Recensioni per
Doppelgaenger
di Dira_

Questa storia ha ottenuto 794 recensioni.
Positive : 793
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
07/04/24, ore 19:29

Mi sono rimangiata questa fanfiction!! Avevo così nostalgia del mondo di Harry - e sono lontana da casa, senza i libri - e allora ho aperto efp e la scelta è stata istintiva. Dira.
Solo tu e Savannah mi avete dato tanto con le vostre storie, e devo ammettere che a distanza di anni mi è piaciuta ancora di più! *-* e poi leggendo di Soren ho compreso quanto la tua mente da scrittrice sia anni luce avanti!!
Sei troppo meravigliosa Dira, ti auguro una grande carriera perché te lo meriti proprio, e noi lettori ci meritiamo la magia che riesci a trasmettere con il tuo modo di raccontare e di creare avventure!
Allora, a quando il libro in libreria?

un abbraccio <3

Recensore Junior
19/03/23, ore 23:38

Gli occhi rossi di Tom che sono la prima cosa che Al nota- prima ancora di rendersi conto di essere il nuovo Padrone della Bacchetta, prima di metabolizzare che Doe ha dato l'ordine di ucciderlo- sono l'immagine che apre l'ultimo capitolo da cardiopalma di questo gioiello del mondo delle fanfiction italiane di Harry Potter che è Doppelgänger.
Al, dicevamo, che solo dopo un secondo capisce davvero quello che ha fatto, ne realizza davvero le conseguenze e le implicazioni. Prima, la sua priorità era tutta su salvare Tom, e non aveva pensato al pericolo inerente al gesto che stava per compiere.
E poi Harry che invece ha capito fin troppo bene il disastro che è appena successo e l’orrore che sta per succedere, e Tom che invece non sembra capire nulla, privato del libero arbitrio e della razionalità a lui tanto cara.
Harry che non guarda suo figlio, forse perchè è troppo spaventato per lui o forse troppo arrabbiato per il suo *secondo* colpo di testa con cui ha rovesciato *di nuovo* le carte in tavola, o forse perchè è abbastanza adulto per capire che non è il momento per lasciar trasparire nessuna di queste due emozioni, non davvero.
Tom invece guarda Al ma non lo vede davvero, non può vederlo-perchè ha gli occhi ROSSI. E non sono gli occhi di Tom-non di *questo* Tom, non di Thomas Dursley, non del Tom di Al.
E poi ancora Al che si sostituisce, che è COSTRETTO a sostituirsi a suo padre come avversario di Tom.
Harry che cerca di frapporsi tra loro per salvarli entrambi, uno dall’essere ucciso e l’altro dal diventare un assassino; ma non ci riesce perchè come sempre il cattivo di turno lo tiene occupato.
L’ironia di Doe che impedisce a Harry di mettersi tra Tom e Al e, così facendo, nel tentativo di mettere i bastoni tra le ruote salva la vita a entrambi, ironicamente. Perchè quella che sembra la loro condanna a morte diventerà la loro salvezza.
Harry che grida ad Al di lasciare la bacchetta- quella bacchetta di cui lui stesso era entrato in possesso suo malgrado, quella bacchetta potentissima e così ambita che ha causato una lunga scia di morti e tradimenti nel corso della storia, quella bacchetta mortale di cui Al è appena entrato in possesso senza nemmeno volerlo.
Al che non lascia la Bacchetta perchè gli hanno insegnato che è l'unico cosa che può difenderlo, dio, difenderlo. (Bellissima questa espressione che evidenzia il grado di disperazione del momento, soprattutto perchè i maghi non sono cristiana- ma da persona non cristiana che non invoca mai la divinità tranne che in casi particolarmente gravi, ho trovato l’incalzare di questa frase particolarmente riuscita). E quindi tiene la Bacchetta ben salda in mano anche se si tratta di una bacchetta mortale.
Anche se alla fine non avrà bisogno della bacchetta per uscire vivo e vittorioso da questo folle gioco- ma di se stesso, della propria forza d’animo, del proprio coraggio, della propria astuzia e capacità di analizzare la situazione, ma più di tutto del legame reciproco da cui lui e Tom sono inseparabilmente, disperatamente, e fortunatamente (tanto per loro quanto per il Mondo Magico) legati.

Al che corre e si nasconde nei meandri della tomba dell'uomo- del Mito- di cui porta il nome. Tom che non ha bisogno di correre per cercarlo. Cammina piano e questo fa ancora più paura, come nei film horror.
Al e il modo in cui riesce a percepire dov'è Tom e cosa sta facendo, anche senza vederlo o sentirlo. Forse per una questione di aurea magica, forse semplicemente perchè sono abituati a passare così tanto tempo insieme che reagiscono istintivamente alla presenza o all'assenza dell'altro, aldilà di qualsiasi sfumatura di affetto o legame romantico ci sia tra di loro.
E poi la rabbia, la rabbia che inopportuna e salvifica che sorge in Al ed è più forte della paura- non rabbia contro Tom, non più e non in questo momento, ma contro chi ha organizzato questo teatrino in cui sembra non ci possa essere lieto fine per nessuno dei due.
La rabbia perchè Al non vuole morire, e soprattutto non vuole morire ucciso da Tom. Perchè, che sia Tom a uccidere Al o viceversa, sarebbe una condanna per entrambi.
E Al lo sa e per questo tira fuori il suo lato Potter, quell’impulso cocciuto di cercare a tutti i costi un modo per salvare capra e cavoli, non importa quando disastrata la situazione possa sembrare, perchè di rinunciare a ciò che di bello e puro c’è nell’esistenza, nell’amore, e pure nel legame che lo unisce a Tom, arrendendosi ai piani psicopatici del cattivo di turno, non se ne parla.
E allo stesso tempo però il nostro Al, nel momento del pericolo, tira fuori anche la sua razionalità tutta Serpeverde e da *Albus* con cui analizza il concatenarsi e succedersi dei fatti, cercando cause, conseguenze e collegamenti e arrivando alla conclusione (giusta) che è la Pietra a condizionare Tom e a renderlo un burattino perfetto per Doe, e che perciò deve togliergli la pietra dal collo. A qualunque costo. Per la salvezza di entrambi.
Perchè Al non può salvarsi davvero senza salvare Tom, e se salvare Tom determinerà anche la propria, di salvezza . Ed è disarmante la limpidezza con cui Al lo ammette e se ne rende conto. Entrambi saranno salvi solo se Tom verrà salvato da se stesso.
È così che funzionano le regole del gioco in cui sono stati costretti a partecipare loro malgrado, ma in fondo è anche così che ha sempre funzionato tra loro- perchè come in tutte le migliori storie di formazione, le dinamiche e pericoli che i protagonisti si trovano ad affrontare sono personificazioni delle loro stesse dinamiche psicologiche e dei loro demoni interiori.
“Se mi uccidi ti ammazzo”- frase insensata ma geniale che riassume in modo lucido e assurdo tutta la dinamica di Al e Tom da adolescenti, soprattutto in questa parte finale della prima storia.

Al non sa ancora dell’anima di Tom, non ancora, non sa cosa sia davvero quel medaglione, ma sa che che Tom è influenzato dal medaglione perchè CONOSCE Tom. Anche se non sempre lo capisce o indovina ciò che gli passa per la testa, ma lo CONOSCE, in un modo profondo in cui nessun altro può dire di conoscerlo- non Doe che credeva di averlo in pugno, non Harry che ha sempre proiettato nel figlioccio i propri traumi, confondendolo con una versione 2.0 di se stesso pur volendogli bene, non la famiglia adottiva Babbana che lo ama ma non potendo o non riuscendo a capire e ad accettare completamente il Mondo Magico non può conoscere o capire del tutto Thomas, non certo Alberich Von Honhemein che crede di poterlo manovrare a distanza come un burattino.
Al è l’unico che davvero conosce e capisce Tom in modo istintivo, senza farsi troppe domande o riflessioni a proposito. Magari non riesce a comprende completamente tutti gli intricati labirinti della sua psiche, ma capisce sempre ciò che è importante, ciò che a volte nemmeno Tom capisce: le cause, le conseguenze e i meccanismi di ogni suo comportamento, con la stessa naturalezza che riserva a poche cose nella vita, come le pozioni o volare su una scopa.

E poi arriva la mia parte preferita del capitolo. No, non il bacio, o meglio non solo. Ma anche- e soprattutto- tutto il paragrafo che viene prima.
Il PoV di Tom sotto Imperio e sballottato tra i comandi, o meglio *il* Comando, di Doe, i rimasugli rabbiosi dell’anima di Voldemort e i desideri soppressi e i ricordi annebbiati ma potentissimi di Thomas Dursley.

