Adoro la raccolta ''D.e.c.e.a.s.e.'', che ho letto tempo fa su S.o.a.P., e adoro il tuo modo di scrivere. L'utilizzo della seconda persona è quanto mai azzeccato, e calza a pennello a tutti i vari episodi.
Concentrandomi maggiormente su questa flashfic, non posso che farti i complimenti per aver restituito dignità a Lucrecia dopo lo scempio al quale l'ha sottoposta la Square in DOC. Questo personaggio, come ragionevolmente hai sottolineato nella nota finale, merita attenzione per il suo ruolo di madre di Sephiroth/scienziata che si è fatta iniettare cellule di Jenova nel feto, aldilà dei sensi di colpa che le trame collaterali intessute dalla Square-Enix per vendere un pessimo sparatutto possono averle creato. Bene, qui Lucrecia Crescent è umanissima, e soprattutto, NON odiosa.
L'inizio è perfetto: hai saputo immedesimarti perfettamente nei panni di una neo-madre, spossata dal parto ma felice come non mai. Il doloroso distacco dal figlio, per cui Lucrecia, come tutte le mamme, immagina un glorioso futuro, è magistralmente accentuato dalla comparsa di Hojo, freddo e irraggiungibile, chiuso nella sua prigione di scienza. Il modo in cui si rivolge a Lucrecia, la madre di suo figlio, dandole del lei descrive questo personaggio meglio d'interi periodi.
L'incontro con Sephiroth, che nulla più ha in comune con il neonato che le è stato strappato dalle braccia, è descritto nel migliore dei modi, dal dettaglio dell'occhio alla nuova e ugualmente fredda comparsa dello scienziato. E questo incrocio di vite casuale si rivela la chiave dell'intera storia: segna il trionfo di Hojo e della sua scienza, e la morte di Lucrecia e dei suoi sentimenti.
Come accaduto anche della flashfic dedicata alla morte di Sephiroth, anche in questo caso l'idea di considerare come momento della morte un istante particolare della vita del personaggio si risolve perfettamente, lasciando al lettore un senso di tristezza e compassione nei confronti di Lucrecia che mai nessuno è riuscito a provare giocando a DOC. |