Recensioni per
Capriccio d'uomo
di avalon9

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/09/13, ore 14:26
Cap. 1:

È una storia molto bella e portata avanti con tecnica magistrale . Piano piano, a poco a poco, noi lettori scopriamo cos'è che Milo ha tanta urgenza (Bisogno? Necessità?) di dire a Kanon; non discutere, no: discutere prevede una risposta, uno scambio di opinioni, una richiesta di consiglio. E invece Milo ha la necessità (Bisogno? Urgenza?) di parlare, di far uscire dal suo petto quelle parole che gli stanno appesantendo l'anima. È questo quello che vuole, una spalla, uno sparring partner, un barista silenzioso. Qualcuno che ascolti. Perché lui la sua decisione l'ha già presa. Vuole solo liberare delle parole. Pesanti, dolorose e gravi. Ma ne ha bisogno (Urgenza? Necessità?).
L'unico appunto che mi viene da fare, è sull'uso delle parole in greco. 
Mi rendo conto che si tratta di una scelta stilistica, una nota che faccia profumare di mare e ouzo il racconto, ma quelle parole appesantiscono la storia. A parlare non sono un greco ed un inglese (se poi ci mettiamo un italiano, abbiamo un ottimo spunto per una barzelletta), ma due greci. Parlano la stessa lingua, quindi, non so quanto possa aiutare a dare maggior sapore quei nai, ochi, antio. Che fanno colore, sì, ma che sembrano passate di evidenziatore su di un quadro ad acquarello.
(Recensione modificata il 09/09/2013 - 12:07 pm)

Recensore Veterano
28/01/13, ore 22:01
Cap. 1:

Bella davvero. Kanon e Milo. Non mi aspettato una fanfic come questa, davvero particolare. Innanzitutto devo dirti che scrivi molto bene e anche le parole in greco.. io che sono ragioniera ho purtroppo una lacuna classica che non colmerò mai! Torniamo alla storia. Mi piace molto come hai descritto il cavaliere dello Scorpione, capriccioso è secondo me l'aggettivo esatto, di Kanon che dirti il suo ruolo all'interno della storia di Kuramada è piuttosto enigmatico, avvolto di mille sfaccettatture che sono difficili da comprendere appieno. Ciao e grazie!

Recensore Veterano
10/11/11, ore 22:36
Cap. 1:

Bravissima. Scrivi in modo superbo, non ci sono intoppi, lettura scorrevole, uno stile stupendo e raffinato, le parole in greco dove le hai scritte, sosano perfettamente con tutto il resto, l'abientazione è descritta, come gli stati d'animo e il carattere dei personaggi, in modo divino... non ho nulla da ridire! è praticamente perfetta. Poi chissà perchè anchio immaginavo Milo proprio in questo modo: l'adulto responsaile, ma mai cresciuto e sempre rimasto bambino in alcuni suoi atteggiamenti.
Bravissima, rinnovo ancora i miei complimenti. A presto,
Aoryu.

Recensore Master
26/12/10, ore 00:38
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
scritta con uno stile decisamente curato e grande proprietà di linguaggio, tra le migliori che abbia letto, tratta un tema molto real con semplicità ma allo stesso tempo con maturità e riesce a trasmettere una vasta gamma di sensazioni ed emozioni.

Recensore Master
25/12/10, ore 23:01
Cap. 1:

bella, bellissima, emozionante. scritta in maniera super, riesci a trasmettere una marea di sensazioni, dolcezza, delicatezza, smarrimento, confusione, solitudine, amarezza e rammarico...

l'uso dei termini greci posti in modo perfetto che ti fà sentire di appartenere a quel luogo... ti fà sentire partecipe del momento, del discorso. e poi il sapiente uso dei sottintesi, nulla di superfluo e nulla di manchevole. il giusto è lasciato all'immaginazione del lettore, non ho trovato nessuna difficoltà nell'immaginare gli stati d'animo e i momenti in cui ogni parte era ambientata e l'argomento trattato, così adulto, così vero. piccoli flash resi alla perfezione.

due personaggi ben accoppiati, l'uno giovane uomo ma ancora ragazzo (milo) e l'altro più maturo e consapevole ma non ancora dimentico della giovinezza (kanon). due personaggi, due saints, ma verosimilmente anche due persone normali, due amici fraterni che affrontano un argomento da "vita normale" che solo che solo due persone particolarmente vicine riescono ad affrontare in maniera così serena. perchè anche se è palpabile la tristezza e l'angoscia, il tutto è trattato con serenità.

se non l'avessi ambientato in saint seiya sarebbe stato perfetto anche per una "originale" e sarebbe stato altrettanto un capolavoro.