Il modo in cui descrivi gli effetti dell'Imperio, della febbre e della Pietra su Thomas, come queste tre influenze appannano e bruciano al tempo stesso la sua mente così brillante, rendendogli impossibile essere padrone di se stesso ... sul serio, è la metafora perfetta di come una mente alterata dal delirio percepisce se stessa. E di come non capisca davvero, pur riconoscendola, la realtà che l circonda.
Vede tutto quello che accade intorno a lui, *quello che lui STESSO sta compiendo o ha compiuto* dall’esterno, come se fosse solo uno spettatore e non il principale attore. Distaccato non solo dagli altri ma anche da lui stesso- e quindi anche dalla propria coscienza.
E nel suo momento di riflessione, analizza e ripete ciò che ha visto e che è accaduto nella sua testa solo grazie alla sua ben nota abitudine di “categorizzare tutto, anche le emozioni”. È come se si stesse guardando da fuori, ma senza comprendere davvero. Perchè non c'è nulla da capire, e le emozioni si possono categorizzare solo superficialmente, e chi crede di saperle domare meglio è sempre chi rimane inerme e sprovveduto di fronte alla loro felice impetuosità. C’è solo nebbia, quel misto di rabbia confusa e soffocante e di distaccata, fredda, lucida consapevolezza, quell'ansiogena necessità di fare o dire o ricordare qualcosa a tutti i costi e la pacata rassegnazione al fatto che, qualunque cosa dirai o farai, non potrai cambiare quello che sta per succedere, deve succedere e continuerà a succedere. Perchè lo stato alterato della tua mente ti fa sentire come se non avessi più libero arbitrio, come se non l'avessi mai avuto. E forse non ce l’hai davvero, in quei momenti. E forse non ce l’hai mai avuto. Forse tu e tutti quanti siete davvero destinati a ripetere un ciclo di morte e violenza nella tomba di un uomo che questo ciclo forse ha contribuito a iniziarlo, o forse non era anche che un altro anello di questa catena che sembra sempre che si stia per rompere, ma ritorna sempre ogni volta più pesante e soffocante e impossibile da spezzare, ogni generazione una nuova forgiatura di traumi a renderla più resistente.
E poi un impulso nervoso-un impulso nervoso che rompe tutto questo.
Un impulso nervoso- un dettaglio tecnico e privo di romanticismo, che smorza un po’ i toni melodrammatici del capitolo, che con quel “sperava che le favolette sull’amore della loro infanzia salvassero il culo a entrambi” pensato da Al tiene alla larga il rischio che la scena risulti troppo sdolcinata.
È non lo risulta: intensa, Romantica (con la R maiuscola), a tratti tenera a tratti dolceamara, ma non sdolcinata, mai.
Perchè Tom è un piccolo precisino scientifico e rompiballe e non c'è nulla di sdolcinato nel modo in cui descrive il risveglio della sua coscienza in seguito al bacio di Al. È solo il corpo che memorizza fisicamente certe sensazioni e le RICONOSCE quando la mente è troppo annebbiata per farlo. È un impulso nervoso, nulla di romantico o metafisico, che porta queste sensazione al cervello che improvvisamente, istintivamente (non è forse l'istinto l'unica cosa più forte dell'Imperio, perchè viene ancora prima della coscienza) RICORDA.
Ricordare la nostra storia è ciò che ci RENDE chi siamo, dopotutto.
E Tom ricorda Al, Al che è VENTO- il vento dei loro ricordi d'infanzia, delle estati passate nel Devonshire. Il vento che Tom ricorda, nitidamente, scompigliare i capelli di Al mentre il ragazzo si librava su una scopa, e lui lo guardava da lontano, rimanendo a terra. Il vento che frase dopo frase, realizzazione confusa di Tom dopo realizzazione sempre un po' meno confusa, diventa metafora di ciò che Al è per lui. Ciò che lo fa respirare, perchè spazza via tutto ciò che lo soffoca DA DENTRO- Voldemort, la rabbia, la confusione, i comandi imposti da altri e persino le maledizioni della volontà.
Non è il bacio a salvarlo, non davvero, perchè anche se nelle fiabe è il punto focale qui non è che un mezzo.
Un mezzo attraverso cui Tom ricorda di Al, della loro storia condivisa, e quindi di se stesso. Ricorda di se stesso e quindi ricorda di quello che è e che vuole fare, aldilà di comandi imposti dall'alto o con la magia.
Perchè per Tom la ritrovata consapevolezza di se' e di quel che sta facendo arriva con Al, con il sentire Al accanto a se' e su di se' e intorno a se' con Al.
Perchè- e questa che ricopio dal capitolo alla recensione è una riflessione così da Thomas che mi fa dire, ecco, per questo amo questa storia, perchè i personaggi sono tremendamente coerenti se stessi anche e soprattutto in situazioni di vita o di morte- Tom ha sempre pensato, dall'alto della sua visione razionale del mondo e dei contatti umani, che i baci fossero gesti stupidi, insignificanti. Un semplice poggiare le labbra su altre labbra, come un sorriso è un semplice mostrare i denti. Ma quando c'è di mezzo Al, per Tom, nulla è più semplice o insignificante, o razionale.
E viceversa: perchè Al lo bacia anche se un momento prima Tom stava per ucciderlo, ma lo fa perchè SA che Tom non voleva ucciderlo, e SA che deve ricordarglielo.
Il bacio è importante e salvifico per via dei significati che dietro a questo bacio si nascondono, del vissuto che i due ragazzi condividono: è il mezzo attraverso cui Al comunica a Tom che c’è, che esiste, e che ci sarà sempre- se Tom gli permetterà di esserci, se lo permetterà a entrambi. È il bacio attraverso cui Al fa tornare Tom in se’ ma anche attraverso cui gli fa realizzare che ci potrà essere un dopo, forse, per loro, se lui non lo distruggerà con un solo colpo di bacchetta, per un ordine impostogli dall’alto a cui nemmeno vuole obbedire.
È il bacio delle fiabe ma è molto più di questo. È Tom che ritrova se stesso ritrovando Al, e Al che salva se stesso salvando Tom.

È dopo c’è lo stupore di Al che non ci credeva nemmeno lui che avrebbe funzionato.
C’è Tom che è se stesso, freddo e compassato, anche e soprattutto in momenti come questi. È Al che non sa se tirargli un pugno o baciarlo, come sempre.
C’è il momento di rabbia o passione o forse sollievo in cui Al lo bacia o forse lo morde e lo insulta e la successiva, seconda, secchiata d’acqua fredda: il pericolo è ancora fuori.
Al che è anche lui se stesso: “tutto questo per un legnetto”. Perchè lui è Al, solo Al, e di bacchette millenarie dal potere incredibile e desideri di gloria non sa che farsene. È sempre stato Al, solo Al, ma prima era qualcosa di cui si vergognava, nella sua famiglia piena di eroi e personaggi leggendari. Ora è qualcosa di cui va riottosamente fiero. Perchè ha visto dove portano gli intrighi e la megalomania e l’essere “speciali”, e ha capito che è meglio stare lontano da tutto ciò.
Solo che ormai lui e Tom ci sono dentro, questo gioco pericoloso, o forse ci sono sempre stati fin dalla nascita, fin da quando l’Eroe dei Due Mondi ha salvato la reincarnazione del suo nemico sconfitto e l’ha poggiato nella culla del suo secondogenito. E così Al e Tom devono continuare a giocare a questo gioco mortale, ma solo per poter fare scacco matto al cattivo, e uscirne vittoriosi ma soprattutto *vivi*.

E incidentalmente, salvano anche il rispettivo padre e padrino, che entrato nella grotta per portare in salvo e al sicuro i suoi bambini, finisce per essere costretto a combattere contro uno di loro, venire disarmato dall’altro per una fatale incomprensione (...forse) e si trova costretto in una situazione in cui sa che i due ragazzi sono costretti combattere tra loro come nel suo peggior incubo senza che lui possa fare nulla... eppure, nonostante tutto ciò, nonostante sia comprensibilmente stanco e sfibrato da tutto ciò, ha ancora abbastanza *fiducia* in Tom, in Al e nella vita in genere da trovare la forza di SPERARE, quando Tom arriva da solo e con la Bacchetta. Perchè non è un padre o un padrino qualsiasi, anche se spesso lo vorrebbe essere (e forse, a volte, lo vorrebbero anche i suoi bambini). È Harry Potter e anche dopo tutti questi anni, dopo tutte queste disgrazie, *sperare*, avere fiducia, lottare per non cedere alla disperazione e allo sconforto come i cattivi vorrebbero che facesse, è ancora il suo mestiere.
Bello il dettaglio di Doe che non brama la Bacchetta perchè non è un cattivo cliché megalomane qualunque, lui è un uomo d’affari, un mercenario. Non gli interessano artefatti magici o leggendari, o ideali deliranti e razzisti, ma lussi stravaganti e piaceri raffinati o mondani che può conquistarsi col denaro, trafugando suddetti artefatti o combattendo per sifatti ideali. E questo, in un certo modo, lo rende ancora più inquietante. Perchè questo antagonista, così ben caratterizzato, i personifica la banalità del male, che per motivazioni ciniche,mondane e superficiali può spingersi alle stesse efferatezze compiute in nome di un fanatismo malato o sotto l’influenza della follia più omicida. Il suo è il cinismo di chi collabora con i fanatici pur senza credere in nulla, solo per interesse personale, la mancanza di scrupoli di un finto-fantoccio che si dichiara disposto ad assecondare quel folle del suo capo solo perchè dal caos che ne verrà fuori per lui, il finto-fantoccio, per il Giullare che si finge galoppino, ci sarà solo da guadagnare. Questo è Doe, e per questo quella sua indifferenza di fronte alla Bacchetta di Sambuco fa più paura che se venisse rapito da una brama improvvisa.

