Sono un'assoluta cretina a recensire una poesia scritta più di dieci anni fa? Sto sprecando tempo prezioso della mia vita in cose che non hanno senso? La risposta probabilmente è "sì" in entrambi i casi, ma questo non mi fermerà dal recensire questa composizione che, pur nelle sue imperfezioni stilistiche, riesce in qualcosa che non ha nulla a che fare con la metrica e la coerenza delle ripetizioni: il sentimento.
Non so neanche come spiegartelo. Mi si annodano le viscere ogni volta che la leggo. Con precisione svizzera, appena mi cade l'occhio su "schiavi" mi sento il fiato strappato di bocca. E più leggo, meno mi sembra di capire, ma meno capisco e più voglio leggere. Com'è forte la sensazione di ineludibile anacronismo!
Le eco del tempo di santi e soldati richiama davvero immagini da medioevo e la ripetizione di "e ancor" davvero porta alla mente l'estenuante collezionismo del passato a cui l'umanità si dedica da millenni.
Riprendo fiato, di volta in volta, tra i "boschi di bruma" e "ci soffoca il buio". Non chiedermi perché. Magari pur nella sua dimensione macabra e tetra e invernale, all'idea del tramonto dell'essere e del dover, un giorno, annegare tra le tenebre ci sono già abituata.
Meravigliosa e cupa e rassegnata.

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Ciao! So che è passato un po' di tempo da quando hai pubblicato questa poesia, ma volevo lasciarti comunque un piccolo commento, perchè mi ha davvero colpita. E' bella, diretta, malinconica e, come hai detto, imperfetta, ma è proprio questo il bello della poesia. Non deve essere perfetta, deve trasmettere emozioni. E, per quanto mi riguarda, con la tua ha funzionato. A quanto pare il greco fa bene all'ispirazione, lo terrò a mente per le lunghe ore noiose che mi aspettano da settembre.
Complimenti davvero! Lascia che io aggiunga una cosa: hai detto che il testo ti piace così ed è questa la chiave per una buona scrittura, non cedere a ciò che gli altri vogliono leggere ma a cosa tu vuoi esprimere. Complimenti

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ciao tawara,
adoro la tua poesia. nella prima parte si capisce che sei durante un ora di greco (anceh se io non lo parlo) XD
la seconda parte è quella più profonda perché ha più figure retoriche. riguardo alla correttezza grammaticale, in poesia non è obbligatoria, purché si rispettino i tempi e i modi verbali. il resto si può liberamente sbagliare. inoltre hai ragione che una poesia è bella perché imperfetta, ma pensa anche se fai troppi errori la poesia perde la sua scorrevolezza. sei molto bravo,
un abbraccio,
black iris

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Ci sono molte poesie che iniziano con la e, in ambito poetico non è mai stato un problema! E la punteggiatura non è sempre necessaria in una poesia. Sì, forse non è correttissima la mancanza di preposizione nelle righe 7 e 8, ma sinceramente non penso si tratti di un errore, al massimo di una scelta non condivisibile da tutti. Insomma, qui su EFP non siamo a scuola, e non c'è bisogno di pontificare su ogni minima imperfezione. A me questo testo piace davvero tantissimo, comunica una sensazione bellissima che non saprei del tutto spiegare, cupa ma, allo stesso tempo, affascinante, rivolta al destino dell'uomo. Il ritmo e l'armonia tra le parole, poi, sono davvero azzeccati. Complimenti!

Poesia veramente molto bella, un' interessante riflessione sul destino dell' uomo, che tu paragoni a un insieme di "fragili specchi/ neri di sangue"... Trovo splendida la seconda strofa. "Amiamo e Taciamo", come bene si accostano questi due verbi ad esprimere il sentimento puro dell'amore: accostato al tacere, amore assume tutta la sua completezza e ineffabilità! Poi "taciamo, moriamo": anche qui, grande profondità nell'accostamento; mi sembra il tema del rimpianto: tacere e morire, un destino volto esclusivamente alle cose non dette, al silenzio. Bellissima poi l' immagine del tramonto che scende sulla foresta di bruma, gelata, nebbiosa: evocativa e triste; poi il buio che soffoca... non ho nulla da dire sulla bellezza dell' immagine.
In disordine, ti dirò qualcosa anche della prima strofa, dato che sono corso alla seconda... "e ancor siamo schiavi..." questa mi pare più un'appendice dell'altra, (ma proprio per questo bene che sia all' inizio!) che indica la condizione della vita e l'esigenza, rispetto al nulla, di consolidare il passato, per consolare l' uomo sul fatto che qualcosa di eterno ci sia sempre... non so se "polvere e ombra" e "vento gelato" si accordino al "nordico sole", ma diventano efficacemente immagini di quanto debole, di quanto inutile sia, alla fin fine, questa nostra esigenza antiquaria, perché tutto alla fine, insieme alla vita, cade nell' ombra.
E dato che l'hai scritta nel frammezzo di una spiegazione soporifera di Greco, penso che calzi a pennello questa tua interpretazione critica XD
In ultima analisi, molto bella l' idea di far scorrere le parole nello spazio senza la punteggiatura, non le toglie assolutamente niente ed, anzi, arricchisce, perché così ognuno è libero di mettere virgole ecc nella sua testa, dove vuole; le ripetizioni, come qui, spesso, invece di indebolire, arricchiscono e fortificano un testo; la "E" all' inizio non fa per nulla schifo, perché è come se il brano scorresse dalla tua mente alla pagina, e si impreziosisce lo scritto di quanto è tenuto celato, come se iniziassi in medias res (la usano tantissimi classici, Pascoli ad esempio, e voglio vedere chi possa trovare il coraggio di dire che faccia schifo quest' uso!)
Una piccola critica: un po' di umiltà fa sempre bene, ma così, fidati, dare a questo scritto della schifezza è troppo :-)
Bravissima!

