Recensioni per
Corduroy
di Angeline Farewell

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
03/10/12, ore 13:30
Cap. 1:

Vedi? Che poi non ho ragione! E' intimo quello che scrivi. Tanto intimo che sento le viscere contrarsi, forse è anche per il ciclo ma sicuramente c'entri anche te. E dico sicuramente perchè è così e magari riesci anche a spiegarmi come diavolo è possibile che io apro questa storia e mi parte Jeremy in riproduzione casuale nella finestrella del player. Sembra quasi che la tua ricerca d'intimità si propaghi fino al mio computer, come se in qualche modo contassi più di qualche filo elettrico o contatto o comando, come se la voce di Eddie fosse talmente profonda da rompere qualsiasi legge fisica elettrica e quello che vuoi e partisse in riproduzione al comando delle tue parole.
Intima. Fottutamente intima.
E Jeremy, sensazionale.
E Eddie, che vuole sentirsi parte di quel gruppo ma fa di tutto per tenersene fuori, il più freddamente possibile consapevole di essersi lasciato la propria famiglia alle spalle negando con tutto se stesso che se ne sta creando una fuori dalle quattro mura di un bungalow a San Diego? Bello, mi sa di piccolo e indifeso ma non diciamo cazzate. Ha una forza quell'uomo a dir poco allucinante, camuffata da sguardi bassi, troppa umiltà e tanti dubbi sparsi qua e la e forse anche da una sensibilità troppo sviluppata che non si lascia sfuggire nulla nemmeno un'appendice sfuggente del giornale.
Un suicidio di un ragazzino. Jeremy.
Ho i brividi, te li farei vedere ma non sarebbe un bello spettacolo.
E Stone, l'onda anomala che ha sommerso Eddie, guarda che ha senso anche questo. Eddie in un modo o nell'altro si ritrova sempre sommerso ocn l'acqua fino al collo, che poi quell'acqua sia salato, dolce o fatta di note non frega niente a nessuno, è sempre un'onda e che tu la buchi o la cavalchi o lasci che ti sommerga, è questo che conta.
Beeeeeeeeene, oggi sono più filosofeggiante del solito e mi sento un attimino fuori dai miei panni, mi riprendo il ruolo di idiota patentata e torno a scivere qualcosa, magari un'altra recensione chi lo sa. Spero per te di no, male che va mi ritroverai ancora qui.
A presto.
Lis

Nuovo recensore
07/12/10, ore 12:17
Cap. 1:

Wow, complimenti.
Scrivi in maniera sublime, davvero.
E no, non sono brava a commentare niente, ma mi è piaciuta davvero tantissimo ^^
Brava ;)
-Serrri,

Recensore Veterano
01/11/10, ore 11:12
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Corduroy è un ritratto intimo di Eddie Vedder. Si potrebbe pensare a una pagina di diario, se l'autrice non fosse, appunto, solo una fan - con tutte le limitazioni che parrebbero connotare quel solo.
Come il protagonista ripete persino ossessivamente, Eddie è l'ultimo acquisto di un gruppo che non ha solo alle spalle un passato difficile, ma anche ferite apparentemente insanabili. E' un ragazzo intimamente ferito dalla storia, che pure nella musica vede un'occasione per far sentire la propria voce. Fino in fondo.
Vedder, che si muove trascinando con sé mille fantasmi - non ultimo lo spettro di un padre che è uno e doppio - si perde nello spazio e nella propria coscienza, schizzando un ritratto incredibilmente vivo dei propri compagni di band attraverso dettagli od oggetti privi ad un primo sguardo di qualsivoglia qualità essenziale. Una chitarra, un telefono, un ritaglio di giornale diventano l'occasione per parlare sì della genesi di una canzone splendida e discussa come Jeremy, ma rappresentano soprattutto il punto di fuga di un'analisi introspettiva a tutto tondo.
L'autrice narra l'intera vicenda seguendo lo sguardo del protagonista, cosicché il lettore, in un formidabile gioco di specchi, abbandoni la terzietà dell'osservatore per diventare egli stesso parte del racconto. Se è toccante il confronto continuo che Vedder stabilisce tra il proprio passato biografico e l'apparentemente assurda vicenda di Jeremy Wade Delle, il ragazzino perfetto che si uccide a scuola davanti a un'intera classe, altrettanto denso di emozioni e significati è il crescendo finale che, superando la dimensione chiusa e quasi autistica della visuale di Eddie, apre a un ritratto di gruppo, celebrando la forza coesiva della musica e dell'amicizia.
Una splendida, rarissima perla di un piccolo - piccolissimo - fandom.

Recensore Master
10/10/10, ore 00:12
Cap. 1:

E' splendida. L'ho letta stamattina e come al solito mi è ballata nella testa tutto il giorno. Ogni volta che leggo una tua storia mi emoziono come una ragazzina perchè col modo che hai di evocare personaggi, i loro pensieri, le loro sensazioni, non mi sembra più di leggere una storia ma di vederli e di sentirli. E poi hai un rispetto e una delicatezza nel maneggiarli che mi lascia incantata.
Una cosa che apprezzo dei Pearl Jam, comunque, a parte la loro musica, è che hanno sempre mantenuto una certa sobrietà nel comportamento (almeno davanti al mondo) e questo ha fatto sì che non venissero trattati come altri musicisti che oggi sono oggetto di storie ridicole a anche un po' umilianti. Penso che questo fandom non diventerà mai molto pieno, in compenso avrà sempre un livello alto.
Per quanto riguarda Dave, devo dire che ci sono rimasta per quello che hai scritto. Non sapevo che avesse sofferto a causa della droga, men che meno che fosse andato in ospedale proprio nei giorni in cui nasceva suo figlio. Mi si stringe il cuore a pensare a questa cosa. Non so cosa faccia adesso, sarebbe giusto che mi interessassi, in effetti. Lo farò.
Un abbraccio. Claudia