Questo è Doe, e quietamente, come in un’anticipazione della storia che verrà, invoca per la prima e unica volta l’altro cattivo, il vero pazzo megalomane, senza nominarlo davvero, con un semplice “Tuo padre sarebbe fiero di te" rivolto a Tom. E Tom, che non ha mai parlato o pensato a suo padre adottivo in praticamente cinquantadue capitoli (e ha senso che non l'abbia fatto, perchè in fondo vivono lontani l’uno dall’altro dieci o undici mesi l'anno da sei anni, hanno vite e caratteri e pensieri diversi, non hanno contatti per lettera perchè non sanno comunicare nemmeno a voce tra di loro e durante l'adolescenza di Tom hanno smesso di provarci, perchè Tom si è abituato al fatto che i suoi genitori Babbano non possono sapere o aiutarlo su nulla che riguarda la sua vita nel Mondo Magico, e suo padre si è abituato che Tom, quel primogenito che all’inizio non voleva davvero ma che ha imparato ad amare in modo assoluto, ansioso e un po’ rassegnato, è un ragazzino pieno di segreti e malumori ed è inutile tentare di cavargli un ragno dal buco, perchè tanto sa che se si volesse confidare con un adulto non sarebbe con lui, perchè perchè perchè, perchè io devo smettere di parlare di Dudley e Tom o questa parentesi potrebbe andare avanti all’infinito) ma quando Doe nomina l'ALTRO padre, quello che non è degno di essere chiamato tale, Tom si ricorda, CI ricorda ma soprattutto ricorda a Doe chi sia il suo VERO padre. Quello che odia e teme la Magia e non sa come parlare con suo figlio mago, però l'ha cresciuto e curato quando stava male, con tutto l'affetto di cui era capace. Perchè tu sei Dira, e i rapporti famigliari delle tue storie sono sempre più realistici, complessi, complicati e in fondo dolci di quanto sembrino in apparenza.
“Mio padre (...), per essere un Babbano, a volte ha proprio ragione”.
Perchè il vero padre, nonostante tutte le sue mancanze o le distanze padre-figlio che si possono instaurare nell’adolescenza, rimane colui che agli occhi di Tom era tale quando era bambino. Colui che l’ha cresciuto nella quotidianità a volte noiosa e soffocante, ma sempre confortevole e confortante dell’infanzia Babbano. Il padre Babbano e banale e distratto e oberato di lavoro, che ama la boxe e la tv e altre cose che a Tom non piacciono, e che però gli ha dato il cognome che il ragazzo porta con fierezza, nonostante a Serpeverde i cognomi Babbani non siano ancora ben visti. Perchè lui è Tom Oltre Ogni Previsione, e non ha bisogno di parentele nobili che ricompaiono dopo diciassette anni per essere eccezionale.
È Tom Oltre Ogni Previsione perchè anche quando sembra che tutto sia perduto per colpa sua, alla fine rinsavisce e fa scacco matto ai cattivi con una frase a effetto, come il piccolo bastardello dall'indole teatrale che in fondo è , dietro la misantropia e l'introversione,e che probabilmente sarà sempre.
Fa scacco matto ai cattivi, ma non da solo: bellissima l’entrata in scena di Al attraverso gli occhi di Harry, che ricorda come il figlio di mezzo abbia sempre avuto problemi a scagliare incantesimi sotto pressione, essendo di indole timida e non condividendo la stessa personalità sfacciata e amante del palcoscenico dei fratelli e di molti cugini. E forse per questo motivo l’orgoglio di Harry è ancora più forte, perchè è quel suo figlio da sempre considerato da tutti il più fragile, così timido, imbranato e insicuro, che da il “colpo di grazia” al cattivo raccogliendo, primo tra tutti i suoi fratelli e cugini, l’eredità paterna di vittorie insperate e decisive per le sorti del Mondo Magico. Tra l’altro, nel suo essere il ragazzino da tutti sottovalutato che dimostra di avere la forza, il coraggio e l’astuzia di fare l’eroe all’occorrenza capovolgendo la situazione, Al ancora più che il padre ricorda il suo padrino Neville o al massimo suo zio Ron. Che è un colpo di genio interessante, soprattutto dal punto di vista narrativo, visto che gran parte della quota “conflitto e paragoni tra generazioni” in Doppelgaenger è svolta dalle differenze e somiglianze tra Tom e il suo di padrino e zio, che è il padre di Al. A proposito di parallelismi e somiglianze (e differenze) con la vecchia generazione: curioso il fatto che osservando l’espressione del figlio Harry noti la somiglianza con Ginny, e non con se stesso, mentre molti altri personaggi vedono in Al una mini-fotocopia di Harry da giovane (con gran dispiacere di Al, tra l’altro, che vuole bene a suo padre e lo ammira ma ha sempre voluto essere solo se stesso). Non lo so, è una cosa interessante perchè non è l’unica volta che accade, c’è un altro paio di volte in Oan credo in cui Harry trova una somiglianza tra il loro secondogenito e la moglie e Al stesso a un certo punto in Dp sostiene che sua madre ha “tratti così simili ai suoi che sarebbe stato evidente a chiunque che si trattava di sua madre” o qualcosa del genere, se non mi ricordo male. Non lo so, è solo una strana coincidenza ma l’ho notata perchè letteralmente nessun altro personaggio pensa mai che il secondogenito dei Potter somigli a Ginny, al massimo lo pensano di Lily per i capelli rossi e l’aria maliziosa e birbante da ragazzina o di James per certi aspetti più “Weasley” del suo carattere e fisico. Probabilmente non vuol dire assolutamente nulla se non che tutti i figli, anche quelli che sembrano la copia carbone di un genitore, in realtà prendono un po’ da entrambi, però boh mi piace notare nuovi insignificanti dettagli nelle tue storie dopo anni, soprattutto quelli riguardanti le famiglie e le loro dinamiche.

Continuando a parlare di dinamiche intergenerazionali, significativo e simbolico il momento in cui Harry abbraccia Al ma poi si accorge che è ancora Tom ad aver bisogno della sua attenzione. Ad aver bisogno dell’attenzione di entrambi in realtà, perchè sta per compiere un’azione che anche se comprensibile rischierebbe di farlo perdere di nuovo, e questa volta forse definitivamente. (anche se questo dettaglio Tom questo non lo sa, e forse non lo sa ancora neanche Harry, anche se potrebbe già sospettarlo inconsciamente).
La reazione di Al quando Tom punta la bacchetta contro Doe è di terrore e incredulità, perchè Al non crede che Tom, il *suo* Tom, possa fare una cosa del genere, non senza passare il resto della sua vita a odiare se stesso e rimpiangere le sue azioni, una volta che l’impulso di rabbia è passato (Al ha ragione).
Quella di Harry invece è più pacata perchè Harry è stato nella situazione di essere il ragazzino speciale che gli adulti, i cattivi, maltrattavano e usavano per i propri scopi, e quindi capisce da dove nasca il desiderio di Tom di ferire e forse uccidere Doe.
Perchè Harry ha combattuto una guerra e sa che il desiderio di vendetta di Tom, anche se sbagliato, è umano e più comune, anche tra persone cosiddette “buone”, di quanto Al o lo stesso Tom pensino. (Anche Harry ha ragione).
Tom ha bisogno di sentire entrambi le reazioni, ha bisogno di ricordarsi e ha bisogno di sentire che anche Harry, prima di lui, ha lottato contro gli stessi impulsi vendicativi e sbagliati in seguito ai traumi ricevuti, perchè se Harry ha sconfitto gli strascichi di ciò che ha passato ed è diventato un adulto semi-funzionale e rispettabile membro della società magica, vuol dire che forse può farlo anche Tom.
Mi piace che Harry dica che “non ne vale la pena”, cioè che non è Doe che non merita di morire (lo fa), è Tom che non merita di diventare un assassino per lui. Mi ha sempre ricordato quella scena nel prigioniero di Azkaban in cui Harry frena Lupin e soprattutto Sirius dall’uccidere Minus, dicendo che suo padre non avrebbe mai voluto che i suoi due migliori amici diventassero degli assassini (e venissero condannati all’ergastolo, uno dei due- *Sirius*- per la seconda volta) per via di un ratto simile.
Un dettaglio di IC delizioso che mostra quanto Harry, per quanto cambiato, sia sempre Harry. Sempre impegnato ad impedire che qualcuno a cui tiene si rovini con le conseguenze delle proprie azioni.
Quel “neanche io la valgo” di Tom è terribile e allo stesso tempo credibilissimo, perchè è esattamente quello che direbbe un qualsiasi sedicenne dopo aver scoperto cose simili su se stesso, sul proprio passato, sulla propria nascita e sui propri genitori biologici, e dopo aver fatto sbagli a cui crede non ci sia rimedio, almeno non interiore.
Anche se devo ammettere che mi fa leggermente ridere in modo un po’ isterico il fatto che sia QUESTO il modo in cui Al viene a scoprire la faccenda dell’anima di Tom, di Voldemort, della metempsicosi forzata e di tutto il trambusto su chi sia davvero Tom e da dove venga e come sia nato. Cioè, ad Al tutto questo non interessa, è stato chiaro negli scorsi capitoli, Tom è Tom e il resto sono dettagli, ma...cioè, ho capito che sono tutti sconvolti, ma un po’ di diplomazia nel darsi le notizie a vicenda non guasterebbe.
Tornando seri, anche quel silenzio di Tom dopo l’affermazione colloquiale (ma forse non così casuale) di Harry “sei umano” è incredibilmente rivelatore e preoccupante, alla luce delle nuove scoperte che Tom ha fatto su se stesso. Credo che in quella tomba-grotta Tom abbia cominciato a maturare e rimurginare molte delle riflessioni pessimistiche che lo spingeranno poi in Germania a non contattare la sua famiglia e le altre persone a cui vuol bene per cinque mesi (i primi tre glieli do buoni perchè visto il suo stato fisico alla fine di Dp è probabile che lo stronzetto bugiardo fosse, per una volta, davvero malato e invalido come proclamerà in seguito di essere)

