Oddio.
Oddio.
Oddio.
*respira*
Mi sono resa conto di non aver mai lasciato un commento qui sull'EFP a questa storia. Mai. Mi vergogno da sola. *si sparge il capo di cenere*. Ad ogni modo, sai quanto ogni singolo capitolo mi abbia affascinata e conquistata. Sai quanto ho amato l'apparizione del Maestro (Oh, giovane Maestro! *ama alla follia*), anzi, quanto quelle apparizioni mi abbiano distrutta psicologicamente e sentimentalmente. Lo adoro. Ti adoro. Sei malvagia.
"Tu senti. Fammi vedere. Fallo ancora. Snuda le zanne come un mostro e poi respira come un mortale, ancora, rifallo, guarda. Posso farlo anche io, ma io non sento. Tu sì. Io non diventerò cenere. Tu sì. Che cosa sei?”
E' lui è lui è lui è lui è lui. Sei un genio. Un. dannatissimo. genio. *fangirleggia spudoratamente*
La comparsa di Minos è stata... wow. Da bbbbrividi. Quanta paura che mi fa quell'essere. Quanto è fig ehm, sì. Ha fascino, diciamocelo. Anche se mi fa una paura bestiale °C° E comunque il suo dialogo con Aiacos è stata una cosa così meravigliosamente IC da lasciarmi ammutolita (e Aiacos. Di Aiacos non inizio a parlare, o finisco per riempire la recensione di cuoricini e sproloqui. Voglio sposarlo, comunque. E tirare le guanciotte a Cheshire).
Ma arriviamo a questo capitolo.
Questo.
Capitolo.
Mi ha lasciata così ----> °O° più o meno. La faccina non rende. E' stato un miscuglio tra °O°, O_O, *O*, *__*, çOç e ♥__♥
Ecco, ora rende di più. Sono senza parole. Totalmente.
Quanto viola! Quanto nero! Il castello di Henshtein! Quanto sbrilluccicume cupo! ♥♥♥
Dèi. Credo che potrei citarti l'intero capitolo in questo momento. Cercherò di contenermi, promesso.
“C'è nell'aria qualche cosa di diverso. Il mondo è colmo di dèi.”
Sìsì! C'é Athena, Poseidon, Eris e soprattutto c'é anche Heraasdduashfikfbjbxj<zcbzjhcbdvgsdj<hasnkijsc *ignorami, scusa.*
Nel buio del castello Heinstein ogni rilievo catturava il suo sguardo. Il nero scorreva per le scanalature dei mattoni, facendo confondere i contorni, inghiottendo le fessure delle feritoie e le arcate delle finestre antiche, come Golubac nei suoi sogni. Ora i due castelli si sovrapponevano, imponenti nel nero, porte sull'Erebo.
Quanto nero! Quanto meraviglioso nero! Ti sposerei, per questa descrizione!
I suoi occhi baluginavano vitrei, come i suoi. Occhi di gatto, occhi dei morti, monete nel buio.
Ok, a questo punto sono rimasta totally speachless, a fissare lo schermo col fiato sospeso. Come fai? ç_ç Ah, tra parentesi, riflessione mia. Il rimando alle monete, è semplicemente per rendere l'idea del riflesso nel buio, vitreo, o è anche un subdolo rimando all'Inferno visto come luogo di ricchezze? Tutta la storia di Hades Plutone etc? O è solo la mia mente malata che fa di questi collegamenti?
Dettagli.
Stevan allungò le mani con venerazione, e si vide riflesso nel metallo. Vide i propri occhi nel buio, occhi che erano due monete d’argento, brillanti di luce che riflette solo se stessa. Non si penetra lo sguardo dei morti.
Oh, Signore, mio Signore.
La surplice di Vampire era la cosa più bella che avesse mai visto.
Mio splendido, amato Signore.
Il mondo è colmo di Te.
*muore d'amore*
Non so cos'altro aggiungere, davvero. Questo pezzo mi ha annichilita.
Il mondo è colmo di Te.
Non si penetra lo sguardo dei morti.
Dèi.
E l'inferno come Miami.
Dèi.
Grazie, davvero, per questa bellissima perla.
E mi sono resa conto del perché non ho mai lasciato commenti come si deve a questa fanfiction questo gioiello (oltre al fatto di non saper cosa dire sul momento perché sopraffatta dalla storia): perché se no finivo come oggi, vedi? Ho fatto un wall of text. E il libro di anatomia, che deve essere studiato, giace impolverato su un angolo della scrivania. xD
Chu! ♥
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