Recensioni per
Let me get what I want
di Rowena

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/01/15, ore 00:53
Cap. 1:

A volte mi sono soffermata a chiedermi perché JKR, costretta a centellinare in un Epilogo che noi lettori avremmo voluto lungo almeno altri sette libri, avesse scelto di spendere qualche parola per Malfoy a discapito di personaggi come Luna, o George, o la McGranitt.
Poi, però, mi sono io stessa riscoperta incredibilmente curiosa di sapere come Draco fosse arrivato fin là, di capire quale fosse stata la sua sorte a breve e a lungo al termine della guerra; quale il destino dei suoi genitori; quali i suoi sentimenti verso se stesso, verso Voldemort, verso Harry; quali le reazioni del mondo magico nei suoi confronti...
Ecco, ho trovato in questa OS tante risposte alle mie domande.
Con maestria e dovizia di particolari hai saputo dipingere un Draco secondo me completamente IC; inoltre ho trovato molto originale la scelta del confronto con Olivander, arricchito dai flash della scena in cui Harry gli restituisce la bacchetta, episodio che, ne sono convinta, è tra quelle scene non scritte ma "realmente" accadute della Saga...
Mi ha colpita molto l'idea che Malfoy abbia spezzato la sua bacchetta, un gesto che sembra snaturato per un Mago, ma che in questo contesto sembra essere in effetti l'unica scelta sensata.
Mi ha colpita a tal punto che, a dirla tutta, sto quasi rosicando di non averla avuta io questa idea quando, per dare una risposta alle mie domande irrisolte, ho scritto una Flash esattamente sulla restituzione a Malfoy della sua bacchetta da parte di Harry :)
Ora, pare davvero brutto che mi approfitti di recensione per chiederti di leggere una mia storia, ma questo argomento mi intriga molto e sarei davvero soddisfatta di poter confrontare le mia prospettiva con qualcuno che come me si è fatto simili domande e come me ha provato a darsi qualche risposta...

Recensore Master
30/09/12, ore 00:02
Cap. 1:

Perfetto, ne parlavi giusto oggi, della storia la cui entrata tra le Scelte ti traumatizzò tanto solo perché parlava di Draco XD
Che bello, la casualità con cui l'ho trovata e ho deciso di recensirla proprio oggi mi sa di una reciprocità che m'esalta. Ghi.

Comunque non posso che complimentarmi per l'ottima prova: l'ambientazione post-guerra e il profondo cambiamento di Draco sono dipinti in maniera ineccepibile, e trovo che tu abbia ammantato Olivander di un'aura di quasi sacralità che ho apprezzato molto (mi riferisco principalmente al discorso dell'assoluzione, su cui tornerò al momento di riportare le immancabili citazioni dalla storia ^^).

Sono rimasta stupita da quanto bene tu sia riuscita a trasmettere gli orrori della guerra e la reale mostruosità degli atti compiuti da Voldemort e i suoi seguaci: credo sia qualcosa che solo il punto di vista di uno che era coinvolto in prima persona in quelle atrocità, dalla parte stessa del carnefice, avrebbe potuto rendere efficacemente. Un effettone, davvero.

E ora vado, come di consueto, a riportare le frasi che maggiormente mi hanno colpita.

"Un Malfoy ha sempre quanto c’è di meglio sul mercato, era riuscito a ripetergli quella frase anche mentre il ragazzo stava uscendo quella mattina.
Draco si era morso la lingua per evitare di chiedergli se, secondo questo principio, anche ad Azkaban aveva ricevuto la cella migliore"
Incredibile (in senso figurato, chiaramente: il modo in cui ne parli lo rende molto realistico) l'attaccamento di Lucius a un onore, una dignità e un'artificiosa rispettabilità malgrado l'intera famiglia si trovi al punto più infimo della sua storia. E se da una parte la critica di Draco fa tirare un sospiro di sollievo e fa sperare in un principio di presa di coscienza, il fatto che lui ancora abbia delle remore a parlare apertamente con suo padre fa presagire che la strada per la messa in discussione sia ancora decisamente lunga.

"La sua situazione era già abbastanza patetica: suo padre stava cercando con la sua schiera di avvocati di salvare quanto possibile della loro vita, non sembrava neanche troppo toccato da tutto l’orrore, la vergogna, l’umiliazione che si erano riversati di su di loro, mentre sua madre aveva ripreso i panni della padrona di casa, pronta a fare per l’ennesima volta da salvagente per la famiglia."
Una descrizione splendida dell'intera famiglia. Niente da presentare, se non i complimenti.