In una nota più positiva, quell'accenno nei pensieri di Harry al fatto che Al e Tom "avevano sempre avuto un linguaggio segreto" scalda il cuore, così come la sua vaga consapevolezza che è stato quello, in fondo, ad averli salvati, in un momento in cui neanche il Salvatore ha potuto farlo. In un modo in cui nessun altro potrà mai salvarli se non loro stessi, a vicenda. Classico pensiero del genitore o tutore forse distratto o volutamente ignaro per certe cose ma benevolo e comprensivo, un uomo che non SA esattamente cosa accade tra quelli che considera, in modo diverso, i suoi due bambini, ma conosce e capisce la forza del legame che c’è tra di loro.
E poi ecco il ritorno della fenice, e Tom che è sempre il suo piccolo se’ saccente e fa notare al padrino che com’è possibile che non l’abbia vista, come ha fatto ad essere così distratto, l’ha vista *lui* ed era sotto Imperio. Il ritorno della fenice, dicevo, e sia noi lettori che Harry Potter non possiamo fare a meno di pensare che l’ultimo mago a cui questa fenice- o una fenice molto simile a questa- abbia mai dichiarato amicizia e fedeltà fosse colui nella cui tomba ora si trovano tutti, colui che con il nostro Al condivide il nome (e ora anche una temibile e potente bacchetta- e una fascinazione per giovani che potrebbero rivelarsi maghi oscuri in fieri, sigh. Non che quest’ultimo dettaglio suo padre ci tenga a saperlo.).
Ma è Al stesso a fermare il paragone: lui non vuole essere un secondo Silente, così come non ha mai voluto essere un secondo Harry Potter. Accetta come doni più o meno graditi le similitudini che sembra condividere con entrambi, ma quello che vuole davvero è solo essere se stesso. E poco importa se, come tutti i personaggi, non ha ancora ben chiaro tutto su stesso: sa già cosa vuole e cosa NON vuole essere, è questo è già abbastanza. Per il resto, a sedici anni ha tutta la vita per scoprirlo
Perchè alla fine la Dp Saga è la Storia non di un ciclo, ma di una spirale, una spirale che grazie alla volontà dei protagonisti si libera dalla sua stessa mania di ripetersi.
Una linea ondulata e fragile, ma tenace, composta un insieme di situazioni che continuano a ripresentarsi ciclicamente ma senza mai ripetersi in modo uguale, lasciando sempre uno spiraglio aperto al cambiamento e alla salvezza.
Ciclicità: quella che torna nel finale, perchè la storia di Tom inizia con lui neonato che viene salvato dal fuoco e la prima delle tre storie finisce con lui quasi diciassettenne che viene salvato dal mare. È un finale sia ciclico che aperto (come una spirale, appunto) eppure questa prima storia è stranamente auto-conclusiva, almeno dal punto di vista delle tematiche.
Certo, la trama è tutt’altro che conclusa, e molti personaggi hanno ancora un lungo percorso da fare prima di potersi dire maturati.
Tutti i personaggi sono cresciuti nel corso dei cinquantadue capitoli, ma per ora solo Al e Tom hanno avuto davvero modo di dimostrarlo.
La ciclicità della Storia non ha ancora il sapore di una liberazione agrodolce che acquisterà invece nell’epilogo di Ab Umbra Lumen.
L’atmosfera alla fine di Dp è molto più fatalista, e disperata e brusca, e in fondo va bene così, perchè i personaggi sono ancora ragazzini, ragazzini che si sentono schiacciati dalle svolte degli eventi.
Però gli eventi che hanno coinvolto Al e Tom negli ultimi hanno dimostrato che anche se il Fato suggerisce una strada, con l’altra mano indica anche una scappatoia, sempre.
È quella scappatoia che ci consente di trasformare il peso dell’eredità di chi ci ha preceduto in una forza piuttosto che in uno schiacciante metro di paragone, e la brutta abitudine della Storia e delle storie di ripetersi in un avvertimento per scongiurare questa stessa ripetizione, piuttosto che in una fatalista condanna.
Inizia con un bambino misteriosamente ritrovato e finisce con un ragazzo misteriosamente scomparso, questo primo capitolo della migliore Saga sulla Nuova Generazione di Harry Potter. Eppure nulla è stato inutile, perchè anche se il bambino e il ragazzo sono la stessa persona, e sembra quindi di essere tornati al punto di partenza, che quel bambino sia stato salvato solo per esser perso di nuovo, se quel bambino non fosse stato salvato non sarebbe diventato questo ragazzo, non si sarebbe sacrificato per Albus Potter e per non dare a Doe il possesso della Bacchetta di Sambuco (cioè, lui si sacrifica per Al e solo per Al, ma accidentalmente così facendo rovina i piani di dominio del mondo dei cattivi) e forse non avrebbe una possibilità di salvarsi, sulla riva del mare in Germania.
Il mare e il cielo, così finisce Doppelgaenger: il mare del Nord da cui viene ripescato Tom e il cielo notturno che Al guarda con la certezza che Tom è vivo e che tornerà.
Il mare e il cielo, quelle famose scappatoie che sembrano sussurrare che è possibile liberarsi dalle ciclicità e dalle ripetizioni dalla storia, dal destino che qualcun altro ha scritto per noi, dall’atmosfera claustrofobica di una tomba-caverna in cui anime dannate si risvegliano, bacchette mortifere cambiano di padrone e ragazzini terrorizzati sembrano costretti a dover ripercorrere passo dopo posso gli errori di uomini leggendari e terribili con cui condividono i nomi. Eppure così non è successo, perchè l’amore è servito da scappatoia. E quindi crescere con amore il bambino creato dall’anima di Colui che si diceva non potesse amare forse è servito, in fondo.
Anche se il finale può sembrare tragico, nulla di ciò che ha portato i personaggi fin qui è stato inutile. Nulla è ancora perduto. E Al lo sa. Al, ancora una volta, lo sa.
E così finisce Doppelgaenger.

Recensore Master
01/07/20, ore 23:57

Non posso credere che sia “finita”... fortuna che c’è un continuo!!!*___*
Cominciamo con calma, di cose da dire ce ne sono tantissime!!!
Prima di tutto non credevo che potessero fregare John Doe a questo modo. Grande mago malandrino, pronto ad uccidere chiunque gli sia d’impiccio e poi si fa fregare da due ragazzini... complimenti davvero! Che pollo. Se Al e Harry non si fossero distratti con Fanny non sarebbe riuscito a scappare (che poi chissà se di è riuscito visto che è finito con Thomas nella Passaporta Rotta. Non voglio pensarci... deve essere come spaccarsi in una materializzazione... no? Però se Thomas si è salvato... forse anche lui... certo è che paiono essere finiti in mezzo ad un mare od oceano... dal “OMA” detto dalla piccola Meike - bambina a quando leggo - penso siano finiti in Germania... quindi baltico o mare del nord... col freddo che fa e se davvero c’è stata una tempesta, probabilmente è già tanto se si è salvato Thomas - così mi è parso dalla descrizione fisica anche perché Doe avrebbe avuto certamente le sue sembianze dopo tanta fatica. Forse finalmente ce lo siaMo tolto dalle palle!xD)
I finali aperti sono sempre una gioia da leggere, perché ti danno la consapevolezza che ci sarà un ottimo e splendido continuo.
Certo, ora che Al e Harry sono salvi, che i doni sono al sicuro chissà dove, ci si aspetta solo che Thomas torni e che tutto riprenda la classica routine. Come spedato da Al e pronosticato da Rose, Tom deve ritrovare la strada e spero, questa Meike e sua nonna possano aiutarlo a riprendersi ( perché sarà sicuramente uno straccio dopo tutto questo! Non so neppure come sia potuto sopravvivere anche ad una passaporta rotta!) e a tornare a casa. Dalla citazione di Numerngrad direi che devono essere maghi per sua fortuna. Con qualche pozione, se capiranno che lui è un mago come loro (immagino possano sentire la sua “aura”), dovrebbe riprendersi del tutto no? Sopravvissuto a tutto questo, sarebbe ridicolo morire proprio ora!XD
Detto questo, analizzato anche questo splendido capitolo ho adorato un paio di frasi dette da Harry: “Una volta una persona mi disse che siamo le nostre scelte” ( credo fermamente in queste parole! Sono la verità più assoluta!) e la citazione da Silente.
( un dubbio su quando hai detto: “Solo una volta l’aveva scagliata, contro Bellatrix Lestrange, fuori di sé dalla rabbia. Ma non aveva funzionato.” - io ricordo che Harry, se si parla del “crucio” lo usò anche nel 7 libro per salvare la McGranitt nella sala comune di Corvonero da uno dei fratelli Carrow. Ricordo anche che disse che aveva finalmente compreso la realtà delle parole di Bellatrix nel dire di volerlo perché funzionasse a dovere, la maledizione intendo).
Comunque parlando più in generale... tralasciando il fatto che se avessi dovuto attendere come le lettrici che hanno letto per prime questa splendida storia sarei morta dall’attesa (si sono una persona impaziente, ancora di più se adoro qualcosa), credo che non avendo una vita da vivere avrei passato le ultime settimane solo a leggere. Non hai idea quanto mi maledico mentalmente per la stanchezza che provavo mentre, andando a dormire, avrei voluto solo continuare a leggere.
Della storia fino ad ora ho adorato sicuramente le parti romantiche (hai creato delle coppie molto belle... davvero), ma più di tutto ho adorato la trama ricca, misteriosa, liberare e piena di Colpi di scena. Mai nulla è stato noioso. Nulla lasciato al caso. Ogni descrizione, indizio, parola aveva un significato e una spiegazione anche se non subito chiara. Ho adorato ( sappi che sciuperò questa parola fino all’inverosimile perché la userò ancora un centinaio di volte per descrivere ciò che penso) il fatto che tu abbia voluto descrivere sempre date e luoghi dei capitoli perché, anche se sembra una cosa quasi Superflua per alcuni - quasi certamente -, mi aiutava sempre a non perdere il filo della storia e rimanerci saldamente dentro. È stato quasi un bellissimo e lungo sogno ad occhi aperti.
Devo dire che, preoccupata all’inizio di “nuovi personaggi” perché spesso non hanno particolare mordente, qui ho amato infinitamente Thomas ( anche se sembra un gran stronzo supponente che non si sa per quale motivo ha fatto perdutamente innamorare Al. I tea di misteri della vita.) e anche Michel (che trovo un ragazzo davvero gentile e buono a modo suo... tutto serpeverde xD). Loki è alquanto ambiguo e sfuggente ma fondamentalmente simpatico.
L’unica di cui ancora non mi capacito la scomparsa, perché ad un certo punto non Ne ho più sentito parlare è Roxanne (comparsa abbastanza assiduamente nei primi capitoli come Corvonero del 7 anno e poi mai più sentita, neppure nei ragionamenti o avvenimenti potter/weasley - lei se ricordo bene è figlia di George... ). Anche Hugo e Lily sono state delle “comparse” qui. Spero parlerai anche di loro più avanti. Per farmi una idea anche si di loro. Per ora mi sembrano: la diva e il lacché! XD
Degli altri, il mio preferito rimane Scorpius, il Figo e genio del gruppo, grifondoro nell’anima che morirebbe per salvare il prossimo, sempre pronto a eliminare le ombre della sua famiglia e a far vedere il suo valore.
Ammiro anche Albus, che da bambino all’inizio dell’anno è dovuto crescere suo malgrado sia in ambito amoroso che umano. È come se Tutta la sua fanciullezza improvvisamente fosse morta con il rapimento di Tom ( e sparizione). Difatti chiunque ha visto ed è rimasto sconvolto dal suo quasi repentino cambiamento. Povera anima tormentata. Spero possa riprendersi e riprendere un po’ di quella innocenza quando Thomas tornerà da lui ( perché tornerà vero?! *___*).
Rose mi sta un po’ sullo stomaco, non certo come Thomas ma similmente, perché è troppo “so tutto io” come la madre. Mi domando come evolverà la storia di lei e Scorpius con Ron sempre a remare contro...
James è talmente simile a suo nonno che il commento e presto detto: odioso, ma con qualche uscita geniale e decente. Sono sinceramente felice della sua sofferta ma ora stabile relazione con Teddy.
Ted di certo è un personaggio davvero buffo. Adoro i suoi capelli multicolor. È divertente capirlo guardando loro. Un libro aperto praticamente! Chissà quando lui è James faranno outing? Immagino dovremo aspettare la fine dell’anno scolastico... perché se no saranno cavoli Per tutti... conflitto di interessi o qualcosa del genere... non pensò lo accuserebbero di violenza su minore ( che poi dovrebbe essere già o quasi maggiorenne) ma sicuramente non farebbe più il professore. Bel casino.
Concludendo...
Ho adorato oggi parte di questa storia, le citazioni ( quelle un sacco), le musiche, le ambientazioni ( sempre particolareggiate è molto fedeli all’originale), gli incantesimi ( anche quelli inventatati da te che ho trovato davvero interessanti), per non parlare del lato “americano” della magia (di cui poco si sa e a cui ci hai fatto dare una “occhiata” con la tua storia; perché a volte Ci si dimentica che ci sono maghi anche fuori dall’inghilterra! Ed è bello sapere anche di loro.) e non solo... direi, davvero senza voler sembrare esagerata, che questa può essere una degna continuazione della nuova generazione Potter/weasley. Sono certa che anche il proseguimento non mi deluderà e anzi mi farà rimarcare la cosa.
Sono certa che anche le 73 recensioni prima della mia siano dello stesso avviso. XD
Corro a leggere, pensando intanto se mi sia dimenticata di dire qualcosa ancora... ^___-
Complimentissimi! Sei una grandissima scrittrice