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Bella, anche se dubito di averla capita totalmente, ma...mi piace:):)
Bravissima:) E secondo me è bellisima così, anche se io leggo solo qualche poesia, esperta non sono di sicuro:)
Ciaoo,
WatsonxD_

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Non so veramente cosa dire.................ogni tipo di complimento mi sembra scontato.
Penso che anke il + bello dei complimenti non sia abbastanza x giudicare questa poesia.
Ti dico semplicemente che è meravigliosa. Poi nn è vero che iniziare 1 frase con "e" fa schifo e ti dirò che questa poesia mi piace di più senza punteggiatura perchè secondo me fa più effetto.
Davvero davvero brava, almeno il greco serve a qualcosa.
Ciaociao A.

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Ti devo seriamente ringraziare. Per aver scritto questo gioiellino e per avermi finalmente fornito di una risposta decente.
"A cosa serve il greco?"  "A scrivere poesie".
Oh yea. E dire che cercano ancora di convincermi che studiarlo mi allargherà la mente e che mi divertirò, andando avanti. Si, felice come una testa dell'Isola di Pasqua.
Ma torniamo a lei. Brava, brava, bravissima.
E' una splendida poesia *___*
davvero, sono seria
Ancora complimenti


p.s. ho sempre adorato le poesie che iniziano con "E"  ^__^

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L'ora di greco ispira sempre xD
Non è per niente una schifezza, anzi! Complimenti! L'immagine della polvere d'ombra mi piace moltissimo... e credo che iniziare le poesie con la congiunzione non sia neanche sbagliato. Un bacio :)

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Bella, veramente bella! Leggera e delicata. Ah, a proposito, mi sono sempre piaciute le poesie con ripetizioni, senza punteggiatura, e che iniziano con "e" :)

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È.. è davvero bellissima!!
Complimenti! Guai a te se continui a chiamarla schifezza, è meravigliosa!
Ciao

s-schifezza?????? E tu questa la chiami una schifezza???? MA L'HAI LETTA???? è stupenda!!!!!!!! Chi sei, Giacomo Leopardi????? è stupenda!!!! Meravigliosa, mi piace il fatto che non ci sia punteggiatura, le conferisce un senso di non so che... E poi la foto, non se ne poteva trovare una meglio!!!!!!
complimentissimi!!!
mistyemily

Complimenti, hai composto una poesia degna di essere chiamata tale. 
Mi piace davvero molto, hai un bel modo di scrivere. 
Non farti problemi per le "licenze poetiche", servono per migliorare la poesia e per renderla più coinvolgente!
A presto. :) 

ADORO questa poesia, continuo a leggerla e rileggerla. Non posso dare giudizi stilistici dato che non me ne intendo assolutamente, ma ti faccio davvero i miei complimenti, è molto scorrevole, musicale e evocativa... Non è assolutamente una schifezza, anzi. Sai cosa? Se non avessi letto la nota, non avrei assolutamente fatto caso alle "imperfezioni", come le chiami tu! Bravissima, davvero :)

Anna

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vorrei segnalare questa poesia per l'inserimento tra le "scelte" per la forza espressiva che trasmette l'autrice portando il lettore a vivere l'emozione che l'ha spinta a scriverla, vorrei inoltre puntualizzare quale grande talento evidenzi l'autrice sia per la costruzione del verso come per l'originalità degli spunti, mai banali.
Infine, non ultima, la sua prolificità letteraria mostra un'eclettismo ed una padronanza non comuni del mezzo espressivo, indipendentemente dalla forma adottata, che la portano a rendere l'impressione dell'attimo con una cura formale non fine a se stessa e mai disgiunta da ritmo e musicalità.

Complimenti vivissimi.