"Draco non aveva mai pensato, prima del suo diciassettesimo compleanno, che essere un Mangiamorte e agire come tale fosse malvagio, anzi. Credeva che fosse sua madre, così delicata e sensibile, a esagerare sulle conseguenze che avrebbe comportato il suo desiderio di seguire le orme paterne."
Un classico. Tanti ideali e bei paroloni che non preparano assolutamente a ciò cui si sta andando incontro. Com'era quel discorso sul dolore, in The Avengers? Sono tutti fighi e col cuore puro e impregnato di begli ideali, finché il dolore non comincia.

"- Vuole che lasciarli a me, i due pezzi? Non credo si possa fare granché, è irrecuperabile, ma potrei recuperare i crini per un nuovo esemplare…
Se non era un’assoluzione quella, Draco non sapeva come definirla. Si sentì grato al mago che gli stava di fronte, tuttavia scosse la testa toccandosi la tasca con la punta delle dita più volte.
- No, li terrò io – rispose quietamente, senza inflessioni nella voce.

Io non dimentico."
Questo. Questo è un gioiello. Un signor Finale, una morale e una speranza di "rinascita" e redenzione per Draco. Vedi perché ho parlato di 'sacralità', all'inizio? Il bisogno di Draco di essere perdonato, l'importanza che egli stesso attribuisce al fatto che Olivander non gli porti rancore per ciò che - seppur indirettamente e/o per conto di altri - gli ha fatto mi sa di rimando quasi religioso, o comunque vagamente spirituale e mistico. Non inorridire, per favore XD Nelle intenzioni è un complimento! Inconsueto, ma lo è!


"I Mangiamorte, non i suoi compari o i suoi cari amici," Ti segnalo un trascurabile doppio spazio.
"- Vuole che lasciarli a me, i due pezzi?" Ehmm... WHAT? ^^

Per il resto, niente da dire. Posto tra le Scelte meritatissimo, darling.

(Ora volo a drogarmi di Once Upon a Time in contemporanea con Lady, hihihi).

Recensore Master
07/05/11, ore 16:17
Cap. 1:

Oh, ma è bellissima! Sono sempre stata curiosa di leggere qualcosa prima di quel vergognoso epilogo del settimo libro, specialmente su DRaco, uno dei miei personaggi preferiti. Non abbiamo mai saputo ufficialmente cosa hanno dovuto passare Draco e la sua famiglia dopo la caduta dell?oscuro Signore. Mi piace l'interpretazione che ne hai dato tu: Potter sempre pronto a salvare tutti, anche il suo antico "nemico" e Draco sempre orgoglioso. Nonostante ciò, però, Draco è cambiato. Trovo che, attraverso la scelta della bacchetta, tu abbia ribadito questo concetto: in effetti, dopo tutto quello che ha passato, chi non sarebbe cambiato? Mi piace anche quel riferimento a Tiger, che le fiamme sulla sua bacchetta gli ricorderanno sempre. Un ricordo di quello che era stato, un invito a diventare una persona nuova.
Complimenti, davvero.
Legar

Recensore Veterano
26/01/11, ore 17:24
Cap. 1:

davvero splendida!

Recensore Veterano
22/12/10, ore 14:06
Cap. 1:

è bellissima, complimenti. Io adoro Draco è per me hai descritto lui e il contesto benissimo. complimenti.

Nuovo recensore
22/11/10, ore 16:09
Cap. 1:

Dubito di poterti fare i miei complimenti in modo più puntuale di chi mi ha preceduta, dunque mi limito a dirti che sono stata piacevolmente sorpresa dalla caratterizzazione che sei riuscita a dare a questo personaggio, che in genere è molto difficile da delineare senza scadere nell'OOC, cosa che tu non hai fatto. Uno stile scorrevole e un'aggettivazione personale e mai "logora e abusata", come dirrebbe il correttore di Word, anche se mai pesante, rendono la lettura scorrevole e consentono di concentrarsi sull'atmosfera generale. Se posso, vorrei farti notare un paio di pecche, ossia l'uso della parola "cattivo" (un assolutismo che a mio parere non si accorda bene con il carattere del personaggio e soprattutto con la profondità che gli hai voluto dare), e l'uso di quel  "grande eroe" riferito ad Harry, che stona abbastanza sulla bocca di Draco, a meno che non intendessi dargli un tono ironico, nel qual caso ti consiglio di evidenziarlo con il corsivo.