Recensore Master
07/09/19, ore 23:43

Scusa ma devo dirti questa cosa, per la fretta di leggere la storia non ho ascoltato nessuna delle canzoni che hai linkato..già lo so, sono pessima..ma cerca di capirmi xd
e poi anche se adoro la musica..difficilmente la gente ha gli stessi miei gusti musicali ma..PROMETTO che finita questa storia e prima di leggere gli spin off, darò un'occhiata alle canzoni, non so se le ascolterò tutte LOL considerando che la recensione alla raccolta sulle canzoni non è andata troppo bene LOL ma modificherò le recensioni dove ci saranno capitoli su canzoni che ho ascoltato e che mi sono piaciute, ok? :)) più di questo non posso fare LOL e ti beccherai altri messaggi ma ehi xd è il prezzo da pagare xd

“Al, scappa!” Gli gridò. Come in una scena a rallentatore vide il padre cercare di frapporsi tra lui e Thomas, cercando di tornare ad essere il suo avversario.
Harry che fa come Lily Evans ç_ç

Allora ehm ehem ehm..SETTANTADUE RECENSIONIIII??? O.O
settantadue recensioni all'ultimo capitolo penso che non abbiano raggiunto record così neanche chi in una ff è riuscita a raggiungere quota 1000 in totale xd e fidati, io ne leggo tante di ff xd ma te le meriti ecco!

Allora..io sono sconvolta ecco, e quando Rose ha abbracciato Al...io..mi sono sentita le lacrime offuscarmi la vista!
Tutta la parte in cui Al ha baciato Tom e poi l'ha fatto rinsavire (a proposito, ho apprezzato le similitudini con il medaglione del settimo libro che influenzava gli umori di Harry e Ron) mi è piaciuta molto!
Immaginavo che Doe avrebbe fatto una fine pietosa..o forse semi pietosa..visto che alla fine è riuscito a fuggire, sai all'inizio ho pensato che avessi GRANDI PROPOSITI per questo tipo, che non fosse solo una comparsa e infatti non credo sia un caso che sia fuggito xd
se non fosse stato così, sarebbe potuto passare dalla passaporta solo Tom e il cliffangher ci sarebbe stato cmq giusto??
Qualcosa mi dice che non è finita qui! Se non è finito ad AZKABAN, ci sarà un motivo!!

Ora, tu non mi conosci, ma io ormai rompo le scatole a tutti con le mie recensioni generali a fine storia xd e so che non è proprio LA FINE ecco, ma è cmq la fine della prima storia e io l'ho fatto per molte storie, non mi va di non farlo per una storia che mi ha molto appassionato :ppp
Non so se riesco a commentare tutto oggi, ci provo.

HARRY: è stato un GRANDISSIMO PERSONAGGIO. All'inizio è stato solo sullo sfondo, quasi non lo sentivo, cioè non mi arrivava, sai come si dice..ero più proiettata sulla nuova generazione, anche se amavo i siparietti con Ron, ma poi..un po con Dudley, un po con Tom, gli hai fatto avere sempre più personalità, anche se notavo delle differenze, lo vedevo più passivo..più...vecchio..ecco..fino anche poi ad arrivare a conquistarmi completamente sempre di più, prima quando ha quel confronto finale con Dudley e poi beh, negli ultimi capitoli. Alla fine è sempre il nostro Harry e sono molto contenta che gli hai dato un grande spazio in questa storia.

HARRY E RON: sono contentissima che hai dato un grande spazio alla bromance con Ron, è sempre un po sottovalutato, nelle ff lo odiano tutti xd non so perchè xd di rado leggo che viene esaltata invece la sua amicizia con Harry! E tu hai fatto questo, non puoi capire quanto sono stata contenta quando ho letto che il rumore dei suoi passi era l'unica cosa capace di non farlo impazzire dopo tanti anni 💜💙💜

ALBUS E JAMES: davvero per me il rapporto tra fratelli conta moltissimo, e avevo notato che non ce n'era tanta qui, mi ero rassegnata, guardando solo le altre diecimila cosa che mi piacciono di questa ff, l'abbraccio e la bromance per me sono stati inaspettati e forse proprio per questo, resi ancora più belli dal fatto che non me li aspettavo 💜💙💜

TEDDY/JAMES, ROSE/SCORPIUS, ALBUS/TOM: Faccio un post unico e dico che ho amato tutte e tre le coppie, devi sapere che questa è la prima ff italiana seria che leggo sulla nuova generazione, ho già provato a leggerne qualcuna in inglese e forse qualche os o ff di pochi capitoli in italiana, ma questa è davvero la prima long italiana che seguo, non avevo quindi dimestichezza con la nuova generazione e con gli amori, sapevo che la Ted/Sirius è molto shippabile e non sapevo perchè, sono stata felice che la prima volta che ho letto di loro (ripeto qualche os l'ho letta ma niente di serio) è stata con la tua, perchè è stata intensissima e poi dai studente/prof, si sa, ahhah 💜💙💜 avrei solo voluto che avessero più tempo per giocare alla relazione proibita ma fa niente xd mi sono piaciuti perchè molto passionali!! Rose e Scorpius, te l'ho detto che a me non piacciono le het, ma incredibilmente mi hai fatto ricredere, non sono stati troppo melensi ne troppo noiosi!! Promossi! E Al e Thomas sono stati tenerissimi! Li ho amati! 

DUDLEY: è stata una delle sorprese più grandi di questa ff, gli hai dato un carattere e una personalità, dove veramente non l'ha mai avuta ahha avrei voluto leggere ancora di più, magari che entrasse proprio nel mondo di Harry, ma mi farò bastare quello che ho visto e sono felicissima anche che abbia un rapporto con Harry! è stato anche bellissimo vederlo nel rapporto di padre! Ero contraria all'inizio ma tu sei riuscita a farmi ricredere

IL NEONATO NEL LIMBOSarà poi davvero lui, il sogno di Harry? La sua anima? Penso di sì e ti ringrazio per aver reso un piccolo sogno, realtà! Da quando l'avevo letto nei lbri, sognavo che Harry se lo portasse via LOL xd

Finisco domani la recensione xd 

ALTRE COSE CHE MI SONO PIACIUTE: Kingsley, mi sembra di aver letto, ministro della magia, Zacharias che collabora con Harry e Ron e che è migliorato tantissimo dalla saga... i Naga che parlano, la cicatrice di Harry che torna a farsi sentire..

Non ho capito solo il fatto che non si è spiegato la cosa dei Dursley..voglio dire, perchè Petunia è tornata nella casa degli Evans? Che fine ha fatto Vernon? è morto? xd Perchè hanno preso il posto degli Evans facendo credere che sono morti? Non è ben chiara questa parte e poi non credo che Vernon avrebbe davvero aggirato la legge o.O cioè bo, non mi è chiara questa parte..

