Molto bella, complimenti! Veramente drammatica e IC -- nonché perfetta da incrociare con "Il Club dei Mestieri Stravaganti" di Chesterton (principalmente perché, il giudice cui deve rivolgersi, è proprio Basil Grant -- ma nemmeno lui lo condannerebbe a morte [anche tralasciando il fatto, che in ogni caso non ne avrebbe il potere, visto che il suo Tribunale è puramente d'onore]), ambientato più o meno nella stessa epoca...

La cosa più stupefacente di questa storia è il fatto che non scada mai nel banale o nel patetico. La narrazione scorre implacabile con il dolore e ogni parola insegue l'altra perfettamente, ogni frase insostituibile da quanto è scelta bene.
Inizialmente il lettore è confuso, non capisce perfettamente la situazione, ma rapidamente ciò cambia, e leggendo ci si ritrova catapultati in un'amara realtà. Dev'essere orribile, deve essere atroce essere il carnefice del proprio fratello.
Altra cosa che ho enormemente apprezzato è la natura del loro rapporto, così legato, così perfettamente vero. Anche qui, non hai usato una sola parola in più. E hai fatto un lavoro egregio.
Volevo da tempo recensire ma sono sempre stata intimorita da questa storia, perché ogni volta che la rileggo mi toglie le parole di bocca. Come se tutto quello che potrei dire fosse banale e incredibilmente piccolo a confronto.
Comunque sia, non importa il mio dire o non dire a riguardo. Quel che importa è che tutto questo è un capolavoro in miniatura. Complimenti. Davvero tanti (:

Mio Dio... ci può una persona più cinica di te?? Mi hanno più volte definito sadica, cara... ma, credimi, tu... tu le hai superate tutte!!!
Insomma... Holmes... che spara a Watson, uccidendolo?!?! Sei stata senza cuore, davvero!
Ok... dopo questo sfogo *continua a rimuginare, ma tiene a freno la disperazione* non possono mancare i miei sinceri complimenmti, cara autrice! Perchè, in ogni caso, comunque sia andata la vicenda, beh... è stata descritta terribilmente bene e come tu stessa mi hai detto una volta, quest'immagine difficilmente mi lascerà in pace.
Confesso che inizialmente non avevo compreso. Insomma, nonostante le avvertenze, non rierscivo a capire l'aggressività di Holmes... finchè una frase mi ha illuminato.
"Siete già solo."
Credimi, mi sono sentita mancare. In un istante ho capito tutto e mi si è stretto il cuore... eppure mai avrei immaginato come fossero reamente andate le cose finchè Holmes non ha sparato. Allora mi sono detta che sei mai fosse esistita una persona degna dell'aggettivo cinica, beh quella eri tu!!!
E' stato tremendo vedere il detective in preda ai sentimenti di colpa e dolore... ancora più forti e struggenti forse perchè rari nella sua persona. E Watson.. è stato il grande e leale uomo di sempre, fino alla fine... l'ultima cosa che ha fatto è stato rassicurarlo ç_______ç
E il pensiero di farsi fuori... la paura di stare solo, il timore della solitudine, o meglio, il rapporto amore/odio che c'è fra questa ed il detective... beh, non avresti potuto usare parole migliori!
Sino a che voi esisterete, esisterò anch'io. Voi lo sapete: non sarete mai solo.
Cara... non credo ci siano parole per commentare questa frase, che è stata il colpo di grazia per me e per Holmes... insomma, non so più che dire.

In definitiva... cinica, sadica... ma tremendamente bella, eccezionale, forse uno dei tuoi migliori lavori... e non esaggero... sai che non sono il tipo!
Vorrei continuare a commentare, ma finirei con l'incappare in inutili ripetizioni... ciò che volevo dire, credo di averlo detto - in modo del tutto sconfusionato che non rende merito a questo capolavoro.
Grazie della pubblicazione e del pianto... alla prossima, mia cara!
Un grosso bacio...

La tua Alchimista <3<3
(Recensione modificata il 30/06/2010 - 04:58 pm)
(Recensione modificata il 30/06/2010 - 04:59 pm)

Questa fila dritta nelle storie da ricordare, che per la mia distorta scala di valori valgono più di quelle preferite *w*
Poi, io ti odio perché hai fatto morire Watson, ma ti amo perché l'hai fatto uccidere da Holmes <3 *O_o?*
Per fortuna non è il detective a essere morto, non te l'avrei mai perdonato.
*occhiata minacciosa* non pensarci nemmeno, chiaro?
O io non leggerò mai più un tuo racconto *umpf*
Uh, e inoltre ci ho messo un po' a capire che era il fantasma di Watson a parlare.
E non ripeto le mie lagne sul tuo stile superbo ecc.

Cara Bellis, se hai voluto farmi piangere, ci sei riuscita alla grande. La tua abilità nello scrivere mi sconvolge nel profondo, hai un metodo di scrittura lineare e molto espressivo, e credimi se ti dico che, ahimè, non sono poi così tante le persone al giorno d'oggi che riescono a scrivere come fai tu. Una bellissima one shot, spero davvero di poter presto leggerne delle altre :) Un bacione dalla tua so..rel..li..na. <3