Okay. Okay. L’ho letta velocemente e devo rileggerla, almeno una ventina di volte, la devo rileggere tutta una trentina di volte. Si, hai capito bene, sto più o meno uscendo di testa, malamente. Ed è l’una di notte, accidenti, e domani mi devo svegliare alle sei per andare a lezione, ma non potevo non commentare tutto ciò, non potevo!
*aspetta un attimo e prende un respiro profondo, nel tentativo di calmarsi un attimino perché altrimenti la recensione sarà più incomprensibile del solito. Respira.*
Okay,. Lasciando da parte il mio istantaneo e vergognoso sclero da fangirl, ora devo seriamente dirti che più o meno ti adoro o_o. Ti ho adorata e apprezzata con Spicchi di sole, e ora la mia ammirazione d il mio affetto nei tuoi confronti ha subito una crescita esponenziale ed improvvisa. Non solo perché hai uno stile di scrittura che mi piace molto, perché sai condire brevità e pregnanza di significato in maniera davvero piacevole e costruisci delle scene con davvero poche parole, una dote che non è comune a tutti gli scrittori di questo mondo (dote, che sinceramente, manca anche alla sottoscritta) (<-okay, si, probabilmente questa frase non ha senso, ma sto praticamente dormendo in piedi e sto ancora gongolando per ciò che ho appena letto.) Ti apprezzo perché sai tingere il tuo foglio con panorami che non sono scontati, e questo lo hai dimostrato tanto in questa fic come nella precendente – perché, cavolo, hai disegnato gli Asburgo in maniera a dir poco adorabile. E io sono debole a quei due, davvero tanto.
Quei piccoli assaggi della loro vita assieme, quelle descrizioni brevi ed efficaci della bellezza di Roderich, le loro difficoltà di comunicazione (leggendo le tue parole mi ha intenerita in maniera incredibile quello sgrammaticato tentativo tedesco di parlare spagnolo “Questa è- Austria deglutì a sua volta, sforzando il palato nella pronuncia di quelle sillabe ispaniche così diverse dalla sua lingua – nostra prima notte, sì?) Inoltre hai toccato un tasto che mi fa sempre gioire, nel tuo accentuare i particolari in merito alle loro differenze linguistiche e culturali. La lingua che cerca di piagarsi all’inusuale per favorire la comunicazione, i loro sforzi di capirsi ad ogni costo. Tutto ciò mi trasmette un realismo incredibile.
Austria camminava al suo fianco, Veneziano stretto fra le braccia.
Altra cosa terribilmente adorabile: Austria, Spagna e i due fratelli Italia che stanno insieme e in qualche modo costruiscono un piccolo nucleo familiare. Pensare che una cosa così umana possa essere applicata a delle nazioni, o in ogni caso al contesto storico di Hetalia, dimostra da parte tua una sensibilità che apprezzo in maniera illimitata.
- Amore.- sussurrò l’austriaco. Spagna si voltò e fu sicuro di vedere una lacrima luccicare all’angolo del suo occhio destro – Quella sera si chiamava “amore”.
Tutto ciò mi fa pensare che se tu non continui a scrivere SpagnaAustria, unendoti alla minuscola banda di shippatrici Asburgo di efp (che guarda caso al momento si riduce a te e me :D, più qualche lettrice), tutto il fandom perderebbe davvero tanto. Mi dispiace solo che l’ora mi impedisca di scriverti una recensione decente, dato che tu hai scritto questa cosa bellissima per me *piange
E non avevo neppure indovinato tutti i riferimenti storici in Spicchi di sole. *piange doppiamente.
Mi dispiace solo di non essere uno strano essere rosa a pois, ma devi sapere che mi hai fatto felice, davvero tanto. Quindi, insomma grazie per tutto, perché leggere quella nota dell’autrice a fine fic, è stato più o meno come mettere altra legna nel caminetto mentre già mi beavo di questa storia che non è affatto brutta o “caccosa”, anzi mi ha emozionata tanto. Grazie ;_;
Questa cosa bellissima finisce nelle storie preferite, e tu in persona finisci nella lista degli autori da ricordare. <3! Io voglio scrivere una Spaustria storica, e mi ci impegnerò anche grazie a te. |