Per il resto, scusa se dimentico qualcosa, ma ho messo le parti che mi hanno colpito di più, anche Lily e Hugo e MIchel e Nott mi sono piaciuti ma avrò tempo di commentarli :D 
leggerò anche tutti gli spin off 💜💙💜

Ps GRAZIE A TE per questa storia e anche per avermi dato le immagini, le ho salvate, così me li ricorderò sempre e prometto che leggerò anche tutti i sequel! Questa storia merita alla stragrande di stare tra le Scelte del sito!!! 💜💙💜

A prestissimoooo!! 💜💙💜
(Recensione modificata il 08/09/2019 - 12:07 pm)

Nuovo recensore
08/05/19, ore 17:53

So che sono passati 10 anni da quando hai scritto questa avventura, però non posso esimermi dal recensirla. Ho di recente letto quello che dovrebbe essere l'ottavo libro di Harry Potter, rimanendone alquanto deluso. Ho chiesto ad una mia amica di consigliarmi una bella fanfiction che trattasse delle vicende dei figli del Ragazzo Sopravvissuto e lei, senza esitare, mi ha consigliato di leggere proprio questa. Che dire, è la mia prima fanfiction con coppie slash, eppure (tralasciando un iniziale senso di stranezza) questo non mi ha per niente impedito di arrivare all'ultimo capitolo in breve tempo. Una storia davvero molto, molto avvincente ed originale, che tratta caratterialmente i personaggi quasi esattamente come io me li immagino. Ho adorato terribilmente il rapporto tra Harry e suo cugino, non avrei saputo immaginarlo migliore. Ho letteralmente adorato i personaggi di Albus e, soprattutto, quello di Tom: senza dubbio il mio personaggio preferito. Tutti hanno avuto il loro giusto spazio, chi più è chi meno. Forse troppo Harry Potter? Direi di no. Certo, io sono più un fan dei personaggi belli complessi, con una psicologia altrettanto intotcolata, ma non è sbagliato che qui il punto di maggiore interesse fosse quello più romantico, ecco. L'unica cosa di cui ho sentito un po' la mancanza è stata la quantità di magia, se così si può dire, ma questo è un mio gusto personalissimo. D'altronde non ho mai letto molte fanfiction del mondo magico in questione, però penso si potesse osare un po' di più con qualche incantesimo nuovo che avrebbe lasciato di stucco tutti o qualcosa del genere. Anche a me piace scrivere, quindi mi sembra sempre sbagliato criticare quella che è una scelta dell'autore visto che la storia è sua, ma questa è pur sempre la mia recensione! Concludo dicendo Grazie. È stata un'avventura molto bella, originale e mi ha totalmente fatto dimenticare la delusione per l'altro libro. Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura, l'ho trovato perfettamente coerente e anche sufficientemente aulico, senza esagerare (gli errori di battitura capitano a tutti, specialmente se si ha tanta voglia di scrivere e poco tempo per farlo). Consiglio a tutti di leggere questa storia, non ve ne pentirete!

Nuovo recensore
25/03/18, ore 20:37

Lascio una breve recensione visto che questo testo è stato scritto quasi un decennio fa.
Storia davvero avvincente, l’idea di un voldemort-non-voldemort è epica, visto che siamo così legati ai nostri pregiudizi contro il mago oscuro. Ho letto una storia così vecchia in quanto cercavo qualcosa provoca dei banali stereotipi che abbiamo oramai. Le mie aspettative non son sicuramente state deluse!
Scritto molto bene davvero, sia sintatticamente che a livello di vocabolario.
L’unico “errore” che ho trovato è quando james salva ted. aspre la porta dietro alla quale vi è un incendio, un incendio che date le condizioni dei polmoni di Teddy hanno consumato gran parte del ossigeno. Quando james apre la porta visto che entra ossigeno che alimenta il fuoco la stanza dovrebbe quasi esplodere, o almeno incenerire tutto ciò che è al interno. Insomma durante un incendio non vanno mai aperte porte o finestre.

Detto ciò vado subito a leggere il seguito :) bello il finale, happy ending ma non troppo!
Davvero ottima storia
Sid Draco

Nuovo recensore
15/10/16, ore 20:01

Ciao carissima.... Le parole seguenti te le lascio immaginare, nessuna di queste è carina in questo momento.
Si bé penso ne capirai il motivo .
Ti odio e ti amo perché la storia è meravigliosa, stupefacente, ciò che cercavo , lo slash mi piace ma lo odiavo su Harry Potter, prima di questa storia naturalmente.
Sarò onesta, non puoi purtroppo succedere alla Row, semplicemente perché lei si è sempre limitata a libri molto, ammetto troppo, casti.
Questo non significa che tu non sia valida anzi, onestamente a undici anni i libri della Row sono grandiosi ma verso i trenta un po' di lemon e di storie di amore più complesse sono indispensabili. Sia chiaro amo HP, è e resterà sicuramente la saga più bella della mia vita, non tanto per la storia, il metodo di scrittura o il genere, ci sarebbero molte critiche da fare su questo, ma perché è un mondo meraviglioso che nessuno a mio parere riuscirà a riprodurre o equiparare, quello di Shadowhunters è l'unico che mi ha preso allo stesso modo, restando comunque un passetto indietro più per fedeltà ad HP che altro XD.

Comunque tutto questo per dire in definitiva che adoro la tua storia, odio il tuo finale e lo sopporto solo perché so che ci sono altri due sequel in cui mi auguro ci sarà l'agognato happy ending, l'hai promesso e io leggo solo storie con finali felici, semplicemente la vita è già dura quindi almeno nella fantasia voglio finali da favola.

Comunque mi complimento per la grammatica, le descrizioni, la fedeltà al mondo HP e le novità introdotte con maestria. Non c'è una coppia che non shippi, come al mio solito in un'opera scritta bene XD, adoro le coppie gay della storia composte però anche da uomini bisessuali. Il punto è che non hai creato personaggi etichettabili ma semplicemente che sono disposti a passare sopra queste per amore.
Amo Scorpius, ho appena letto "la maledizione dell'erede che oltretutto mi è piaciuto a dispetto delle migliaia di critiche, perché sei riuscita a creare un perfetto mix tra le migliaia di versioni che hanno dato di lui finora. I nomignoli improponibili che dà a Rose e anche agli altri sono, si improponibili, ma troppo divertenti. Altro aspetto che mi ha fatto decidere di leggerlo tutto è la spiccata ironia e il sagace sarcasmo che trasuda dai tuoi personaggi.
Vabbé mi accingo a leggere i sequel perché devo sapere come si salverà il mio povero Tommy-Boo e soprattutto sono preoccupata immensamente per Albie-cicciobello. Non so se leggerai mai questa recensione, nel caso di si ignora i miei deliri.

Recensore Junior
14/01/16, ore 21:35

Io.. io sono totalmente sconvolta. Sono assolutamente, incondizionalmente e incredibilmente sconvolta - motivo per cui non sono nemmeno riuscita ad iniziare con un qualsiasi tipo di saluto che, detto schiettamente, non ti meriti, cattiva cattiva ragazza- e per questo ti sto odiando dal profondo, sappilo. Sono rinchiusa a casa da giorni per una stupida febbre e la tua storia mi ha dato il colpo di grazia - perché sì, facendo parte del club "cuciniamoci un uovo sulla fronte" ho un saaaacco di tempo libero e questi 52 capitoli me li sono divorati. Credo di aver fissato lo schermo del telefono per minuti prima di realizzare cosa avevo appena letto e di aver sclerato per una buona mezz'ora quando ci son riuscita. Giusto per darti un'idea: mia sorella è entrata in camera con l'espressione di un'ameba e se ne è uscita spaventata urlando qualcosa tipo "l'abbiamo persa, la febbre le ha fritto gli ultimi neuroni sani" ai miei. Forse -ed è un mega forse - mi son lasciata prendere la mano ma, Santo Biagio!, la tua storia è qualcosa di.. di assolutamente sconvolgente (l'ho già detto?) e fantastico! La trama non è banale ma nemmeno troppo difficile da capire; il profilo dei personaggi è così azzeccato e coerente che non stona con la saga originale; il modo in cui scrivi è coinvolgente ed equilibrato tra le parti di narrazione/descrizione e la parre dialogata; la GRAMMATICA, Santo Procione, la grammatica.. mi sono commossa fin quasi alle lacrime quando ho iniziato a leggere senza l'irritazione di correggere/tradurre ogni singola parola e sono andata in brodo di giuggiole quando ho visto della sana e genuina ironia nei dialoghi. Non immagini quanto sia salutare per la mia mentalità trovare qualcosa che non sia contornato unicamente da cuoricini rosa e coppie diabetiche, davvero.
Per mettere una conclusione a questa recensione - se gli sproloqui di una malata mentalmente e fisicamente possono essere definiti tali - io ADORO E AMO questa storia.
Ma odio te, mi dispiace. Perché non è umanamente possibile che tu abbia avuto il coraggio di far passare ad Al - ad AL, l'angioletto verde-argento, quello con gli occhioni dolcidolci e il cuore fatto di pan di spagna, hai presente, no? - anche questo! Povero carciofino.. (è l'influenza di Scorpius, non è colpa miaaa c.c ) senza il suo Tom è.. è come pane senza Nutella, pizza senza pomodoro e formaggio, il Dottore senza T.A.R.D.I.S., Capitan America senza Iron man, Luna senza nargilli.. io senza letto!
Diciamo, però, che potrei rivalutare la mia opinione visto che devo ancora leggere il seguito e tutti gli spin-off e.e
Bueno, credo di essere stata abbastanza imbarazzante e derilante per questa volta per cui alla prossima! (Se sopravvivo, s'intende).
Ciaociao,
Miss Panda.