Recensore Junior
29/05/10, ore 15:13
Cap. 1:

Che bella questa storia! Ho adorato l’argomento (che hai trattato in modo dolce, delicato) e il tuo stile di scrittura, che ho trovato davvero originale e piacevole da leggere. Complimenti per l’ottimo uso del corsivo e delle parentesi, che rendono perfettamente i pensieri, i dubbi e l’atteggiamento contrastato di Kanon. Vorrei citare tutta la storia, ma mi limito a questa breve descrizione che mi ha davvero colpito per la sua bellezza:
Mentre gli uliveti sono cicale grigie; mentre il Partenone sfugge fra la gente; mentre le viuzze in ferro e azzurro si allargano.
Tantissimi complimenti! Ti segnalo in grassetto una piccola svista:
1) parte V: [...] perché quando Milo dice vuoi camminare? significa che ti deve parlare; e quello che ti DEVE dire no, non ti piacerà [...].
Ti rinnovo i miei complimenti, e ti ringrazio di cuore per aver voluto condividere questa bellissima storia... mi ha fatto molto piacere leggerla! ^^
(Recensione modificata il 29/05/2010 - 03:18 pm)

Nuovo recensore
15/05/10, ore 13:28
Cap. 1:

Sicuramente scrivi molto bene. Queste tue particolarità stilistiche, si sposano bene con la tipologia di testo che affronti. E personalmente , l’utilizzo di parole straniere non è stato affatto un problema; anzi credo che abbiano contribuito, anche elegantemente, a mettere a fuoco lo scenario in cui si svolge la storia.
Ma sinceramente parlano, è stata una sorpresa per me non trovare l’avvertimento “AU”. Si, siamo in Grecia, ad Atene, così come nel manga di Saint Seiya; ma è lampante che i due protagonisti, pur essendo IC, non si trovano al Santuario e non sono Cavalieri… Non si comportano come tali e discutono di un problema che sarebbe impensabile affrontare in quanto Cavalieri, poiché come ha sempre ribadito Kurumada stesso, essi non possono legarsi a nessuno, sposarsi o avere figli nel momento in cui continuano a essere Saints .
Ora, sono nuovo di questo e sito e non ho una grande esperienza in fatto di fan fiction; ma per me è stato abbastanza strano leggere questa storia senza un avvertimento in merito… Come fan di Saint Seiya, come fan di Milo stesso, non credo affatto che un Cavaliere del suo calibro ignori così bellamente le regole del Santuario. Poi, anche nel caso di un ipotetico “flirt”, con un altrettanto ipotetica ragazza, mi pare davvero poco provabile la reazione decisamente tranquilla di Kanon …
Ovviamente con questo commento non intendo offendere nessuno e anzi, ho voluto farlo perché sono stato innanzitutto colpito dalla tua abilità stilistica… Ma, davvero, non potevo non spendere due parole sulla tematica che affronti e sul modo in cui l’affronti…

Recensore Master
14/05/10, ore 22:08
Cap. 1:

Ho apprezzato molto il quadro stilistico con cui presenti la storia, piena di descrizioni e termini che visualizzano la scena nella mente del lettore. La trama è molto semplice (ed ho come l'ìmpressione di averla già sentita, dato che io stesso nel forum ho ipotizzato una situazione simile, sia pure per gioco), ma è resa molto bene, con un Milo che vorrebbe avere un figlio, ma è ancora troppo giovane per appendere l'armatura ala chiodo o per addestrarne un erede.

E Kanon, colui che ha attraversato numerose avventure nella sua vita, si trova a fare da mentore al collega dall'animo spezzato.

L'unico appunto che ti posso fare è che non capisco quando è ambientata la storia: forse in un possibile post-Hades?

Recensore Master
14/05/10, ore 09:00
Cap. 1:

Allora... non so davvero come iniziare!
Perchè amo molto le tue opere, però mi rendo conto dell'oggettiva difficoltà ( nello stile, nell'uso di un'altra lingua.. ) Si dovrebbe pronunciare un "giudizio" a due parti, nel caso delle tue fanfics. La prima parte, relativa allo stile e al linguaggio, è quella che fa penare un po' tutti. Ti dirò, anche io trovo una grande difficoltà di comprensione in alcuni casi, in altri no ( Pirro ). Mi rendo conto che molto attrito col testo potrebbe essere eliminato se tu scegliessi, come dice LeFleurDuMal, di semplificare la scrittura. Del resto, però, Pirro non saprei immaginarmela scritta in un modo diverso. E quella ficlet MI E' PIACIUTA. Tanto. Passiamo a questo racconto. Per quello che riguarda lo stile, ti confesso che ho avuto una certa difficoltà in alcuni momenti e, soprattutto, nella parte iniziale ( dove c'era tutto quel sottinteso tra i gesti manifesti e gli atteggiamenti inconsci )
Ho penato anch'io un pochino!
In altri momenti, ho trovato l'inserimento delle "complicanze" molto azzeccato.
Per quello che riguarda la seconda parte del giudizio ( che è relativa all'aspetto "emotivo" della narrazione, al succo della storia detta banalmente ) ho trovato quest'episodio bellissimo e delicato.
In particolare, mi ha colpita la silenziosa empatia tra Milo e Kanon. Una bella coppia di amici, davvero.
Riprendendo il commento di LeFleur, posso dire anch'io che la bellezza del racconto ( mai banale né melodrammatico ) potrebbe essere resa molto più immediata con una semplificazione di stile.
Perchè "il contenuto" della fanfic era davvero toccante.
Scusami, ho scritto un poema XD

Recensore Veterano
13/05/10, ore 20:16
Cap. 1:

Sono molto contenta che tu abbia pubblicato. Aspettavo con curiosità una tua nuova fanfiction. Però, sinceramente, credo che apprezzerei i tuoi lavori il doppio se fossero semplici stilisticamente la metà.