Recensore Master
22/11/10, ore 15:09
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Una storia davvero molto bella e profonda. Mi piace sempre leggere del Draco post-DH, perché vediamo in lui una fragilità che è diversa da quella che gli apparteneva in passato, abilmente mascherata da arroganza e altre qualità negative. Si può leggere nel suo sguardo, nei movimenti che fa, nei gesti, come quando si morde il labbro e si dondola davanti all'entrata del negozio di Ollivander. Vediamo il pentimento, ripercorriano attraverso sprazzi disseminati nel testo quella che è stata la sua vita. Confesso che una parte che mi ha fatto venire i brividi è quella in cui Draco guarda la nuova bacchetta e, osservando le decorazioni, pensa alle fiamme e quindi a Tiger. Tiger non era un bel personaggio, ma immagino che Draco dovesse essergli in qualche modo affezionato. E comunque, al di là del loro rapporto, vedere qualcuno morire non è mai facile. Se poi hai vissuto anni con questa persona è ancora più difficile. Ho trovato anche interessante la scelta che Draco ha compiuto nel momento in cui Harry gli ha restituito la bacchetta. Sono quelle decisioni che sono dettate dall'istinto, dal rifiuto di ammettere qualcosa a se stessi prima che agli altri, da ferite che è difficile curare, far rimarginare ed essere costretti a guardare giorno dopo giorno. Tuttavia, senza saperlo da subito, Draco ha sì creato un'altra ferita distruggendo la sua vecchia bacchetta, pentendosene subito dopo, ma penso che il fatto di aver cambiato bacchetta, così come vita, sia una bella metafora per segnare in maniera concreta l'inizio di una nuova e migliore esistenza. Mi è piaciuta anche la scelta del materiale e del cuore della bacchetta. Curioso in un certo senso, l'aver scelto proprio la fenice.
Ho apprezzato anche la caratterizzazione di Ollivander, il suo atteggiamento. Ricorda tantissimo l'originale, posso dire che hai fatto un ottimo lavoro, appunto, per quanto riguarda l'IC. Sia lui che Draco risultano profondi nelle loro parole, nei loro gesti, e non piatti. Posso quindi dire che questa è una fanfiction degna di nota che merita assolutamente di essere letta. Proprio per questo ho deciso di segnalarla per la sezione "storie scelte". Secondo me merita davvero.
Ti faccio i miei complimenti, leggere questa storia mi ha emozionata tanto.
Alexiel.

[Questo commento partecipa a Recensioni d'Autunno 2 @ maridichallenge]
(Recensione modificata il 22/11/2010 - 03:10 pm)

Recensore Master
22/11/10, ore 14:22
Cap. 1:

Ti faccio i miei più vivi complimenti! E' davvero bellisima. Il tormento di Draco è descritto in maniera realistica, perfettamente canon con l'ultima versione che abbiamo di lui: un ragazzo spaventato, che sente di aver perso le redini della propria vita. Una vita che vorrebbe non governata da altri. Una vita in cui Harry Potter non avesse una parte. Certo, devo ammettere il gesto di spezzare la bacchetta è molto forte per uno come lui, che preferisce scappare, ma serve un punto di svolta, no? Arrivare al limite e dire basta. E cosa meglio di Harry che gli riconsegna la bacchetta per voltare pagina? Devo amemttere che, sotto sotto, anch'io sono convinta che Draco non avrebbe mai voluto riavere quella bacchetta, o probabilmente l'avrebbe spezzata in segreto, per poter tacere al mondo il proprio segreto.
Bellissimo come hai tratteggiato la famiglia nel suo tentativo di riprendersi, cercando di recuperare l'apparente alterigia di sempre. E Olivander col suo distacco, le sue considerazione da maestro riguardo la bacchetta nuova ed il rapporto che questa avrà col ragazzo  che ha di fronte. nessun accenno al passato, quasi avesse messo da parte il suo io di vittima in nome del proprio mestiere.
In ultimo: ho aprezzato molto la scelta della bacchetta, con il nucleo di fenice, come quello di Harry. Un augurio?