Recensore Veterano
20/09/15, ore 02:01

Carissima Dira, 

Lo confesso, sono giunto qui su segnalazione: se non mi fosse stato detto di tutto questo, probabilmente non sarei mai finito sulla tua pagina, e avrei mai saputo della strana storia di Thomas Dursley e della sua faticosa strada per trovare un posto nel mondo.
E sì, sarebbe stato decisamente un peccato.
Ma torniamo alla segnalazione. La mia gentile companion, una tua enorme fan (e quando dico enorme, intendo che un'ammiratrice così te la invidio con sano trasporto e onesta ammirazione), mi suggerisce questa tua storia. Perché è scritta bene, ci sono bei personaggi, e per quanto le riguarda questa serie è la leggittima continuazione di quei "diciannove anni dopo" che ci hanno messo il cuore in pace e invaso il resto di una sordida e bruciante malinconia.
Eh già. Senza mezzi termini, e senza un minimo di dubbio, mi sei stata presentata come l'erede della signora Rowling. (Brutta storia, eh?)
Quindi ti pare, ecché non la vado a leggere?
E così ho letto. Con qualche pausa, con velocità sempre più spedita, mi sono fatto prendere per mano, ho vinto la confusione per gli Albus, i James, le Lily, i Malfoy grifondoro, i Potter Serpeverde, ho osservato questa Seconda Generazione all'opera e ho tratto le mie conclusioni.
Domanda fatidica, dunque: sei o non sei l'erede di J. K. Rowling?
Onestamente? Non lo so. Ma ho capito perfettamente perché qualcuno ha deciso di conferirti questo incredibile titolo. Perché sei brava. Merlino (cit.), se sei brava. 
Vuoi sapere perché? Mettiti comoda: ho come l'impressione che ci vorrà un po'.

Innanzitutto: sono cinquantadue capitoli. Parecchi, decisamente, ma non quel parecchio da "non ho idea di come finire, vado avanti e prego il cielo che prima o poi qualcuno mi sopprima": quel parecchio che rivela dedizione, talento, e una grande passione per la propria creatura. Perché non è tanto iniziare una storia, il problema, quanto portarla a compimento. Andare avanti, con la continua tentazione di aggiustare tutto, di ricominciare da capo, di cambiare questo o quello a pagina trentadue e sconvolgere tutti i diciassette capitoli dopo, con il rischio di perdere la voglia, l'inventiva, la gioia di buttare su foglio, vero o elettronico che sia, tutto quel casino che chiacchiera e ronza in testa. E a quanto ho visto, dopo questa storia ne hai scritte altre due, con relativi racconti stand-alone: una cosa del genere, ad esempio, io non sono stata ancora in grado di farla. Quindi complimenti, davvero, per essere riuscita a scrivere la parola fine senza esserti persa per strada.

Ma dopotutto, uno può sempre finire una storia, farla durare parecchio, e poi non lasciarci dentro nulla se non il vuoto più totale (o peggio, come testimoniano le recenti classifiche di vendita libraria): non è il caso di questa storia (e non sono certo il primo a dirlo, in caso non ti fidassi della mia opinione). C'è un mistero, c'è un ragazzo che cerca disperatamente se stesso (ignorando, come quasi sempre accade, che la risposta è proprio davanti ai suoi occhi), c'è un cattivo, ci sono cose che si muovo nell'ombra, vecchi campioni e nuovi eroi, punch corretto e odore di thé. E c'è Hogwarts, la meravigliosa, struggente Hogwarts, con i suoi caminetti, le sue scale, le sue lezioni e i suoi passaggi segreti. Te lo dico, forse avrei voluto più momenti puramente Hogwartsiani, ma solo perché, in quei momenti in cui la neve fiocca fuori dalla finestra, o le ultime braci del camino si spengono nella quiete della stanza, ho sentito sorprendentemente forte quel senso di dolce e struggente malinconia che solo certi luoghi che esistono sulla carta (e che a cui sai di appartenere, anche se non hai la minima idea del perché) possono regalarti. 
Che buffo: ero convinto che avrei dovuto aspettare Natale, e la tradizionale rilettura della saga di Harry Potter, per rivivere quelle sensazion. E quindi niente, grazie, dal profondo del cuore.

C'è un mistero, dunque, come ogni buon libro potteriano che si rispetti: e io, che non resisto al mistero e al suo frusciante mantello giallo, non ho potuto che apprezzare. Un mistero in fondo semplice, non troppo intricato ma non per questo ovvio, in pieno stile Row: un ragazzo nato dagli istinti più neri, pronto per sorgere come nuovo Signore Oscuro. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono: ma l'unica cosa che vuole e cerca il povero diretto interessato, è solo vivere tranquillo e un po' sfigato come ogni giovane che rispetti. Perché come gli viene detto (e a noi ripetuto, ché non fa mai male), sono le scelte che facciamo a renderci quello che siamo. E come ci insegna Harry, anche con un pezzo del male dentro di te puoi essere uno stramaledetto eroe, se lo desideri.

Ma il mistero non è che una parte della storia: perché a muoverlo, dopotutto, ci sono loro: i nostri, anzi, i tuoi, personaggi.
E te lo dico subito, sono dei signori personaggi.
Ti dico soltanto questo: io non sono un ammiratore dello slash. Trovo che qualche volta sia il risultato del fraintendimento di quel particolare e inossidabile legame che spesso si viene a creare in un'amicizia maschile (qualcuno direbbe virile, ma grazie al cielo non siamo più negli anni cinquanta), più spesso sia un'equivalente femminile dei porno lesbo che tanto sono graditi dai miei compatrioti (e in entrambi i casi è cosa buona e giusta, perché per quanto mi riguarda nella lista dei luoghi comuni che andrebbero abbattuti subito dopo "sei un maschio, quindi non puoi piangere" c'è "sei una femmina, quindi devi essere atterrita e quasi disgustata da tutto ciò che riguarda il sesso e la sessualità") e ancora più spesso che sia una semplice ed effimera moda.
Ecco, dopo questa presentazione, ti chiederai: che cosa ci fai ancora qui, losco figuro?
La risposta è semplice, mia cara Dira: perché quello che c'è in questa storia, nonostante tutte le leccate, gli ansimi e le camicie sollevate, non è slash. È amore. 
Perché come hai detto in qualche risposta a qualche recensione, prima di essere quello che sono, James, Ted, Albus e Tom sono degli esseri umani. Non sono un'etichetta, ne' in un senso ne' nell'altro: sono un perfetto esempio del perché incasellare le persone in ruoli predefiniti, ordinandogli chi detestare, chi ammirare, di chi innamorarsi e di chi avere paura, semplicemente non funziona. Nonostante questo, però, ne siamo così assuefatti e abbiamo un così disperato bisogno di avere dei punti fissi che spesso ci sembra il contrario: e ricordarci che sbagliamo, in questa condizione, non è affatto facile. Occorre essere bravi, dosare attentamente i sentimenti e le situazioni con il contagocce, per poi accelerare improvvisamente, ridure la velocità e ricominciare da capo, sempre attenti a non sbagliare una mossa, o è la fine. Esattamente come hai fatto tu.
Perché una che porta un campione veterano ed invitto dell'het più noioso e buonino ad eleggere come sua scena "feelings" preferita la dichiarazione di James a Ted in ospedale dev'esse pefforza una parecchio brava. Perché altrimenti, se no, non si spiega. 

E non si spiegherebbe neanche la meravigliosa chiarezza con cui tutti i personaggi sono presentati e portati alla vita: Harry, a cui inspiegabilmente manca Privet Drive (credo sia stato questo il momento in cui ho capito che avevi una marcia in più, perché una cosa impossibilmente azzeccata come la nostalgia di casa Dursley poteva venire in mente solo ad una che ci vede lungo), Ron, infaticabile e incrollabile compagno di avventure, Hermione con il suo cipiglio di rimprovero (Merlino, io amo Hermione, e la tua è semplicemente perfetta), il meraviglioso Trio che quando si riunisce la lacrimuccia è inevitabile; e poi l'ingenuo e impulsivo James, il piccolo grande Albus (un Potter a Serpeverde, per le lodi spassionate vedi parentesi di Harry), la maliziosa e sincera Lily, la splendida Rose (è la vera figlia di Ron ed Hermione, e io non posso non amarla), l'incorreggibile, insospettabile, soprendente Scorpius (un Malfoy a Grifondoro, vedi parentesi di Albus che rimanda a parentesi di Harry), quel meraviglioso cacasotto di Teddy... e Tom, quel Tom che ci dimostra ancora una volta che l'uomo è fabbro del proprio destino. 
Sì, li ho adorati tutti. Forse all'inizio non mi faceva impazzire l'affare Rose/Scorpius -tutti quei dolcezzazuccherino e quei "lo odio, ma credo di amarlo" mi suonavano un po' troppo Dramione- (tu guarda, la coppia che mi piaceva di meno era quella het: te l'ho già detto di quanto mi hai fregato?), ma con il tempo tutto si è spiegato, aggiustato, completato e ho potuto amare anche loro come giustamente meritavano.

Che dire, dunque: penso sia la mia recensione più lunga di sempre, ma dopotutto non avevo mai letto una fanfiction di tale durata, e di tale spessore. Hai creato un mondo sulle basi di quello precedente, rispettandone appieno i contenuti, l'atmosfera, i messaggi; ma al tempo stesso, hai aggiunto qualcosa di assolutamente tuo e personale, rendendo questa fanfiction quasi un'opera originale.

Quindi, alla fine, la domanda è sempre quella: sei o non sei l'erede di zia Row?

Onestamente, non me ne potrebbe importare di meno. Perché quel che conta è che sei Dira: e Dira va forte, e va lontano.

Grazie per avermi regalato questa storia: è stato un vero piacere leggerla.

Alla prossima, dunque, perché ho tutta l'intenzione di continuare, tante carissime cose e a presto!

