Mi sono ritagliata un po' di tempo per recensirtene un'altra. Se faccio velocemente, recensisco subito anche "La musica... che mai morì".
Solo partendo dal titolo, con i cari vecchi Queen, ti faccio i miei complimenti per la scelta.
Iniziando a leggere, devo ammettere che non ho avuto subito la certezza che fosse Holmes a seguire il funerale. Ero convinta che fosse già in America o da qualche altra parte, anche perchè, parlando dell'omelia, dici "Il suo collega", quindi ho subito pensato che fosse il funerale visto da un occhio esterno. Ovviamente, poi, giungono i consoni ragionamenti del detective in proposito, svelandolo. Sei riuscita a darmi il beneficio del dubbio, complimenti!
ma scorgere al proprio funerale personalità di Scotland Yard mai o raramente viste era realmente comico.
Si, decisamente comico. Magari quei tizi sconosciuti erano li in buona fede, però, volendo rendere omaggio a chi spesso li aveva aiutati. O, dal lato negativo, volevano far credere di essere stati suoi amici, per accaparrarsi un po' della sua fama, ma lo vedrei dannatamente ipocrita, quindi opto per l'opzione benevola! xD
Magari Mycroft è addirittura un buon attore, ma non puo sfuggire all'occhio del fratello xD
Adesso, non so se dispiacermi più per Watson o per Holmes. Certo che per far vacillare il cuore di Holmes, ce ne vuole... Solo Watson poteva riuscirci! Un uomo così orgoglioso che si lascia andare alle lacrime...
E' davvero una bellissima one shot.

Ciao.
-L'egocentricità è un qualcosa che non ha limiti ed ovviamente, qui ci viene dimostrato: lo stimato detective -ometto simpatico ed irriverente- non poteva sottrarsi dalla brama di partecipare al suo funerale e in questo modo, oltre a soddisfare il suo desiderio, è riuscito a prendersi gioco di noi lettori; insomma, noi di certo non possiamo assistere al nostro funerale^^.
-Magistrale l'idea e splendido il linguaggio che hai utilizzato: semplicistico e per nulla complicato e quindi sei riuscita ad esprimere le emozioni del defunto e quelle di ogni singolo partecipante.
-Adorabile il come hai sottolineato il velo d'apparenza dietro il quale si celavano, seppur con scarso successo, i finti commedianti i quali -per lora ipocrisia- fingevano d'essere addolorati da un qualcosa che magari non poteva riguardarli meno, alla fine.
Un momento originale ed unico che tu, ringraziamo la fonte da cui hai tratto ispirazione, sei riuscita a gestire magnificamente.
Un trafiletto che magari, questa è una mia personalissima idea, potrebbe essere uno spunto per una long-fiction originale e gradevole: pensaci, ovviamente!
Ciao.

Meravigliosa ç_ç Semplicemente divina*^*
Sherlock che guarda da lontano il proprio funerale... E gli Irregulars che assistono da lontano.. E la scena di Watsy che piange è semplicemente un colpo al cuore... T___T
Capirà, oh se capirà, e sarà una festa quando vi sarete ritrovati!!

E poi, la citazione dei Queen... *^*

STUPENDO!!!!

XXX

SHUN

E' una domanda molto interessante, quella che la lettura di quel critico ti ha proposto: il nostro teatrale Holmes avrebbe resistito alla tentazione di presenziare al suo stesso funerale, avendo la possibilità di assistervi? Sinceramente, ringrazio con fervore il critico, per averti ispirato la stesura di una oneshot così bella. Da essa traspare una parte fondamentale dell'indole di Holmes: quella dell'uomo di scena, quella dell'attore. L'ego del detective è grande - e lo ha spinto a voler vedere quella cerimonia. E non si aspettava quelle lacrime sincere e addolorate.
Oh, no, signor Holmes, lei non se le aspettava. O meglio, non si aspettava di dover assistere al dolore che ha visto negli occhi di Watson, in tutto il suo contegno. Credeva forse che il suo cordoglio si limitasse alle sponde della cascata Reichenbach, luogo ove lei aveva un motivo in più per tenerlo all'oscuro? - ovvero la stessa salvezza del leale Boswell sotto lo sguardo rapace di Moran?
Terminando questo mio sfogo diretto al caro Sherlock - Come ti ho detto più volte, mi piace la tua caratterizzazione di Holmes. Mi piace che il tuo Holmes non si limiti a scavare nei fatti, ma analizzi con fervore anche se stesso. Mi piace che non rifugga l'emotività ma la voglia scrutare col suo sguardo attento, penetrandola da parte a parte.
Questa scena l'hai tratteggiata con intensità. Come beta-reader improvvisata, ho avuto il privilegio di leggere molti tuoi brani, e sono onorata dalla dedica. Ti ringrazio di aver pubblicato questa oneshot che aspettavo, e confido *occhiata severa da stretto e palese obbligo* che presto vedremo qualche altra tua opera nella sezione.
Bellis