla cittadinanza, mi dà ragione, l'autrice mi corregga nel caso mi stessi sbagliando.
La loro diversità non nasce dal fatto di essere omosessuali, ma dal fatto di trovarsi l'uno di fronte all'altro nella guerra, e questo mi ha incuriosito e affascinato parecchio e mi sembrava di vederli lì, a scrutarsi dalla trincea, a chiedersi cosa stesse facendo l'altro, ma con il pensiero fisso sulla tragicità e la drammaticità di una guerra che non li abbandona mai ma li rende partecipi della loro condizione.
Per quanto vogliano liberarsi dai pregiudizi e dalle maschere che loro stessi indossano, non è così semplice come credono, anche perché, comunque, non possono dato la situazione in cui sono riversati; eppure la guerra, che di solito semina morte e distruzione, in un certo senso la si può vedere come una sorta di co-protagonista che ha dato la possibilità ad entrambi di sciogliersi da tutte le costrizioni possibili e immaginabili, per vedersi, prima come “nemici”, oggetti, e poi come uomini che vogliono solo essere visti come umani. In questo caso la guerra ha dato quel qualcosa in più che ha reso il contesto originale e arricchito.

Lo stile, come detto, è molto bello. Calibrato e dosato alla perfezione che mi ha permesso di entrare a contatto con i personaggi, IC, e di sentire e vivere la storia in ogni suo aspetto. Molto bella l'introduzione di entrambe le canzoni che sono servite a creare l'atmosfera perfetta per un storia che mi ha dato e regalato davvero tanto. Dal punto di vista grammaticale e sintattico non mi dilungherò molto anche perché non c'è niente da dire, ho trovato il testo perfetto così com'è, senza sbavature.
Davvero i miei più sentiti complimenti.

Recensore Junior
25/04/10, ore 16:01
Cap. 1:

Amo il tuo stile: davvero, le pennellate e gli scorci di situazioni che regali quando scrivi riescono sempre ad aprire una finestra sull'interiorità dei tuoi personaggi. Poi le canzoni che scegli sono sempre molto azzeccate, aiutando ancora di più questa lenta discesa nei cuori dei personaggi. Non posso far altro che leggere i giudizi del contest ed annuire con veemenza. In più, dato che da bambina ho visitato ed ho giocato tra le trincee [ed ancora adesso amo camminare sul Carso, che è tuttora attraversato da quelle lunghe cicatrici], mi sono sentita ritrasportare a casa, tra quelle rocce immacolate e quel terriccio rosso sangue. E quei paesini vicino Trieste... certo, sarebbe stato più corretto dire vicino a Gorizia [è stato proprio in questa provincia che ci sono state più separazioni nelle famiglie e tra amici di infanzia, costretti a combattere gli uni contro gli altri], ma indubbiamente, non appena tornerò a casa, sarà divertente immaginarsi i personaggi di Kishimoto gironzolare sui sentieri di campagna e tra le case di inizio Novecento della mia terra.

Eppure... stavolta devo farti un appunto: il fronte trentino non comprendeva l'Isonzo, che invece faceva parte appunto del fronte dell'Isonzo (o del Carso), dove combattè anche Ungaretti. E per me, che ho le radici della mia stessa famiglia così legate a quella terra tanto bella quanto straziata dalle guerre del '900, questo è un dettaglio non indifferente, dato che, all'inizio, mi sono sentita molto destabilizzata, perché non sapevo se immergermi nella melma e negli escrementi delle trincee carsiche sotto una pioggia di granate o inerpicarmi su per i sentieri trentini e penetrare nei fortini abbarbicati sui versanti dei monti. Ma io sono una rompiballe fissata sui dettagli che si possono conoscere solo se sei cresciuta proprio in quella terra di confine perdendoti nelle nebbie del tempo evocate dai racconti degli anziani.

Per concludere, nonostante queste piccole imprecisioni, come al solito ti confermi come una delle mie autrici di fanfictions preferite. Un inchino al tuo talento ed un applauso a te.


[E sì, Cadorna era un emerito c******e... ma si sa che le guerre le decidono e dirigono da sempre a molti kilometri dai fronti!]

Nuovo recensore
24/04/10, ore 17:51
Cap. 1:

molto molto bella.
al contrari di mmmmh....tutti quelli che hanno commentato direi , io amo questo genere di storie. intendiamoci, non i racconti di guerra, ma racconti della prima e seconda guerra mondiale. infatti è stato proprio il titolo, particolarmnte azzeccato, malinconico, che mi ha inesorabilmente attratto fin qui. un titolo che ricordava fin troppo il fango rossastro delle trioncee, nonostante non sia minimamente menzionato ciò.
detto questo, vivisimi complimenti ad una splendente autrice :)

Recensore Master
24/04/10, ore 14:25
Cap. 1:

Complimenti per il risultato ottenuto. ^^
Detto questo, non è precisamente il mio genere: non mi piacciono molto le fanfiction con i personaggi del manga trasposti in un'ambientazione storica, ma in questo caso direi che faccio un'eccezione. Ho apprezzato molto come tu abbia reso scorrevole e gradevole il testo frammentandolo tramite le date, e la maniera nella quale hai segnalato come di passaggio, all'interno della storia, i riferimenti a battaglie e luoghi. Aiutano a chiarire il tutto e rendono più interessante e credibile lo scenario.
Mi è piaciuto anche che tu abbia trattato del rapporto tra loro due "sorvolandovi" sopra e lasciando all'immaginazione ed alla scelta del lettore, in un certo senso, perché aiuta a concentrarsi su quelli che sono sentimenti e reazioni.
Bella la conclusione: avevo sinceramente temuto che scegliessi di far morire uno dei due, alla "sparagli, Pietro". xD
Una bella prova.

Recensore Master
23/04/10, ore 16:23
Cap. 1:

Stupenda!! Complimenti sia per la bravura, per l'abilità con cui scrivi ogni tua fan-fiction, e per il primo posto. ^^
Un bacione da IlarioneXD

Recensore Master
23/04/10, ore 15:52
Cap. 1:

Ciao, innanzitutto complimenti per il primo posto, hai trattato un tema crudo e soprattutto reale davvero difficile da esprimere, ma te la sei cavata egreggiamente.
Ho trovato i personaggi perfettamente IC nella veste di soldati che combattono su due fronti opposti sperando di non incrociarsi mai per non "dover" eliminarsi a vicenda.
Anche se questo non è prettamente il mio genere, la storia mi ha appassionato e ti confesso che mi sarebbe piaciuto che durasse di più; nonostante ciò è stata scritta in modo fluido e scorrevole, senza risultare noiosa.
Il finale poi, rimane aperto fino all'ultimo ed anche fra di loro seppur il legame che li lega sia vivido rimane tutto in gioco fino al termine.
Inoltre mi è piaciuto come hai espresso il "desiderio" di autopunirsi da parte di Sasuke l'ho trovato perfetto per lui, anche se alla fine il legame con Naruto era troppo forte e credo davvero che il moro abbia poi desiderato non morire con tutte le sue forze.
Brava davvero, alla prossima. Kiss