Nuovo recensore
19/02/15, ore 20:44

Ho appena finito di leggere un possibile ottavo libro di Harry Potter! Dira hai fatto un lavoro davvero notevole! Non saprei proprio fare nessuna critica alla storia, una trama su più livelli da leggere tutta d'un fiato, oltretutto scorrevole e ben scritta! Cosa si può desiderare di più?! Hai saputo creare un mondo degno della Row! Ahah sarebbe fiera di te! Mi sono affezionata un sacco ai personaggi (sappi che mi hai iniziato alle slash) perchè hanno tutti una psicologia definita e che non cade mai nella banalità. Ad esempio mi è piaciuto Scorpius perchè nonostante tu abbia stravolto l'immagine che di solito glo viene affibbiata, l'hai fatto facendogli mantenere un certo spessore, sì insomma la sua presenza a Grifondoro ha un suo perchè! Mi è piaciuto anche come hai descritto Harry e Ron, rendendoli degli adulti nel vero senso della parola, gente di cui ci si può fidare (non mi aveva mai convinto la posizione di Harry a capo degli auror). Sì insomma, per fartela breve penso che ora mi butterò a pesce sul seguito!! E ancora complimenti!!!

Recensore Veterano
26/08/14, ore 11:27

Ciao Dira *fa ciao con la manina*
Ho letto questa fanfic nell'ultimo mese e devo ringraziare gli impegni personali se non sono riuscita a divorarla, mi hanno permesso di leggerla con calma e apprezzare ogni singolo capitolo.
Hai davvero scritto una bellissima opera e in effetti sono a corto di parole per riuscire ad esprimermi al meglio, ma  ci voglio provare lo stesso.

Scrivere fanfic richiede tempo. E scriverne una corretta grammaticalmente è semplice per chi a scuola ha seguito un paio di lezioni di grammatica.
La cosa difficile dello scrivere una fanfic è la trama. Una trama che deve essere valida, soprattutto se si scrive in ambito di Harry Potter perchè sì, noi fans siamo molto molto esigenti avendo come opera di riferimento la Row. A parole è difficile spiegarlo, ma è come se tutti noi avessimo delle grandi aspettative quando si tratta del maghetto. 
Comunque... dicevo... la trama. La trama valida, già. E cosa ancora più difficile scrivere capitoli che rimangono coerenti ed inerenti ad essa.
Tu ci sei riuscita. Tu hai fatto tutto questo. Hai creato una trama bellissima ed intricata, studiata e supportata da fonti. Ed anche se c'erano capitoli di quiete, il senso di ansia di Tom e per Tom aleggiava sempre come monito... 'sapete deve succedere qualcosa da un momento all'altro ma per adesso godetevi i bacini'. E' così che stavo XD

Poi ci sono i personaggi. Capisco perfettamente la scelta di voler considerare la nuova generazione. In effetti su Harry, il trio e le Dramione -di cui sono una gran fan- è già stato scritto abbastanza. E la scelta di nuovi personaggi può essere semplice quanto difficile...
La vecchia generazione è lì, hanno caratteri ben definiti e a meno che non si vuole passare ad un AU non c'è granché da fare. La nuova generazione lascia a tutti libera immaginazione. Caratteri, descrizioni fisiche, tutto è lasciato a noi. E la difficoltà sta nel non cadere nel banale.
Tu sei riuscita anche in questo, inserendo per di più Tom, un personaggio di tua invenzione che non solo era credibile e che mi è piaciuto dall'inizio alla fine, ma che in tutte le apparizioni, in ogni descrizione, in ogni gesto, sembrava di conoscerlo da sempre, come se fosse parte integrante della nuova generazione lasciata in eredità dalla Row. Forse un po' era dovuto anche al fatto che pensavo continuamente 'oddio questo è la reincarnazione di Voldemort'. Devi ammettere che di indizi per questa pista ne hai lasciati tanti xD
Quindi io devo farti i complimenti dalla prima all'ultima parola scritta. Una storia stupenda, una fanfic ben curata, personaggi perfetti e la musica pure -abbiamo gusti simili u.u-

Adesso passo a dirti qualche sciocchezza che avrei voluto scriverti durante la lettura u.u
Tra i personaggi che più ho amato c'è Zabini. Mi faceva morire ad ogni sua battuta e ad ogni comparsa. Quando ha fatto quella rivelazione a Loki nella foresta, non so perchè, ma ho subito pensato si trattasse di James. Davvero non chiedermi perchè, ma Lily proprio non l'ho considerata.
Poi quando le supposizioni sono state confermate un po' ci sono rimasta. Amo lo slash per l'amore del cielo, ma povero Harry xD Come farà a mandare avanti il cognome di famiglia se entrambi i figli sono attratti dal loro stesso sesso?? Povero... non oso immaginare lo shock.
Mi trovo nel discorso e parlo di James e Teddy. Come ti ho già detto povero Harry ahahah pure il figlioccio -anzi entrambi!!! E' proprio riuscito male con i maschietti!!
La storia d'amore tra i due è stata davvero carina e graduale, una vera e propria evoluzione. Però devo ammettere, anche se il fandom mi tirerà legnate, che vista l'indecisione del maggiore io avevo cominciato a tifare per la coppia Jamie/Zabini.
Poi vabbè... Zabini era "innamorato" di Al... quindi ho cominciato a tifare per Zabini/Al xD
Scusami è che veramente mi piaceva Mike!! U_U
Un altro personaggio che ho amato è stato Scorpius. Per non parlare di quanto mi facessero morire dal ridere tutti i soprannomi che dava a Rosie!!
Alcune fanfic che ho letto volevano Scorp in Serpeverde e grande amico di Albus, ma ammetto che in Grifondoro ci sta benissimo e lo preferisco di gran lunga. In fondo la Row ha detto che Scorp sarebbe stato diverso da Draco... E le risate che mi sono fatta, immaginando una mezzo infarto del 'signor Malfoy' quando ha saputo che il figlio era grifone, non puoi neanche immaginarlo buahahahah
Mi è piaciuto molto lo spessore che viene dato a Scorp, che non è il solito belloccio stronzo e basta. Lui è bello sì, ma c'è molto altro dietro. E ho amato il rapporto di amicizia che si è venuto a creare con James. Draco morirà se viene a sapere tutto questo ahahahahah
E per ultimo, non per importanza, Tom. Hai creato un personaggio fantastico, che è sempre stato fedele a se stesso, senza mai uscire nell'OOC. Certo tu mi chiederai che ne so cosa è OOC in un personaggio che hai inventato tu xD In effetti... Però è stato definito così bene, che come ti ho detto sembrava di conoscerlo già e capire cosa sarebbe stato fuori luogo per lui era ben chiaro. Il rapporto di amicizia/storia d'amore con Al... beh che te lo dico a fare! <3 Mi è piaciuto anche quello!! <3 <3 <3

Ok, ti lascio... Non so se la leggerai mai, ma volevo dirti cosa pensassi della tua opera e volevo assolutamente farti i complimenti. Mi fionderò a leggere tutta la saga per vedere il povero Tommy che fine fa ;_;
Quindi mi ritroverai molto presto in qualche altra sclerata!!
Baci :*

Nuovo recensore
17/08/14, ore 00:51

Che cosa?
Che cosa?
CHE COSA?
Ommioddio fa che sia tutto uno scherzo. Tom, Albie, Albie, Tom. Piango.
Okay, apparte gli scleri delle 00:38 circa oltre che a elogiare questo "meraviglioso" finale, per quale darò fuoco a qualche casetta, parlerei delle coppie. Ho inziato a leggere questa storia perché in preda alla noia delle vacanze estive e cercavo una Rose/Scorpius. Mi è piaciuta molto, ma quello che mi ha stupito sono le coppie slash. Di solito non leggo storie slash, non perché c'è l'ho con i gay o cazzate simili, perché non era quello che cercavo. Ed ora, vivrò traumatizzata da non solo un Albus gay, perché sinceramente questo si sapeva, ma per il James bisessuale. Hai rovinato la mia immagine di scapolo d'oro con questa storia! *piange in un angoletto*
Ora sono triste. Uffi.
Comunque la storia mi è piaciuta moltoe mi sono ppiaciuti anche i caratteri delle persone.
Purtroppo il mio "super cervello" era poco reattivo e tutte quelle cose sull'alchimia le ho capite un po dopo. Ma dopotutto sono il pezzo forte di questa storia, oltre a Jamie bisessuale.
Questa recensione non ha ne capo ne coda.
Dovresti seriamente prendere in considerazione di comprare i pomodori e tirarmeli addosso dopo sto schifo.
*porge i pomodori*
Always Together

Nuovo recensore
29/07/14, ore 15:14

é inutile dire che ho amato questa storia vero? Ho finito di leggere "Doppelgänger" qualche tempo fa ed appena l'ho finita di leggere mi sono fiondata direttamente a leggere il seguito che hai scritto: "Ad Umbra Lumen". Hai una fantasia spettacolare! Complimenti, dico sul serio :)
Per ora trovo che il tuo sia il più realistico dei sequel di Harry Potter che abbia mai letto. Zia Row sarebbe fiera di te, ne sono certa.

Recensore Veterano
01/07/14, ore 09:59

Ed eccomi qui a recensire, dopo 2 giorni di lettura ossessiva-compulsiva! Che dire? Scrivi in un modo veramente appassionante! Mi hai fatto immergere totalmente nella storia, la trama è molto originale e i personaggi mi piacciono molto e li hai saputo definire molto bene. Coppie: amo Scorpius alla follia, divertente e affascinante, di conseguenza la mia coppia preferita è stata la Rose-Scorpius. Per quanto riguarda Ted-James all'inizio storcevo il naso perché comunque mi sapeva un po' tanto di surreale, in quanto cresciuti come fratelli, ma con il passare dei capitoli ho iniziato a voler bene anche a loro :) Al-Tom invece continuano a non piacermi, più che altro perché mi sta veramente sulle scatole Tom ahah ;P ...Mi sono piaciute molto anche le comparsate degli adulti: Harry e Ron fantastici come al solito, spero che anche nei sequel ci sia posto per loro e anche per Draco (si sa, il fascino Malfoy non ha eguali) ... Alla prossima :)

Nuovo recensore
20/10/13, ore 19:54

È un capolavoro...dovresti scrivere un libro! Scrivi davvero benissimo,lo fai da professionista? Xk sei bravissima! Davvero bellissima,complimenti

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